Thumbs Up: Miami (FL)
Che la ACC quest’anno avrebbe subito dei grandi cambiamenti lo si diceva fin da inizio stagione: la detentrice del titolo di Conference Florida State aveva perso troppi elementi importanti per pensare ad un replay; North Carolina idem, mentre ci si aspettava un tête-à-tête tra Duke e North Carolina State. Ma allora cosa ci fanno gli Hurricanes in cima, con il record ancora immacolato?
Beh, ci piacerebbe rispondere che ce li aspettavamo, ma la verità è che la squadra di Jay Larranaga è la sorpresa più grande di questa stagione fino a questo punto e questo ha preso in contropiede chiunque, soprattutto chi si aspettava un calo dopo l’infortunio all’immenso Reggie Johnson.
Ed invece Miami (FL) ha alzato ulteriormente il volume della radio grazie al duo composto da Durand Scott e Kenny Kadji ma anche all’apporto della PG sopho Shane Larkin autore di uno step importantissimo dallo scorso anno, dominando in casa Duke con un +27 che parla da solo e vincendo alla sirena a casa di NC State con il tap-in del rientrante Johnson.
Ora il calendario dovrebbe aiutarli molto in vista della grande sfida al Cameron Indoor il 2 marzo, dove i Blue Devils avranno tutte le motivazioni per attuare la loro vendetta.
Thumbs Down: Syracuse
Una cosa è sicura: quest’anno la Big East sembra ancor più confusionaria degli anni passati. Sarà che vogliono lasciarci un bel ricordo (il prossimo anno verrà smantellata), sarà che alla fine ci sono molte squadre che si equivalgono per valori differenti tra loro, fatto sta che per qualsiasi squadra basta una sconfitta per rovinare quanto fatto fino a quel punto. Figuriamoci quando ne arrivano due di seguito.
E’ questo il caso degli Orangemen, che dopo esser partiti in quinta ed aver anche alzato la mano dal finestrino per salutare le inseguitrici dopo le vittorie contro Louisville e Cincinnati, si sono accorti di aver finito la benzina, riuscendo a perdere con squadre non irresistibili come Pittsburgh e, soprattutto, Villanova, in quello che forse sarà l’unico fuoco di paglia della stagione di Jay Wright e soci.
Ecco che i ragazzi di Boeheim si son visti riprendere dal gruppone composto da Marquette, Cinci, Louisville, Georgetown e Pittsburgh, dimostrando ancora una volta la mancanza di un giocatore interno di spessore sui due lati del campo, visto che con il trio composto da Coleman (ora infortunato), Christmas e Keita la coperta è sempre troppo corta.
Thumbs Up: Florida
Probabilmente aiutata dalla pochezza della SEC di quest’anno, la peggior conference tra le Big Six ma forse anche confrontata con qualche mid-major (Atlantic-10 e Mountain West su tutte), ma Florida al momento non esce dal conto delle 2/3 squadre migliori della nazione.
Il percorso netto (8-0) all’interno della conference viene ancor più sottolineato dalla loro forza difensiva di quest’anno, vero e proprio cardine della mentalità di Billy Donovan che ha portato i Gators a realizzare un fortino arduo da superare.
Lo dimostrano i 48,6 punti subiti di media finora, che confrontati ai 75.1 segnati mettono in luce un +26.5 di divario. Una statistica pazzesca anche solo dopo 8 partite.
Oltre alla difesa infatti i Gators stanno riuscendo nell’intento fondamentale di inizio stagione, ovvero creare un attacco che possa anche esulare dalle prestazioni al tiro di Kenny Boynton, metronomo della squadra nelle ultime due stagioni. I passi avanti di Mike Rosario, di Erik Murphy, di Scott Wilbekin e la grande presenza a rimbalzo di Patric Young a rimbalzo stanno facendo il resto.
Un dubbio rimane, chiaramente: sono veramente forti o stanno sfruttando il bruttissimo momento delle altre avversarie? La risposta ovviamente si avrà a marzo!
Thumbs Down: Butler
Come dicevamo in precedenza: bastano due sconfitte e torni sulla terra.
