Per la ventitreesima volta nella loro storia saranno i Boston Celtics a rappresentare la Eastern Conference nelle finali NBA.

La storica franchigia del Massachussetts ha infatti rispettato i pronostici della vigilia infliggendo il fatidico sweep agli Indiana Pacers dopo una serie che se negli episodi singoli è apparsa più equilibrata di quanto preventivato ha visto comunque la squadra di Joe Mazzulla confermarsi come la migliore dell’Est in questa stagione 2023/24.

I Celtics si presentano all’atto finale forti di un cammino devastante in tutto l’arco della stagione: primi nella loro Conference durante la regular season, hanno perso solo due gare durante tutti i playoff e in particolare hanno vinto tutte le gare in trasferta.

La festa di Jaylen Brown e dei suoi Celtics, campioni a Est

La festa di Jaylen Brown e dei suoi Celtics, campioni a Est

Qualcuno ha osservato che il percorso nella postseason di Boston non sia stato troppo complicato anche per gli infortuni delle stelle avversarie avendo affrontato prima gli Heat senza Jimmy Butler, poi i Cavaliers privi di Donovan Mitchell nelle ultime gare e infine i Pacers che hanno perso Tyrese Haliburton a metà di gara-2, ma anche immaginando le avversarie al completo o ipotizzandone di diverse a Est la sensazione è che i favoriti sarebbero comunque rimasti i Boston Celtics, che a loro volta hanno giocato peraltro la maggioranza dei playoff senza Kristaps Porzingis e nuovamente con il quasi trentottenne Al Horford centro titolare.

Il gruppo che ha reso nuovamente grande Boston dopo l’epoca Allen-Garnett-Pierce ha dimostrato una volta di più di poter superare sia l’assenza del suo centro titolare sia la partenza di un equilibratore fondamentale del passato come Marcus Smart, sostituito con Jrue Holiday che nella serie con Indiana si è nuovamente concesso un ruolo da protagonista ma che ha sempre confermato le doti che lo hanno già portato all’anello NBA con Milwaukee (che di contro ha sofferto pesantemente la sua perdita)

L’emergere definitivo di Derrick White e l’impatto ancora notevole dello stesso Horford hanno infatti fornito, con Holiday a orchestrare il tutto, un grande supporting cast alle due superstar designate: Jayson Tatum e Jaylen Brown.

https://x.com/NoaDalzellNBA/status/1795302041159598565

E se nelle scorse stagioni era stato più Tatum ad essere investito del ruolo di giocatore di punta questa volta è toccato a Brown il premio di MVP della finale di Eastern Conference, riconoscimento assolutamente meritato anche per come già nelle precedenti serie playoff si fosse imposto come migliore in campo in varie occasioni.

Indiana ha però venduto carissima la pelle e ha senza dubbio da recriminare soprattutto sul finale di gara-1 essendo andata vicinissima a iniziare la serie con una clamorosa vittoria al TD Garden. Dopo aver subito il massimo svantaggio di -13 sul 92-79 a 3′ dal termine del terzo quarto la squadra allenata da Rick Carlisle aveva infatti risposto con un devastante 15-2 per riportarsi a contatto nei successivi tre minuti e guidata da un maestoso Pascal Siakam (doppia doppia finale con 24 e 12 rimbalzi) era arrivata a giocarsi gli ultimi 100 secondi della partita sul 115-110 in suo favore.

L’ultimo minuto e 40 dei regolamentari ha visto però i Pacers protagonisti di un vero manuale su come si butta via una vittoria. Già a poco più di 60” dal termine Haliburton si era reso protagonista prima di una grande giocata difensiva stoppando la tripla del pareggio di Derrick White ma aveva poi preso un tiro discutibile dopo pochi secondi consentendo a Brown di prendere il rimbalzo e di fare 2/2 dalla lunetta per riportare i Celtics a -1.

Altra sequenza drammatica per gli ospiti è quella che precede gli ultimi 30”: Nembhard segna il nuovo +3, Tatum sbaglia nuovamente la tripla della parità ma poi Haliburton perde malamente palla e dà ai Celtics ben 27 secondi per cercare ancora di impattare. White e Tatum decidono di andare al tiro da due ma sbagliano entrambi, Myles Turner cattura uno dei suoi 10 rimbalzi (doppia doppia anche per lui con 23 punti) e ancora Haliburton subisce fallo con 10” sul cronometro. I Pacers però non sono in bonus e l’ex Kings e Siakam combinano il pasticcio definitivo perdendo palla sulla rimessa.

Tante occasioni perse e questa volta Jaylen Brown presenta il conto: tripla dall’angolo, primo canestro al quarto tentativo dall’arco e parità a quota 117 che porta all’overtime. Malgrado non si segni per più di un minuto e mezzo e a 1’46” dal termine del primo supplementare Indiana ritrovi la forza di portarsi in vantaggio con tre liberi di Haliburton è Jayson Tatum, top scorer della gara con 36 punti e 12 rimbalzi, a piazzare i sei punti consecutivi che piegano definitivamente la resistenza Pacers e consentono ai Celtics di agguantare la vittoria.

https://www.youtube.com/watch?v=gv6oj3aUyNk&ab_channel=ChazNBA

Una beffa notevole per Indiana che in gara-2 è colpita dal succitato infortunio di Haliburton che per quanto ondivago (parliamo sempre di un ventiquattrenne alla sua prima occasione per giocare per vincere davvero) rimane l’uomo più talentuoso a disposizione di Rick Carlisle e che abbandona il terreno di gioco in un terzo quarto in cui i Celtics stavano già prendendo il largo.

