Ci siamo! Ad un passo dalla finale, Florida e Connecticut si affronteranno per decidere chi dovrà giocarsi il titolo, contro la vincente tra Kentucky e Wisconsin.
Gators e Huskies sono arrivate ad Arlington seguendo due percorsi opposti.
Florida, partita da #1 assoluta della nazione, ha rispettato i pronostici, vincendo tutte le partite con uno scarto in doppia cifra, aiutata anche dai numerosi upset avvenuti nella South Region.
Connecticut, partita con il seed #8, invece ha strappato il biglietto per le Final Four a sorpresa. Ha superato tre squadre, che, almeno sulla carta, le erano superiori e si appresta ad affrontare un’altra sfida in cui parte sfavorita.
Analizziamo adesso il percorso compiuto da ciascuna squadra.
Florida ha ottenuto vittorie contro:
– Albany, 67-55
– Pittsburgh 61-45
– UCLA 79-68
– Dayton 62-52
Quattro vittorie arrivate in maniera più o meno agevole, partendo da una difesa che si è dimostrata tra le migliori della nazione; la 22° per la precisione, che ha tenuto per tutta la stagione gli avversari al 45%, ma soprattutto, una difesa che sale di livello al rientro dagli spogliatoi, confermandosi la terza migliore della nazione nei secondi 20′ di partita; dimostrazione dell’ottimo lavoro che Coach Donovan e il suo staff compiono durante l’intervallo.
Difesa, che è il marchio di fabbrica di Florida, una marcatura a tutto campo, che inizia nel preciso istante in cui gli avversari rimettono il pallone in gioco.
Nell’altra metà campo ci sono gli Huskies di Connecticut, che sulla loro strada per il Texas, hanno vinto contro:
– St. Joseph’s 89-81 (OT)
– Villanova 77-65
– Iowa State 81-76
– Michigan State 60-54
I ragazzi di Coach Ollie, esclusa la vittoria di Michigan State, hanno vinto le precedenti sfide soprattutto grazie ad un attacco che, girando attorno a Napier, riesce spesso ad essere efficace grazie al tiro da tre, specialità nella quale, con il 39%, sono tra i migliori della nazione.
Altro fattore comune nelle vittorie degli Huskies, è quella di riuscire ad avere la meglio nelle partite decise punto a punto, grazie soprattutto alle percentuali al tiro di Napier (42% dal campo e 40% da tre), preciso anche nei momenti clutch, ed alle percentuali di squadra ai tiri liberi, 77,5%, i quarti della nazione.
Parlando della sfida in sè, sarebbe, però, riduttivo definirla come uno scontro tra attacco e difesa. UConn ha dimostrato di saper vincere anche le partite a basso punteggio, come quella contro gli Spartans e, proprio dalla partita contro Michigan State, i ragazzi di Coach Ollie devono ripartire, se vogliono continuare a sorprendere l’America e giocarsi il titolo nazionale.
Gli Huskies, ancora una volta, dovranno vedersela contro una front-line più grande e forte della loro, capeggiata da Young e Yeguete. Connecticut, nell’ultima partita è riuscita a difendere al meglio la propria area, costringendo gli Spartans a conclusioni per lo più perimetrali.
Da un lato del campo, la sfida potrà essere decisa dalla capacità dei Gators di cercare i propri lunghi, e da come gli Huskies riusciranno invece a difendere l’area, soprattutto con l’aiuto di Nolan e Brimah, limitando al minimo anche le seconde opportunità derivanti da rimbalzo offensivo.
Nell’altra metà, invece, Florida dovrà difendersi dagli attacchi degli esterni di UConn. Il pressing a tutto campo che i ragazzi di Coach Donovan realizzeranno, dovrà forzare all’errore Napier e Boatright, due ottimi portatori di palla, e cercare, grazie alla loro difesa, di contrastare i tiratori perimetrali degli Huskies, che costituiscono l’arma più pericolosa di UConn. Sotto i tabelloni il solo Daniels, soprattutto nella metà campo offensiva, dovrà vedersela contro la front-line dei Gators.
Florida partirà con i favori del pronostico, infatti non perdono da 30 partite, proprio da qaundo UConn riuscì a batterli; inoltre sono parsi in grande forma in queste ultime partite.
Wilbekin proprio contro Dayton, nella vittoria che ha permesso l’accesso alle Final Four ai suoi, ha giocato la miglior partita del Torneo. Frazier sta tirando con ottime percentuali dalla lunga distanza, e il trio Prather-Youg-Yeguete porta la solita consistenza sotto i ferri, sia in attacco che in difesa.
Connecticut è chiamata ad un altro miracolo. Il loro piano partita consisterà nel restare a contatto fino a fine partita, quando sarà poi il momento di Daniels, Boatright, ma soprattutto di Napier, di essere decisivo, così come lo è stato nella vittoria di Dicembre, proprio contro Florida, e nelle ultime sfide contro Iowa State e Michigan State.
Un’ultima analisi và effettuata su coloro che condurranno le squadre dalla panchina, i due coach. Anche in questo caso, almeno sulla carta, sembra in vantaggio Florida. Coach Donovan è sulla panchina dei Gators dal 1996, ha già vinto due titoli NCAA ed ha allenato più di 30 partite al Torneo. Sull’altra pachina c’è invece Coach Ollie, che allena UConn da soli due anni, ed è alla sua prima esperienza nel Torneo, e di conseguenza alle Final Four.
Anche per l’ex giocatore di OKC e Philadelphia, sarà un’atmosfera nuova e si troverà di fronte un allenatore esperto e vincente, quale l’ex allievo di Rick Pitino.
Concludendo l’analisi con un pronostico, non possiamo che puntare su Florida, per tutti i fattori già elencati; ma se il Torneo è “Madness”, le Final Four sono totalmente imprevedibili, e scommettere contro Napier &Co, finora, non è sembrata una buona idea.
Dalla prima partita di LeBron seguo il mondo NBA, la coppia Buffa-Tranquillo mi ha fatto innamorare!
La semifinale tra Duke e UConn nel torneo NCAA 2004 invece mi ha fatto scoprire un mondo ancora più fantastico, quel college che produce passione e talento, Marzo è il mese più bello dell’anno.
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