1- James Wiseman (Memphis Tigers)

Gatorade Player of the year e AAA Mr basketball winner, reduce da 26 punti, 15 rimbalzi, 5.5 stoppate e 1.3 recuperate in 32 partite coi Mustangs in Triple A, è la sensazione numero 1 dell’imminente start NCAA. Arriva al proscenio scolastico maggiore come stella delle recruiting class e con la benedizione high school di coach Faragi Philipps; è proiettato ad essere prima scelta nel Draft 2020 e protagonista principale nella seconda stagione a sigla Penny Hardaway in quel di Memphis, ora possibile contender dell’intero panorama universitario.

Centro e big man di 2,16 m e 110 kg appena maggiorenne, praticamente ingestibile in attacco ma portentoso pure nel pitturato, avrà come compito maggiore quello di estinguere le penose statistiche dei Tigers 2018 in difesa, che vedevano il team concedere alle opponenti AAC il 50% di tiri dentro l’arco.

2- Cole Anthony (North Carolina Tar Heels)

Figlio di Greg, vincitore di titolo nazionale ad UNLV nel 1990 prima di una lunga carriera Pro, Cole Anthony è la nuova point guard dei Tar Heels e sicuro futuro giocatore NBA. Assieme ai grad transfer Christian Keeling e Justin Pierce, avrà il compito di mantenere “in the hunt” North Carolina nella competitiva American Athletic. Newyorkese del Queens, alto 191 cm per 86 kg, viene da 24.4 punti, 4.5 assist e 8 rimbalzi per game dai Psa Cardinals in Nike 17U League.

3- Anthony Edwards (Georgia Bulldogs)

E’ possente la guardia che dovrebbe virare le fortune dei Bulldogs nella prossima tornata e modificare l’insufficiente 11-21 con Tom Crean al primo anno. Il numero 4 del recruiting 2019 è infatti 196 cm per 102 kg, che sta a significare un fisico difficile da contrastare rispetto ai suoi pari ruolo. Il Georgiano, appena diciottenne, viene da numerosi riconoscimenti high school, fra cui la presenza nel primo team di All-Usa per Usa Today; secondo numerosi analisti emergerà come candidato All-American, riportando un giovanissimo team a contendere qualcosa di importante. Nell’ultimo anno di UAA ha ottenuto 21 punti col 49% al tiro e 45 da fuori.

4- Isaiah Stewart (Washington Huskies)

Con Stewart e Jaden McDaniels, possibili future lottery pick nel prossimo NBA Draft estivo, Mike Hopkins ha tra le mani una combo crack che potrebbe portare gli Huskies ad una versione West Coast di Syracuse! Isaiah è un giovanissimo powerful player che ha realizzato 19.1 Ppg, 11.3 Rpg e 3 Bpg nell’anno da senior in high school, guadagnandosi fra gli altri il Mr Basketball Usa, divenendo five star recruit e un top-5 class 2019.

5- Vernon Carey (Duke Blue Devils)

I Blue Devils ricominceranno senza Zion e il suo alone predominante, ma con Carey il pitturato avrà garanzie di eccellenza. Insieme alla point guard Tre Jones può ricostruire un nuovo regno a Duke, sostituendo Williamson, Barrett e Cam Reddish senza rimpianti, sfoderando un’abilità inconsueta nel 15-foot jumper e nelle movenze da centro dinamico (208 cm per 196 kg). Da senior ha performato 21 punti e 9 rimbalzi a partita, risultando tra le 5 star del recruiting e fra i 6 migliori giocatori high school della classe 2019.

6- Nico Mannion (Arizona Wildcats)

La perdita di Brandon Williams, out for a season per infortunio al ginocchio, mette enorme pressione sulla spalle di Nico Mannion, fulminea point guard e top-10 recruit dal futuro NBA assicurato. In combo con Josh Green, Arizona possiede probabilmente la miglior coppia di giovani backcourt del paese, i quali possono aiutare il programma di Sean Miller e raggiungere un altro titolo in Pac-12. Il natio di Siena e nostro nazionale, figlio di Pace, professionista in Italia di lungo corso, e della ex pallavolista Gaia Bianchi, viene da una performante carriera high school, condita da 81 match, 24.1 pts, 5.5 assist, 5 rimbalzi, 2.4 steals e 0.1 stoppate a partita.

7- Tyrese Maxey (Kentucky Wildcats)

Kentucky sarà ancora una volta tra le protagoniste, cosa assolutamente scontata con John Calipari al timone, ma dovrà rigenerare hype offensivo senza i 28 punti combinati a partita di Tyler Herro e Keldon Johnson, sbarcati nella big league! Maxey è un 6-3 da 90 kg molto atletico dal futuro pro assicurato, che avrà il compito di riempire tale vuoto. Nella Nike 17U il texano ha giocato sia per Houston che Drive Nation realizzando 24.38 pts, 5 assist e 3 recuperate per game.

8- Scottie Lewis (Florida Gators)

Le quotazioni sul National Championship sono reali e non solo per la scelta di Kerry Blackshear. Con Scottie Lewis infatti si punterà a confermare la top 25 del Ken Pomeroy efficiency rankings per l’ottavo anno consecutivo, sfruttando la sua versatilità e stazza agile (196 cm per 82 kg) da small forward, utile a creare i soliti matchup favorevoli che hanno reso celebre la retroguardia a tinte Gators nei tempi recenti. Con Nembhard e Locke guardie e Blackshear e Keyontae Johnson a difendere sotto canestro, il suo impiego da tre sarà decisivo. Nell’ultima stagione high scholl viene da 11 punti, 6.25 rimbalzi e quasi 2 stoppate a partita.

9- Josiah James (Tennessee Volunteers)

Tennessee riparte senza Admiral Schofield, Jordan Bone e Grant Williams, favoloso trio che ha portato i Vols nell’olimpo americano l’anno passato, ma con Josiah James, five-star recruit e prospetto NBA, un terzo viaggio consecutivo al NCAA Tournament è assolutamente possibile. Anche perché, oltre all’ala piccola da 1 metro e 98 per 93 kg, il potente backcourt dei Volunteers sarà composto pure da Lamonte Turner e Jordan Bowden.

10- Patrick Williams (Florida State Seminoles)

La compagine di Leonard Hamilton viene da 26 vittorie di media per season dal 2017/17 e Williams è in predicato a divenire il go-to scorer del programma annuale, che non vedrà più presenti Terance Mann e Mfiondu Kabengele, approdati in NBA. Se l’ala da Charlotte confermerà le buone sensazioni, il coach avrà un altro solido team aspirante al Tournament NCAA e il ragazzo potrebbe ambire alla 20ma pick del prossimo Draft estivo.

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