Ormai sono passati due mesi dall’inizio della stagione di college basketball e in questa settimana abbiamo visto giocare le prime partite di conference, segno che stiamo entrando nel vivo e che ci stiamo avvicinando alla March Madness.
In questi primi mesi si è messa in luce come dominatrice indiscussa Kentucky, ma in questo pezzo analizzeremo le principali contendenti dei Wildcats.
Duke Blue Devils
I ragazzi di Coach K sembrano i più attrezzati per provare a contrastare il dominio dei giocatori di Calipari. Sono ancora imbattuti e nelle ultime partite giocano molto bene con Okafor sugli scudi.
Il centro dall’Illinois sta letteralmente dominando e trascinando i suoi nelle ultime partite. Vedi la partita contro Boston College dove ha mostrato una freddezza inaspettata ai liberi, i suoi soliti movimenti nei pressi del canestro e anche quattro stoppate.
I Blue Devils hanno già affrontato e battuto squadre di livello come Wisconsin e Stanford, la sempre temibile Michigan State, anche se quest’anno il materiale in mano a Izzo e piuttosto scarso, e anche una pericolosa Temple, capace di battere Kansas.
Proprio come Kentucky, i giocatori chiave di Duke sono freshman ma, Tyus Jones e Justise Winslow stanno sorprendo gli addetti ai lavori. Sopratutto Jones che sembrava aver iniziato la stagione sottotono ma, nella partita delicata contro Wisconsin ha sfoderato una prestazione pazzesca per un giocatore al primo anno per maturità e scelte.
Il record attuale è di 13-0a l’imbattibilità potrebbe durare poco perchè le partite della ACC sono iniziate e Duke si trova nella conference più dura dell’intero panorama. Già settimana prossima NC State e Miami non sono due avversarie da prendere sotto gamba.
Louisville Cardinals
I Pitino’s boys hanno iniziato benissimo questa stagione, guadagnandosi lo status di una delle squadre più fisiche dell’intera NCAA. Questo è, soprattutto, grazie al trascinatore della squadra Harrell.
Giocatore dotato di un’energia e di una fisicità pazzesca, sta giocando alla grande portando punti, rimbalzi e intangibles alla squadra. Quest’estate ha lavorato tantissimo per espandere il suo range di tiro, quest’anno tira di media due tripla a partita.
Ad accompagnare Harrell c’è uno die migliori backcourt della nazione per esperienza, velocità e talento. Rozier è un giocatore scattante e sfuggente, realizzatore e poco creatore di gioco, buon rimbalzista. Chris Jones all’ultimo di eleggibilità e il giocatore, insieme ad Harrell, che si prende più responsabilità.
Anche i Cardinals hanno incontrato e sconfitto avversarie temibili come Indiana, squadra in crescita rispetto all’anno scorso, Minnesota nello scontro tra Pitino’s, e Ohio State. Tuttavia ha perso il Kentucky Derby contro i Wildcats, partita che sicuramente avrete visto e se non lo avete fatto rimediate subito.
In questo scontro s’è visto il dominio fisico di Kentucky su una squadra che si pensava che la potesse contrastare da quel punto di vista. Ulis, il play di Calipari, ha sfoggiato alcune giocate che hanno indirizzato la partita nei binari della Big Blue Nation, ma Pitino, a mio modo di vedere, l’aveva organizzata perfettamente cercando di controllare lo Shot Clock, difendere la transizione difensiva e cercare di non essere mangiati a rimbalzo. Le prime due cose sono riuscite, la terza no.
Come Duke, anche i Cardinals giocano in ACC, prima stagione per loro, e sarà molto difficile rimanere con poche sconfitte al termine della stagione.
Arizona Wildcats
I Wildcats sono la migliore squadra della costa Ovest insieme a Gonzaga e a Utah. La squadra di Miller gioca un in un sistema ben rodato con un giusto mix di giocatori di talento ed esperienza, con una rotazione corta e alcuni prospetti Nba.
Le due punte di diamante di questa squadra sono Stanley Johnson, elettrizzante giocatore, già adesso Nba Ready per fisico e difesa, e Rondae Hollis Jefferson, sesto uomo della squadra e glue-guy perfetto per il sistema di Coach Miller. T.J McConnell gestisce i ritmi della squadra con tempi perfetti e la coppia di lunghi Tarczewki-Ashley dà esperienza, rimbalzi e punti.
Le key wins di Arizona sono la partita del Maui Invitational contro San Diego State e la tiratissima partita contro Gonzaga. L’unica sconfitta è contro UNLV che è una squadra giovanissima e piena di talento ma, mi aspettavo che i Wildcats la vincessero quella partita. Cosi non è stato perchè Coach Rice ha reclutato alcuni freshman interessanti come Rashad Vaughn.
Per vincere quest’anno la Pac 12 Arizona dovrà sudare molto perchè ci sono moltissime squadre che sono in grado di vincere partite importanti come Utah, Colorado e Stanford senza dimenticare di UCLA e Washington sempre pericolose.
Virginia Cavaliers
Reduce da una stagione 2013/14 sorprendente, i Cavaliers di Coach Bennet stanno continuando a giocare con lo stesso passo dello scorso anno. Sono al numero 3 del ranking della Associated Press e per me è una vera impresa e il merito è, per gran parte, di Coach Tony Bennet.
Il Coach scuola Bo Ryan ha dato un’impronta difensiva alla squadra pazzesca. Infatti sono la seconda difesa per punti concessi nella nazione, con appena 50 punti subiti di media. Se volete vedere una loro prestazione difensiva, andate a cercarli contro Harvard, una delle mid major più forti della stagione, dove hanno concesso 27 punti in tutta la partita.
La squadra ha molta esperienza, quasi tutti i giocatori dello scorso anno e si stanno confermando ad ottimo livello. La maggior parte dei giocatori in rotazione sono Junior e Sophomore quindi non sarà l’ultimo anno che vedremo Virginia così in alto.
I migliori della squadra sono Justin Anderson, guardia al terzo anno, e Anthony Gill, ala anche lui al terzo anno. La squadra in attacco si appoggia molto a loro due e anche a Malcom Brogdon.
Tolta Maryland, i Cavaliers non è che hanno battuto ottime squadre ma, sono pur sempre imbattuti e hanno battuto alcune squadre in crescita come Miami e George Washington. Anche loro giocano in ACC quindi l’imbattibilità sarà dura se non impossibile da far durare, ma chi come me si aspettava un calo rispetto alla scorsa stagione ha sbagliato di grosso e credo che ci ritroveremo Virginia nelle partite che contano.
In sostanza queste quattro squadre sono le squadre che possono fare più male a Kentucky in un ipotetico scontro a marzo. Ognuna ha caratteristiche diverse: chi più talentuosa, chi più difensiva, chi si appoggia più sui lunghi.
Sicuramente le tre squadre della ACC perderanno qualche partita in più rispetto ad Arizona perchè la loro conference quest’anno è proibitiva però anche Arizona dovrà guardarsi da alcune squadre che stanno prepotentemente risalendo.