Il discorso si può fare tranquillamente anche con Butler, la quale non è riuscita a sfruttare al meglio un periodo che dire positivo pare riduttivo, visto che veniva da una vittoria importante contro Gonzaga che sembrava l’avesse lanciata nel College Basketball che conta (leggasi top10 nel ranking) dopo i tempi delle due Final Four consecutive.
Ed invece prima è arrivata la L con LaSalle, in un momento più che positivo dato che batterà anche VCU tre giorni dopo, e poi una St.Louis di rincorsa nella Atlantic-10 dopo una partenza tutt’altro che facile anche fuori dal campo (leggasi morte di coach Majerus).
Come Syracuse anche i Bulldogs a questo punto si trovano nel mucchio della loro conference con un gruppo composto da loro, la sorprendente Charlotte, Saint Louis, LaSalle e Xavier al seguito di VCU, che al momento è in cima a mezza partita di distanza.
FLASH NOTES:
– A conferma della regola delle due sconfitte prendiamo l’esempio più lampante di tutti, ovvero Wichita State. Gli Shockers la scorsa settimana erano alla numero 15 del ranking, da tutti elevati come una delle squadre più sottovalutate dell’intero panorama collegiale, e sette giorni dopo si ritrovano fuori dal ranking, superati da Creighton nella Missouri Valley ed ora in pressione visto che difficilmente il comitato darà due bid per il torneo alla piccola conference.
– Se cercate un giocatore diciamo itinerante, la vostra attenzione quest’anno deve assolutamente cadere su Marshall Henderson di Ole Miss. Giocatore che non sembra avere un limite di range di tiro e che costruisce il 70% del suo fatturato offensivo (al momento a quota 19.5, non spiccioli) in catch&shoot da dietro la linea del tiro da 3. E non finisce qui, perché Henderson è un personaggio tutt’altro che tranquillo, che in 4 anni ha cambiato 3 atenei ed un junior college e che ama farsi odiare, come potrebbero testimoniare i tifosi di Auburn. Insomma, ecco a voi il vostro motivo d’interesse dei prossimi due mesi.
– Ricardo Ledo, freshman di Providence, potrebbe essere il primo underclassman a dichiararsi per il draft Nba 2013. Fermo questa stagione a causa di problemi accademici, Ledo non sembra gradire molto la situazione ancora non molto chiara sulla sua possibile eleggibilità ed ha fatto sapere che sta valutando tutte le ipotesi. In poche parole è un passo bello deciso verso l’addio al college prima ancora di mettere piede in campo.
COSA VEDERE (tra parentesi l’orario italiano)
Martedì 05/02: assolutamente imperdibile Michigan vs Ohio State (1:00) per la rivalità e per vedere come reagiranno i Wolverines dopo la sconfitta contro Indiana
Mercoledì 06/02: sempre rimanendo in ambito Big Ten, c’è Michigan State vs Minnesota (1:00) ma promette bene anche Oklahoma State vs Baylor (1:00) con la sfida tra prossimi prospetti Nba come Marcus Smart, Le Bryan Nash e Isiah Austin
Giovedì 07/02: la ACC si ferma per Duke vs NC State (3:00) mentre ci sono le ultime chiamate per Illinois e Colorado rispettivamente contro la #1 Indiana (1:00) e Oregon (4:00)
Sabato 09/02: come ogni sabato, programma ricco. Si parte con Michigan vs Wisconsin (18:00), si continua con Miami (FL) vs UNC (20:00), si prosegue con Cincinnati vs Pittsburgh (00:00) e si conclude la nottata con Notre Dame vs Louisville (3:00). Da non sottovalutare UNLV vs New Mexico (3:00) e Missouri vs OleMiss (19:00)
Domenica 10/02: la sfida tra Ohio State e Indiana (19:00) è la principale, e subito dopo si segnala Syracuse vs St.John’s (21:00)
Lunedì 11/02: due bellissime sfide, Georgetown vs Marquette (1:00) e Kansas vs Kansas State (3:00)
(da Draftology)