Alle 21 dell’8 febbraio ora italiana (3 di pomeriggio nella East Coast americana) si è chiuso il mercato NBA.
La tanto celebrata – e tanto attesa – trade deadline non ha portato però con sé la frenesia e i colpi scoppiettanti cui ci aveva abituato.
Basti pensare a Carmelo Anthony, quando volò nella Grande Mela in canotta Knicks. O, più di recente, lo scambio tra Sacramento e Indiana che ha portato ai Pacers Tyrese Haliburton e ai Kings Domantas Sabonis.
Quest’anno niente di tutto questo. Non ci si lasci ingannare dal numero di transazioni che si sono accumulate nelle ultimissime ore. Anche perché, perlopiù, si è trattato di operazioni da salary dump per scappare alla luxury tax. O minimi aggiustamenti a roster considerati pressoché completi e saldi.
Uniche eccezioni sono i Dallas Mavericks e i New York Knicks. Entrambe le franchigie protagoniste in positivo del Deadline Day, con mosse che li candidano a diventare vere e proprie mine vaganti nelle loro rispettive conference. Ma vediamo in dettaglio tutti gli ultimi cambiamenti, scambio per scambio.
Le trade
7 febbraio
Monte Morris va a Minnesota per Shake Milton e Troy Brown
Primo scambio di una lunga serie di transazioni per Detroit, in evidente rebuilding mode. Monte Morris – solo 6 partite nella Motor City – viene spedito in direzione Timberwolves, che aggiungono un buon giocatore a un backcourt già ottimo. Ai Pistons vanno Shake Milton, Troy Brown Jr. e una seconda scelta 2030.
Utah cede Simone Fontecchio a Detroit per una seconda scelta
Dopo aver trovato stabilità nel quintetto iniziale, Simone Fontecchio viene impacchettato insieme a Kevin Knox II e ai draft rights per un altro italiano – Gabriele Procida – in direzione Detroit Pistons. Gli Utah Jazz ci guadagnano una seconda scelta 2024, che venendo da Detroit sarà presumibilmente molto alta. A perderci è Fontecchio: da titolare in una squadra da Play-in a incognita in una delle peggiori franchigie della intera NBA.
Boston acquisisce Xavier Tillman per due seconde scelte
È tempo di saldi anche per i Memphis Grizzlies, dopo il triplice infortunio letale (Adams – ora a Houston -, Bane e Morant). Insomma, per loro è un «arrivederci alla prossima stagione». Il lungo Xavier Tillman è girato ai Celtics, in cambio di due seconde scelte (2029 via Atlanta, 2032 via Dallas) e Lamar Stevens.
8 feb
Kelly Olynyk a Toronto per una prima scelta e Otto Porter Jr.
Si credeva che Toronto potesse essere seller sul mercato. Invece Masai Ujiri e Bobby Webster aprono le danze nel Deadline Day. Dopo aver portato ai Raptors il canadese Barrett, continua lo shopping di Maple Leafs. Questa volta è per il lungo versatilissimo Kelly Olynyk, insieme a Ochai Agbaji. A Utah vanno Kira Lewis Jr., Otto Porter Jr. e una prima scelta 2024. Per essere precisi la meno favorevole tra quelle di Thunder, Clippers, Rockets e Jazz.
Phila spedisce Danuel House a Detroit
Mossa da salary dump per Philadelphia. I 76ers acquisiscono una seconda scelta 2028 (protetta fino alla 55), e spediscono House Jr. e una seconda 2024 (via NYK) ai Pistons. House non è destinato a rimanere in canotta Pistons più di qualche minuto. E Philadelphia così libera sufficiente spazio per inseguire un giocatore come Kyle Lowry dal mercato dei buyout.
Charlotte manda Gordon Hayward a OKC per Tre Mann e Davis Bertans
Prima grossa trade della giornata. Oklahoma City inizia ad attingere dalle riserve immense di scelte al Draft, accumulate magistralmente da Sam Presti. Spedisce Tre Mann, Davis Bertans, Vasilije Micic e due seconde scelte (2024 via HOU, 2025 via PHI) agli Hornets. In cambio riceve Gordon Hayward. Ottimo colpo, salute permettendo. Un’ipotetica grossa come una casa per un giocatore che ha il passato dell’ex Celtics e Utah.
Washington cede Daniel Gafford a Dallas per una prima scelta
Gran presa per Dallas, e non sarà l’unica. Da Washington arriva Daniel Gafford in cambio di Richaun Holmes e una prima scelta 2024 (via OKC, acquisita con un pick swap 2028). Washington investe sul Draft, i Mavs guadagnano un’ottimo lungo. Lob threat e controllore del pitturato, perfetto per un sistema in cui dovrà fare da vice-Lively.
New York manda Quentin Grimes a Detroit per Alec Burks e Bojan Bogdanovic
Colpaccio di New York, che si candida a diventare davvero pericolosa a Est. Le notizie dell’infortunio di OG Anunoby e di Julius Randle hanno costretto il front office newyorchese ad agire in fretta sul mercato. Magistralmente. Dalla solita Detroit arrivano due veterani affermati come Alec Burks e Bojan Bogdanovic. A Motor City vanno due seconde scelte (2028 e 2029), Ryan Arcidiacono, Malachi Flynn, Evan Fournier e Quentin Grimes. Quest’ultimo, mai sbocciato sotto Thibodeau, sarà una delle scommesse dei Pistons.
