“It’s crazy. I still can’t believe we’re here”. Parole di Cleanthony Early.
Dopo l’uscita di Florida Gulf, Oregon e l’eliminazione di La Salle per mano degli stessi Shockers; Wichita State era la squadra con il seed (#9) più alto ad essere rimasta in corsa per un posto alle Final Four, e unica candidata al titolo di Cenerentola.
La sfida con Ohio State vedeva i ragazzi di coach Matta partire con tutti i favori del pronostico. Wichita State aveva eliminato Gonzaga, poi con La Salle ha avuto vita facile, con i Buckeyes ci voleva l’impresa.
Il match inizia a ritmi bassi, si segna poco, ma in assoluto equilibrio. Ohio State tira male, soprattutto Thomas (0/5 per iniziare), mentre gli Shockers continuano ad essere un tormento in difesa ed incredibilmente concreti nella metà campo offensiva.
A 6’30” dall’intervallo Wichita State piazza il primo vero parziale della partita, i Buckeyes sono costretti al time-out sul 15-25. Gli ultimi minuti del primo parziale però sono un incubo per i ragazzi di Columbus. Thomas e Scott continuano a sparare a salve, gli Shockers vanno negli spogliatoi con 13 punti di vantaggio (35-22).
Ohio State nei 15′ di pausa non riesce a correggere i proprio errori, Armstead (14pt, 7r) segna 6pt consecutivi, Baker infila una serie di tiri liberi, Early (12p+7r) domina sotto i tabelloni e Van Vleet (12pt) impatta uscendo dalla panchina. Wichita State raggiunge il +20 (massimo vantaggio) con 10′ da giocare.
A questo punto però scatta qualcosa nella mente dei Buckeyes. Non si può uscire così, senza praticamente giocare, da favoriti assoluti. Ross (19pt) si ricorda si aver battuto Arizona praticamente da solo e segna 13pt negli ultimi dieci giri d’orologio, Craft (9pt con 2/12 al tiro) pur non riuscendo ad essere un fattore in attacco aumenta l’intensità difensiva e Thomas (23pt, 8/20) finalmente vede la via del canestro.
Con il cronometro che indica -3′, Ohio State è ad una tripla dal pareggio. Wichita State, dopo un periodo di rottura prolungata, trova la forza di reagire: Cotton (10pt, 2/3 da tre) infila la tripla del +6, Vanvleet ad 1′ alla fine ricaccia i Buckeyes a due possessi di distanza e Baker (9pt, 9/9 FT), sempre dalla linea della carità, riporta i suoi a +8.
Negli ultimi 10” Cotton sbaglia tre tiri liberi su quattro, Craft mette una tripla. Ormai è troppo tardi, gli Shockers tornano alle Final Four dopo 48 anni.
Ai Buckeyes resto il grande rimpianto di aver praticamente regalato ¾ di partita agli avversari. Forse non ha vinto la squadra più forte come valori assoluti, ma ha vinto la squadra più concreta e più continua su 40 minuti. Wichita State continua la tradizione delle piacevoli sorprese che caratterizzano costantemente da qualche anno la post-season NCAA; ma soprattutto continua il suo sogno.
Dal ’65 mancavano alle Final Four del Torneo, l’anno scorso hanno vinto quelle dell’NIT, magari quest’anno fanno il colpaccio.
La strada adesso è davvero difficile, finora è stata una stagione straordinaria, ma si può sempre migliorare. Dovranno giocare contro i Cardinals di Pitino, in missione per Kevin Ware (augurissimi!!).
Partiranno sfavoriti, come sempre, ma guai a darli per sconfitti.
Dalla prima partita di LeBron seguo il mondo NBA, la coppia Buffa-Tranquillo mi ha fatto innamorare!
La semifinale tra Duke e UConn nel torneo NCAA 2004 invece mi ha fatto scoprire un mondo ancora più fantastico, quel college che produce passione e talento, Marzo è il mese più bello dell’anno.
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