C’è stata storia per circa 4 minuti, poi i veri valori delle due squadre e soprattutto la profondità di una di loro è venuta fuori in maniera prorompente lasciando l’altra con un pugno di mosche nell’incapacità di reagire.
Si riassume in poche righe la finale della South Region che ha visto di fronte Kentucky (1) e Baylor (3), in una sfida dall’alto contenuto di talento ma dalla grande differenza sul come venir sfruttato, punto sul quale John Calipari ha dato una bella lezione al collega Scott Drew.
Baylor parte bene, mostrandosi aggressiva e non avendo paura di attaccare Anthony Davis ed i suoi tentacoli sotto canestro, anzi Drew prova a vedere se il principale candidato alla primissima scelta del prossimo draft casca nella trappola dei falli causati dalla prepotenza atletica di Quincy Acy. Le prime risposte sono molto buone per i Bears, che hanno dal loro senior 6 punti mentre a rimbalzo ed in transizione sembra risvegliarsi anche Quincy Miller, ed i due sono autori del 10-5 iniziale.
Da quel momento in poi la partita gira completamente dalla parte dei Wildcats.
Timeout di Calipari, chiarimento di idee con un paio di urlacci ai suoi e rientro in campo con parziale da 35-8 che emotivamente tronca le gambe agli avversari.
La ricetta è semplice, soprattutto quando hai per le mani un materiale cestistico di tale caratura: difesa forte, chiusura dell’area, transizione e contropiede, tanto contropiede. Ovviamente la rimonta non può che essere guidata dal vero leader di questa squadra, quel Michael Kidd-Gilchrist che non ha mai dimostrato quei 18 anni di cui parla la sua carta d’identità, ma sempre di più.
17 punti (sui 19 finali) in quel parziale arrivano da lui, con una superiorità impressionante in ogni momento ed una gran fiducia nei mezzi che lo ha portato a dominare i Bears per ben 15 minuti.
Dall’altra parte oltre al comune shock che trova reazione solo nell’indomabile Quincy Acy, ancora poco Perry Jones, vero assente in questa parte del Torneo che doveva invece spingerlo in alto in vista del draft di giugno, ancora impalpabile, ancora poco coinvolto.
Nel mezzo del parziale paura per Calipari quando Anthony Davis atterra male sul ginocchio sinistro dopo un contatto in aria, ma fortunatamente pochi minuti dopo rientra in campo e l’intervallo può chiudersi in tranquillità sul punteggio di 42-22
Il secondo tempo non è altro che una passarella degli Wildcats in vista del suono della sirena finale. Ancora Acy (22 e 8 rimbalzi alla fine) cerca di trascinare i suoi ad un improbabile rimonta, ma Baylor sbaglia troppi secondi tiri e il duo Doron Lamb – Darius Miller chiudono la pratica ai primi accenni di cedimento.
La partita si conclude sul 82-70, aprendo a Kentucky le porte di New Orleans, che la prossima settimana ospiterà le Final Four.
Gli Wildcats si troveranno davanti un confronto romantico contro Louisville, in una partita che ci regala una delle più grandi rivalità del basket collegiale, la sfida tra due allenatori come Calipari e Pitino e due filosofie di gioco differenti.
E per Calipari questa è ‘occasione di una vita, vista la qualità, la coesione ed il piglio del gruppo a sua disposizione. Riuscirà stavolta a fare le scarpe all’altro collega italoamericano?