Dennis Schroder va a Toronto per Spencer Dinwiddie
I Raptors optano per una strategia diversa. Cedono Dennis Schroder e Thaddeus Young a Brooklyn in cambio di Spencer Dinwiddie. Che sarà tagliato. Guadagno netto peri canadesi? Spazio salariale per il prossimo anno.
Charlotte cede PJ Washington a Dallas per una prima scelta e Grant Williams
Secondo grande colpo per i Mavs. Certo, a prezzo abbastanza caro. PJ Washington e due seconde scelte (2024 e 2028) da Charlotte. In cambio vanno agli Hornets Grant Williams – il grande investimento estivo di Dallas -, Seth Curry e una prima scelta 2027 (protetta top-2). Un rischio che però migliora esponenzialmente – combinato con la presa di Gafford – il reparto dei lunghi dei Mavericks.
Milwaukee acquisisce Patrick Beverley per Cameron Payne
Scambio di basso profilo tra due contender. I 76ers guadagnano Cameron Payne e una seconda scelta 2027. I Bucks invece aggiungono nel backcourt un difensore tutto grinta. una sorta di rimpiazzo tardivo e molto in piccolo di ciò che era stato per loro Jrue Holiday.
Indiana cede Buddy Hield a Phila e riceve Doug McDermott da San Antonio
Trade complessa e multifase a tre squadre. I Pacers spediscono Buddy Hield ai 76ers (gran presa per Daryl Morey). In cambio ricevono da Philadelphia Marcus Morris Sr., Fukan Korkmaz e tre seconde scelte (2024 via TOR, 2029 via LAC, 2029 via POR). Marcus Morris è poi girato in un secondo momento agli Spurs insieme a una seconda scelta 2029 in cambio del tiratore Doug McDermott. Per lui sarà un ritorno a casa.
Sacramento acquisisce Robin Lopez da Milwaukee
Robin Lopez, fratello di Brooks, viene mandato ai Kings (e viene subito tagliato). I Bucks ricevono un compenso in denaro.
I enjoyed being teammates with Patrick Beverley for all of an hour and 45 minutes I'll never forget those times#Indelible
— Robin Lopez (@rolopez42) February 8, 2024
Philadelphia spedisce Jaden Springer a Boston
Altra trade per i 76ers. Il giovane Jaden Springer è un nuovo membro dei Celtics. In cambio Philly riceve una seconda scelta.
Boston manda Dalano Banton a Portland
I Celtics sfoltiscono subito il reparto guardie mandando l’ex Raptors ai Trail Blazers per una seconda scelta.
Indiana acquisisce Cory Joseph da Golden State
Altro salary dump. I Warriors mandano ai Pacers Cory Joseph per una futura seconda scelta. Joseph è subito tagliato da Indiana.
Phoenix guadagna Royce O’Neal e David Roddy in uno scambio a tre con Memphis e Brooklyn
James Jones ne fa un’altra delle sue. I Suns si inventano uno scambio multisquadra per portare nel deserto Royce O’Neal e David Roddy. Ai Grizzlies sono spediti Yuta Watanabe e Chimezie Metu. I Nets invece acquisiscono Keita Bates-Diop, Jordan Goodwin e tre seconde scelte (2026, 2028, 2029)
I Clippers acquisiscono Ismael Kamagate da Denver
Ismale Kamagate si trasferisce dai Nuggets a Los Angeles. In cambio Denver guadagna quasi 3 milioni di cash considerations.
I waiver
Come ogni anno, alla Trade Deadline si accompagna una lunga serie di waivers. In poche parole, i giocatori vengono tagliati dalle squadre e diventano disponibili per le altre squadre. Secondo precisi regolamenti: le squadre sopra il salary cap non possono firmare giocatori che – prima di essere tagliati – avevano un contratto di oltre 12.4 milioni di dollari.
Sottoposte a questa regole ci sono: Golden State Warriors, LA Clippers, Boston Celtics, Phoenix Suns, Milwaukee Bucks, Denver Nuggets e Miami Heat. Ecco tutti i giocatori entrati già nella lista dei waivers.
- Brooklyn Nets: Harry Giles III, Jordan Goodwin, Thaddeus Young
- Charlotte Hornets: James Bouknight, Frank Ntilikina eIsh Smith
- Detroit Pistons: Joe Harris, Killian Hayes, Danuel House Jr., Danilo Gallinari
- Indiana Pacers: Furkan Korkmaz, Cory Joseph
- Memphis Grizzlies: Victor Oladipo
- San Antonio Spurs: Marcus Morris
- Toronto Raptors: Spencer Dinwiddie
23 anni, folgorato fin da bambino dal mondo americano dei giganti NBA e dei mostri NFL, tifoso scatenato dei Miami Heat e – vien male a dirlo – dei Cincinnati Bengals. Molto desideroso di assomigliare a un Giannis, basterebbe anche un Herro, ma condannato da madre natura ad essere un Muggsy Bogues, per di più scarso.