- Tanto tuonò che piovve.
- A proposito di Cousy Award, oltre a Jordan Taylor ci sono state altre due discrete performance che vanno tenute d’occhio.La prima riguarda Nolan Smith e la sua prestazione contro UNC da annali. La storia è sulla falsa riga di quella tra OSU e Wisconsin, solo che vanno aggiunti i fattori non irrilevanti del Cameron Indoor. Tar Heels avanti di 14 alla fine del primo tempo e Duke tenuta in partita dal solo Smith, che nella ripresa guida i suoi alla soffertissima vittoria facendo esplodere i Crazies di felicità ed eccitazione. 34 per Nolan e balzo in avanti anche nei discorsi riguardanti il Player Of The Year.La seconda ha dell’incredibile e porta la firma di Norris Cole.
Partita difficile ma non impossibile per Cleveland State contro Youngstown State, ma tabellino del play dalla capigliatura alla Fresh Prince che fa strabuzzare gli occhi: 40 punti, 20 rimbalzi e 9 assist.
Impressionante, se si pensa che è il secondo a fare una prestazione da 40+20 negli ultimi 15 anni. L’altro è Blake Griffin, che però rende a Cole una cosa come 15 centimetri. - Nota importante dalla Rivalry Week.Georgetown con le vittorie contro Syracuse e Marquette ha confermato di essere in forma strepitosa inanellando 8 vittorie consecutive che cancellano la pessima partenza nella BigEast di 1-4 portando la squadra di John Thompson III ai vertici della Conference preceduti solo da Notre Dame e Pittsburgh.E Austin Freeman bussa al sig.Kemba come Mvp territoriale.
- Rimanendo nella BigEast, cosa deve fare St.John’s per entrare nel ranking?Ha il record positivo nell’ostica Conference, hanno vinto contro 4 Top25 tra cui Duke, giocano una pallacanestro scomodissima agli avversari e sono uno degli incubi maggiori per le squadre favorite perchè hanno tutte le caratteristiche per fare uno scherzetto sgradito.La squadra di Lavin merita molta più attenzione.
- Pittsburgh vince a Villanova, forse uno dei campi più difficili di tutta la nazione, senza la principale bocca da fuoco, Ashton Gibbs, e la squadra rimane tra le favorite pur non avendo un giocatore di alto livello.Date a Jamie Dixon il premio di allenatore dell’anno. Subito.
- Chi rischia di essere la George Mason di quest’anno, ovvero la squadra sorpresa al Torneo come ha fatto la suddetta università nel 2006? Proprio George Mason, leader nella competitiva Colonial.
- Brutto affare quello successo in Illinois questa settimana.
Dopo una serie di partite un po’ sottotono di Demetri McCamey, reo di allenarsi più per il suo futuro che per il bene della sua squadra, coach Bruce Weber ha deciso di far partire il senior dalla panchina nell’importante sfida con Minnesota.E il segnale dato da McCamey sembrava più che positivo, vista la buona prova e la vittoria contro i sempre più altalenanti Golden Gophers, peccato che proprio il coach dei Fightin’ Illini ad un’intervista in radio ha pesantemente criticato il comportamento del play, ributtando il rapporto tra i due pesantemente a sud.
Malissimo McCamey, attirato da troppe sirene esterne, ma Weber poteva risparmiarsi la pubblica umiliazione.
- Nella Atlantic10 sembra si sia risvegliata Temple, rialzatasi dopo la sconfitta pesante contro la rivale Xavier ed entrata in una striscia positiva di 6 partite.Benissimo e finalmente affiatata la coppia Fernandez-Moore, intercambiabile in regia e vera ragione del risveglio degli Owls, ora tornata competitiva anche grazie alle prestazioni sotto i tabelloni di Lavoy Allen.Prossima sfida interessantissima contro la Richmond di Harper e Anderson, dove ci si gioca una fetta importante della Conference.
- Notre Dame sta giocando una grande stagione, ed in tanti sono giunti alla conclusione che Luke Harangody fosse un peso per la fluidità del gioco della squadra di Brey.Ma siamo sicuri che non si sia reincarnato in Jack Cooley?
- La buona stagione di Utah State sta portando a galla un vero e proprio fenomeno.
Non stiamo parlando di un giocatore ma è ugualmente un fattore nelle partite degli Aggies.Parliamo del mitico Wild Bill Sproat, incubo di ogni tiratore di liberi avversario, che ogni volta rischia di trovarsi davanti una delle tante esilaranti interpretazioni del cicciuto tifoso. Qui ne ho riunito alcune degne di nota.
- L’importante è non dimenticarsi di uno dei più grandi intrattenitori del Cameron Indoor: Speedo Guy!College Basketball: Where REAL amazing happens!
Chissà che non fosse proprio quello il pensiero di Thad Matta alla fine della partita contro Wisconsin che ha portato ad Ohio State la prima sconfitta stagionale.
Gli esperti Ncaa avevano messo grande attesa su questa sfida per più e comprensibili motivi: il confronto tra le due migliori squadre della BigTen Purdue permettendo, il record casalingo di Bo Ryan che si assestava sul 149-11 abbellito da una striscia aperta di 16 vittorie consecutive, e soprattutto la maledizione di questi Badgers che quest’anno avevano già dato un dispiacere al popolo Buckeyes battendo la loro squadra di football, guardacaso imbattuta fino a quel momento.
Eppure non sembrava messa così male all’inizio per Ohio State, forte di un Buford in una delle sue rare serate di grazia offensiva e con il solito solido Sullinger. Parziale all’inizio del secondo tempo e +13 che sembrava presagire la vittoria numero 25.
Ed invece in quel momento si è svegliato Jordan Taylor, il quale si è caricato la squadra sulle spalle e Fredettamente (perdonatemi un termine abbastanza di moda ultimamente) ha dato il via ad una sagra di triple che ha portato Wisconsin al controparziale di 15-0 dando il là per la grande vu doppia.
Una prestazione quella di Taylor che lo fa schizzare in altissimo nell’indice di gradimento per il Bob Cousy Award, che premia la miglior PG della stagione.
Ohio State invece ora potrà continuare la RS con meno pressione, anche se la posizione #1 del ranking ha preso la strada del Kansas, anche se in Texas avrebbero qualcosa da ridire visto il cammino immacolato nella Big12.
(pubblicato anche su Draftology)