Ehila’ bella gente, tutto bene? Nel pieno dell’eta’ di mezzo, ogni uomo ha il desiderio di rifare le cose che faceva da giovane. Un viaggio, una vacanza, una sbaraccata con gli amici, il torneo di calcetto, una 24ore di basket, una posizione del kamasutra che prevede un dottorato in contorsionismi. Io, avendo una soglia del dolore
I numeri delle Finals
– I Warriors (prima Philadelphia, dopo San Francisco e infine Golden State) erano alla loro settima apparazione in una finale NBA. Hanno conquistato il loro quarto titolo, divenendo la quinta squadra più titolata di sempre dopo Celtics, Lakers, Bulls e Spurs. – I Cavs erano alla loro seconda apparizione in una finale NBA. Per loro
Le NBA Finals 2015 e l’inizio di una nuova era
Per un istante, durato lo spazio di due partite, era sembrato possibile che questa inedita e insolita serie Finale potesse incoronare campioni NBA i Cleveland Cavaliers, una formazione lungamente criticata per le magagne difensive e la disfunzionalità in attacco, che, con il capitolare di Kevin Love e Kyrie Irving, si è rivelata viceversa tignosa e
Curry e i suoi riscrivono la storia: Warriors campioni!
I campioni aspettano il palcoscenico più prestigioso per brillare della loro luce più intensa. Lo fanno quando il momento è decisivo per davvero, quando serve la giocata che fa la differenza tra decidere una stagione in modo o nell’altro. Stanotte è uno di quei momenti: le Nba Finals 2015 sono a giunte a Gara 6,
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La variabile Iguodala e i numeri di Gara 4 e 5
A volte, va così. A vincere il duello tra LeBron James e Stephen Curry, rischia di essere Nick U’Ren, un oscuro assistente assurto all’onore delle cronache grazie ad una felice intuizione tattica. Sotto 1-2 nella serie, con un attacco ingolfato e gli esterni dei Cavs sotto pelle, i Warriors iniziavano ad avere un po’ di
Meraviglioso Steph, match point Warriors
La baia di San Francisco ribolle, con la temperatura che cresce insieme all’attesa di una partita che promette di avere un peso specifico forse determinante sull’esito delle Nba Finals 2015. Golden State torna a casa dopo aver sbancato l’Ohio e essersi riportata in parità, in vista di una Gara 5 che rappresenterà l’ennesimo spartiacque di
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NBA Finals 2015 – Analisi di Gara 4
Ci siamo lasciati con questo post dopo gara 3, andando ad analizzare le difficoltà di Golden State ad attaccare la difesa dei Cavs in situazione di pick&roll. Dopo gara 4 sembra che anche Steve Kerr abbia capito che la chiave sia esattamente questa. La prima novità è stata infatti la promozione di Andre Iguodala in
Warriors, piccolo è bello: Iguodala e small ball per il pareggio
Dopo tre combattutissimi capitoli, incerti fino agli ultimi secondi e arricchiti con risultati e prestazioni storiche, Gara 4 rappresenta il primo, vero spartiacque di queste Finals. Con due successi consecutivi i Cleveland Cavaliers hanno preso il comando delle operazioni, mettendosi nella invidiabile posizione di poter affondare una stoccata potenzialmente decisiva: per LeBron e soci vincere
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Dopo Gara 3: la serie è finita, andate in pace?
E’ finita. O per lo meno, sembra finita. I Cavaliers sembrano essere entrati sottopelle ai giocatori dei Warriors, che non sono più tranquilli neanche nel fare un palleggio a metà campo, figurarsi a far girare la palla e mettere in mostra la loro pallacanestro “cute”, così bella e anche così efficace durante la regular season.