E’ iniziata la March Madness, è iniziato lo spettacolo.
E si sa, gli spettacoli sono composti da fasi tranquilli, e da momenti eccitanti; da colpi di scena, e finali già scritti. Tutto questo è il Torneo.
La prima giornata è stata all’insegna dei finali già scritti, con nessun upset e partite piuttosto tranquille, con le favorite che conquistano il passaggio del turno senza troppe palpitazioni.
Si è partito con Murray State (6), che dopo un primo tempo equilibrato, trascinata da Poole (13p) e Canaan (15p e 7r), ha messo in cascina la vittoria (finale: 58-41) contro Colorado State (11), che sulla carta non era poi così scontata.
La W che invece non sembrava in discussione, e di fatto non lo è stata, è quella di Marquette (3), che schianta 88-68 la qualificata BYU (14). Ai Cougars non è riuscita un’altra incredibile rimonta, così come è stato contro Iona nel primo turno. A guidare i Golden Eagles, è stato un immenso Crowder (25p, 16r, 4ast e 4 steals), al quale si è aggiunto il sempre presente Johnson-Odom (20p e 4ast).
Il terzo match di giornata è stato quello tra Louisville (4) e Davidson (13). Alcuni avevano dei dubbi sui Cardinals, freschi campioni della Big East, ma i ragazzi di Pitino sono stati molto continui per l’intera partita, stando sempre avanti nel punteggio, e vincendo alla fine per 69-62.
Il migliore della serata è Siva che chiude con 17p e 6ast, confermando il suo momento positivo; Behanan, alla sua prima apparizione in una sfida di post-season, firma una doppia doppia da 14p e 11r; Kuric segna 13p e Dieng mette 9p e raccoglie 7r.
L’ultima sfida del primo giorno, nella parte West del tabellone, era anche la più attesa, tra New Mexico (5), vincitrice della Mountain West, e Long Beach State (12), da molti considerata possibile Cenerentola del torneo.
La partita non ha deluso le attese, rimanendo sempre in equilibrio (75-68 alla sirena), e in un finale punto a punto è stata la compattezza dei Lobos e l’imprecisione di Casper Ware (17p, 6ast e 5/19 al tiro), che fino alla fine ha provato a trascinare i suoi al successo, ha far pendere l’ago della bilancia verso New Mexico. Per i Lobos il migliore è Gordon (18p+13r), ma nei minuti finali è risultato fondamentale anche l’apporto arrivato da Williams (16p) e Greenwood (12p, 4r e 4ast).
Le vere emozioni di questo turno sono però arrivate nella seconda giornata.
Nel presentare gli esiti di questa scoppiettante nottata, partiamo dai risultati più attesi.
La numero uno della regione, Michigan State (1), non ha avuto problemi a conquistare la vittoria, 89-67, contro LIU Brooklyn (16), grazie ad uno strepitoso Draymon Green, che firma la tripla doppia da 24p, 12r e 10ast, alle ottime prestazioni di Payne (16p e 7r) e Nix (18p uscendo dalla panchina), e alla buona partita di Appling (10p).
L’altra partita che non ha deluso le attese, almeno per quanto riguarda la squadra vincente, è stata quella tra Florida (7) e Virginia (10). Il modo in cui i Gators hanno dominato gli avversari invece un po’ sorprende, e alla fine è arrivata in assoluta tranquillità la vittoria per 71-45. I Cavaliers tirano malissimo dal campo (38%), con il solo Scott (15p e 6r) a mettersi in evidenza nella metà campo offensiva; mentre Florida ha un ottimo apporto da Beal (14p+11r), Young (13p e 7r) e Prather (14p dalla panchina).
Le sfide che hanno rispettato i pronostici finiscono qua, e partendo dalla vittoria che più ci si poteva aspettare, quella di Saint Louis (9) su Memphis (8), andiamo a vedere cosa è successo in questo secondo turno.
Come detto i Billikens hanno conquistato il successo, 61-54, ai danni dei Tigers di Memphis. Alla vigilia si sapeva che la sfida sarebbe stata alla pari, e l’upset non era del tutto inatteso. Per Saint Louis il migliore della serata è Mitchell (22p) che grazie all’aiuto di Conklin (16p e 10/11 ai liberi), decisivo nei secondi finali di partita dalla linea della carità, e Evans (6p, ma 11r), porta i suoi ad un terzo turno pienamente meritato. Per Memphis si chiude una stagione deludente, partita con l’intento di fare più strada nel torneo e invece in resta la sola vittoria della Conference USA.
Dulcis in fundo, ecco il risultato più sorprendete del secondo turno, con l’abbandono ai sogni di gloria di Missouri (2).
C’erano dubbi sulla difesa dei Tigers, ci si chiedeva se era in grado di portare Mizzou alle Final Four, ma qui stiamo parlando si secondo turno, di prima partita nel Torneo. Contro Norfolk State (15) doveva essere una passeggiata, ma Missouri, pur avendo quattro uomini in doppia cifra, Denmon (20p), Phil Pressey (20p e 8ast), Dixon (22p dal pino) e Ratliffe (14p con 7/10 dal campo), e avendo segnato 84 punti, si è fermata a quella disperata rimonta finale, con la tripla del possibile pareggio di Phil Pressey che termina solo sul secondo ferro.
Il finale è 86-84, con O’Quinn (26p e 14r) eroe di giornata, che insieme a McEachin e Williams (20p ciascuno), entra nella storia di Norfolk State.
Sfide di terzo turno
Michigan State (1) vs. Saint Louis (9)
Louisville (4) vs. New Mexico (5)
Marquette (3) vs. Murray State (6)
Florida (7) vs. Norfolk State (15)
Dalla prima partita di LeBron seguo il mondo NBA, la coppia Buffa-Tranquillo mi ha fatto innamorare!
La semifinale tra Duke e UConn nel torneo NCAA 2004 invece mi ha fatto scoprire un mondo ancora più fantastico, quel college che produce passione e talento, Marzo è il mese più bello dell’anno.
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