Stavolta la squadra di Mazzulla non concede il finale in volata agli avversari e guidata da un grandissimo Brown da 40 punti con 14/27 e dalla doppia doppia di Jrue Holiday da 15 punti e 10 assist con un solo tiro sbagliato su 7 si impone per 126-110 potendosi presentare sul 2-0 a Indianapolis.

L’esperienza e la voglia di vincere dei Celtics risolvono un altro finale per cuori forti alla Gainbridge Fieldhouse dove i Pacers iniziano gli ultimi due minuti e mezzo con 8 punti di vantaggio essendo stati sopra per tutto il secondo tempo e trascinati da Andrew Nembhard che si traveste da Haliburton piazzando 32 punti con 12/21 e dal cuore di TJ McConnell. Mentre in gara-1 è sembrato che fosse stata più Indiana a sprecare, in questa terza partita è invece Boston a impadronirsi della vittoria riportandosi a contatto con le triple di Tatum e Al Horford (che conclude con 7/12 da tre, a fronte di 1/2 da due, per 23 punti) e affidandosi a Jrue Holiday per finire il lavoro.

L’uomo decisivo è infatti l’ex Sixers che prima mette il canestro più fallo del sorpasso e poi decide la gara non con un canestro, ma con una palla recuperata in transizione. Praticamente tutto Jrue Holiday in trenta secondi.

Come accennavamo in apertura le singole gare raccontano una Boston trascinata in finali punto a punto e con apparenti difficoltà a scrollarsi di dosso un avversario motivato dagli scalpi illustri delle sue serie precedenti (Indiana ha eliminato prima i Bucks terzi, poi i Knicks secondi in regular season) ma il 3-0 che fa da preludio a gara-4 parla invece di un dominio comunque netto da parte dei Celtics che hanno sfruttato a proprio vantaggio l’inesperienza ad altissimi livelli della maggioranza dei giocatori di Indiana (eccezion fatta per Siakam, già campione NBA nel 2019 con i Toronto Raptors) e che a sua volta ha avuto il merito di non mollare mai e di lottare fino all’ultima sirena mettendo in campo la fame di vittorie di un gruppo che da tempo attende il Larry O’Brian Trophy dopo averlo già sfiorato due anni fa.

Il copione di gara-4 è praticamente lo stesso delle altre sfide: Indiana lotta con le unghie e con i denti per strappare il punto della bandiera (che avrebbe probabilmente anche meritato) Boston resiste, non consente fughe agli avversari che avrebbero significato probabilmente il 3-1 e negli ultimi minuti piazza la zampata finale.

I Pacers iniziano sul +5 gli ultimi 5′ trascinati ancora una volta da Nembhard (24 con 10/18, 3/6 da tre e 10 assist) e Siakam (19 con 10 rimbalzi) i Celtics arrivano alla parità con l’ennesima doppia doppia da 26+13 rimbalzi di Tatum (anche se con 3/11 da tre) e l’energia di Holiday. Poi non si segna più per tre minuti buoni: i Celtics non riescono a trovare il canestro del vantaggio ma dall’altra parte Jaylen Brown è indemoniato in difesa e chiude tutti i varchi agli avversari che a loro volta non rimettono la testa avanti.

https://x.com/NBAFRANCE/status/1795283105185468508

Così l’ultimo minuto inizia con la seconda tripla su 9 tentativi di Derrick White che si conferma prezioso per questa squadra e lancia i Celtics sul +3 prima dell’errore di Nembhard per la nuova parità e soprattutto del rimbalzo decisivo sulla tripla sbagliata di Tatum catturato manco a dirlo da Jrue Holiday.

Finisce 105-102 e le finali di Conference a est si chiudono definitivamente con il trionfo dei Celtics che ora guardano alle NBA Finals da favoriti, con ogni probabilità incontrando i Dallas Mavericks (che a loro volta contro i Minnesota Timberwolves godono di quel 3-0 mai rimontato da nessuno nella storia) e quindi giocandosi l’anello contro l’ex forse più odiato tra quelli in attività: Kyrie Irving.

Non è ancora ufficiale Irving alle Finals, ma i tifosi Celtics non hanno dimenticato...

Non è ancora ufficiale Irving alle Finals, ma i tifosi Celtics non hanno dimenticato…

La più che probabile sfida con i Mavs della terribile (e ultimamente più affiatata che mai) coppia Irving/Luka Doncic sarà un ostacolo ben più probante per le ambizioni di Boston di riportare l’anello nel Massachussetts a sedici anni dall’ultima volta (che è stato l’unico campionato vinto dai Celtics dal 1986) Nel frattempo però la squadra di Mazzulla si gode l’accesso alle Finals sempre più consapevole della propria forza e di meritare appieno l’etichetta di favorita.

Indiana da parte sua ha onorato al meglio i primi playoff in cui ha superato il primo turno dal 2014 (con ben cinque anni di fila tra il 2016 e il 2020 in cui è stata eliminata proprio alla serie d’esordio) e se il 4-0 è senza dubbio pesante e per molti versi beffardo potremmo essere solo all’inizio di un percorso che potrebbe portare la squadra di Carlisle ad essere stabilmente competitiva.

L’innesto di Siakam ha dato il salto di qualità che ha portato a giocarsi le finali di Conference e il punto di partenza dell’offseason in casa Pacers dovrà essere sicuramente la sua conferma per sperare che lui e Haliburton (blindato fino al 2029 con un contratto da 210 milioni) possano cominciare un vero ciclo vincente e che questi ottimi playoff non restino un caso isolato come tanti in passato (citofonare Atlanta Hawks)

Se il futuro è roseo per Indiana il presente continua a sorridere ai Boston Celtics. Vedremo se questa volta i verdi del Massachussetts riusciranno a compiere anche l’ultimo passo per aggiudicarsi il titolo NBA.

One thought on “I Boston Celtics tornano in finale NBA

Commenta

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.