Cosa sta succedendo ai Magic?
Questo il primo istintivo pensiero che mi è venuto spontaneo alla notizia dell’ennesima sconfitta inaspettata perché subita contro una squadra decisamente inferiore come Philadelphia. Sei le sconfitte nelle ultime dieci gare e una sola vittoria nelle ultime sette.
Se le sconfitte in trasferta su campi storicamente ostici come Denver e Utah si potevano preventivare, le sconfitte con Bucks, Portland e quella casalinga con Atlanta lo erano meno.
Un virus intestinale che ha colpito la squadra ha costretto Howard, Pietrus, Redick e Nelson a casa per la gara con i Bucks e ha lasciato sicuramente strascichi anche sulla partita di due giorni dopo contro gli Hawks. Casualità che ha influenzato l’esito solo di due gare di regular season ma la sensazione è che i Magic avessero perso l’inerzia positiva e stessero lentamente ma inesorabilmente cadendo, quarti ad Est dietro Celtics, Heat e Bulls.
Invece nel momento meno atteso è arrivata la notizia di due “blackbuster trades” come le definiscono negli States orchestrate dal GM Otis Smith.