Per la seconda volta negli ultimi quattro anni (quattordicesima volta nella storia) Kansas approda alla Final Four, insieme alle già qualificate Ohio State, Kentucky e Louisville.
Negli ultimi anni la squadra di Bill Self era sempre data tra le favorite, ma non era mai riuscita a confermare i pronostici, subendo upset da squadre molto meno quotate (Northern Iowa, VCU). Sulla carta la versione 2012 dei Jayhawks era la più debole dal 2008, ma è riuscita dove quelle composte da giocatori NBA come i gemelli Morris, Xavier Henry e Josh Selby non erano arrivate.
A metà del secondo tempo, Kansas è passata dalla difesa a uomo alla zona triangolo e due: area completamente chiusa e tiri comodi solo oltre la linea da tre punti, tiri che North Carolina non aveva segnato nei primi 30 minuti di gioco.
Da quel momento, i Tar Heels hanno segnato solo due volte dal campo fino alla sirena, quasi sei minuti con un solo punto a referto, mente i Jayhawks costruivano il parziale vincente. Le statistiche finali parlano di 22% dal campo nel secondo tempo e 2/17 da tre totale.
La delusione più grande è stata sicuramente Harrison Barnes, che non ha mai fatto lo step in più richiesto dall’assenza di Kendall Marshall. Ieri sera ha chiuso con 13 punti, 5/14 al tiro (0/5 da tre) e tanti dubbi sulle sue capacità di leader.
Chi ha invece sorpreso è stato il freshman James McAdoo, l’unico in grado di creare in attacco fuori dagli schemi, che ha tenuto a contatto i suoi durante il primo tempo (15 punti). Di nuovo, Stilman White ha dimostrato di poter essere un buon play per il futuro dei Tar Heels: 7 assist, nessun turnover in 28 minuti di gioco.
Tra le fila di Kansas, finalmente Tyshawn Taylor è uscito dalla carestia offensiva che durava fin dal secondo turno, segnando 22 punti a cui ha aggiunto 6 rimbalzi, 6 assist e ben 5 recuperi, fondamentali per i canestri facili in transizione (18 punti) che hanno dato il via al parziale decisivo.
In doppia cifra anche tutto il resto del quintetto base: Johnson (10), Releford (11) e la coppia Robinson/Withey (33 punti, 17 rimbalzi combinati) sempre presenti contro due lunghi difficili da contenere come Zeller e Henson.
Ora Kansas è attesa a New Orleans dove sabato sfiderà Ohio State. Nel precedente confronto tra le due squadre in questa stagione, i Jayhawks hanno vinto 78-67, complice però l’assenza del miglior giocatore dei Buckeyes, Jared Sullinger.