Il draft 2023 non darà all’Italia le soddisfazioni di quello passato ma quest’anno in NCAA abbiamo comunque tanti ragazzi che meritano la nostra attenzione.
Il migliore è Filip Rebraca, effettivamente un serbo-italiano in quanto figlio di Zeljko ma nato a Treviso, di cui abbiamo parlato in un precedente articolo, che nel suo anno da senior a Iowa è la spalla ideale di Kris Murray e nonostante questo viaggia a quasi 14 punti, 8 rimbalzi e 2 assist per partita essendo andato già 9 volte in doppia-doppia.
Ala dal buon tiro, nel suo terzo anno a North Dakota ha tirato da 3 pti col 36%, mentre con gli Hawkeyes gioca più vicino a canestro ed in stagione realizza col 56% dal campo; il suo principale punto debole sono i liberi dove in carriera non è mai andato oltre il 66%.
Il milanese Matteo Picarelli è al terzo anno a UMBC (University of Maryland, Baltimore County) dove si sta dimostrando un ottimo sesto uomo con quasi 10 punti di media in oltre 22′ di gioco ed un solido 40% da 3pti. Nella vittoria di ieri con NJIT, tirando 5/7 da 3pti e 6/6 ai liberi ha realizzato 21 punti eguagliando il suo massimo in carriera.
A Delaware Gianmarco Arletti anno dopo anno sta guadagnando fiducia e minuti anche se davanti si trova Jameer Nelson Jr che flirta con i 20 di media; la guardia, bolognese di nascita, in quest’anno da junior sta giocando oltre 21 minuti e segnando 5,6ppg. Anche lui ieri ha fatto un’ottima partita e se i Blue Hens hanno perso con Drexler lui ha sfiorato la doppia-doppia chiudendo con 10+9.
Isaiah Shaw è nato a Roma in quanto il padre Casey, ala/centro scelta al 2° round del draft 1998 da Philadelphia, in quegli anni ha giocato da professionista in 9 diverse squadre italiane. Una volta tornato negli USA e diventato un prospetto alle high school, sceglie di andare a Grand Canyon dove il padre è assistente e lo zio, Bryce Drew fratello di sua madre, è capo allenatore.
Redshirt freshman stava facendo esperienza con i Lopes ma a Dicembre la sua stagione è finita prematuramente a causa di un infortunio ad una gamba.
Leonardo Bettiol è un classe 2002 prodotto di Treviso che nel 2021, dopo un anno alla Rucker San Vendemiano in Serie B, è andato ad Abilene Christian un college cattolico del Texas. Dopo il primo anno da redshirt in questa stagione è sceso in campo 19 volte e quando ha avuto minutaggio ha ripagato la squadra con ottime prestazioni come nella partita vinta dai Wildcats 81-76 contro Utah Tech è rimasto in campo 16 minuti, tirato 7/11 dal campo e segnato 17 punti.
A Sam Houston State gioca Giovanni Emejuru, pure lui redshirt freshman, italiano di passaporto ma britannico di formazione cestistica che prima di entrare in NCAA ha partecipato all’Adidas Next Generation Tournament in Lituania dove aveva fatto una buona impressione. In questa prima vera stagione ai Bearkats non sta avendo lo spazio sperato ma l’esperienza tornerà sicuramente utile per i prossimi anni.
Nel roster di American University troviamo Lorenzo Donadio, una guardia junior formatosi nella Stella Azzurra Roma che sta giocando oltre 14 minuti per partita anche se la sua produzione è limitata a 3,5ppg e 2,2rpg. In stagione il ragazzo romano è andato in doppia cifra nella partita con VMI che ha chiuso con 14 punti tirando 4/6 da 3pti.
Erik Czumbel è una guardia senior di Texas at San Antonio che dopo un primo anno promettente nel quale era partito titolare in 24 partite su 32, negli anni seguenti ha comunque mantenuto il minutaggio e la media punti intorno ai 4 per partita. Erik sta mettendo a frutto gli studi in kinesiologia ed il secondo anno è stato nominato anche Conference USA All-Academic Team con un GPA di 3,95 quando il massimo è 4.
Stellina romana andata negli USA con grandi speranze, Dalph Panopio dopo un primo anno di ambientamento a Cal State Bakersfield ha dovuto saltare i primi mesi di questa stagione a causa di un infortunio alla mano. Tornato disponibile a fine Gennaio ha dimostrato di aver recuperato e se i 3,5ppg ed i 2rpg non sono tanti, i 28 minuti giocati di media dimostrano che coach Barnes ha fiducia in lui e rappresentano un’ottima base per il futuro di questo ragazzo.
Edoardo Del Cadia è un figlio d’arte che lascia da giovane le Marche per andare a formarsi cestisticamente in Inghilterra. Qui si mette in mostra ma i corsi seguiti non gli danno sufficienti crediti per la Division I dell’NCAA e quindi sbarca negli USA per giocare 2 anni negli JuCo prima in Kansas e poi in Florida. Edoardo gioca l’anno da Junior a UNLV dove evidentemente non si ambienta e decide di trasferirsi a Nicholls State dove ha però perso la scorsa stagione a seguito di un infortunio al ginocchio in preseason e quest’anno fatica ad imporsi.
Alla prestigiosa UCLA è andato Abramo Canka, genovese di nascita ma stellazzurrino di formazione. In una squadra piena di talento nel suo ruolo era prevedibile che avrebbe dovuto utilizzare questa stagione per fare esperienza ed è quello che sta avvenendo ed i numeri non devono trarre in inganno perchè i mezzi e le possibilità non gli mancano.
In NCAA ci sono anche Tommaso Ferraresi a Sacred Heart, Francesco Borra a UC Davis, Nicolò Nobili a Boston University, Michael Anumba a Winthrop e Riccardo Ghedini a Davidson che per un motivo o un altro non hanno ancova avuto l’occasione di mettersi in evidenza.