L’ANALISI DELLA SERIE

Lo scontro tra la prima e l’ottava testa di serie è teoricamente l’accoppiamento più sbilanciato di tutto il tabellone, e quindi un upset diventa materiale per gli archivi storici, come quando i Nuggets di Dikembe Mutombo eliminarono Seattle, o quando Golden State (e non era esattamente questa G-State) eliminò i lanciatissimi Mavericks di Avery Johnson. Raptors contro Wizards farà storia a parte, perché Washington vale più dell’anemico 43-39 che nulla dice a proposito dell’infortunio che ha dimezzato (appena 41 gare disputate) la RS di John Wall. Washington è una squadra pericolosa in singola serata, ma essendo terribilmente discontinua, dovrà davvero svoltare per mettere alla prova la testata efficacia del gruppo di coach Casey, la raggiunta maturità cestistica di DeMar DeRozan, e, non dimentichiamolo, la straordinaria panchina costruita dal GM Masai Ujiri. La serie di Regular Season si divide in un equo 2-2 che non rispecchia la diversa profondità dei due roster (Washington perde anche Jodie Meeks, fermato per assunzione di sostanze vietate, e ha addirittura firmato Ty Lawson reduce dalla Cina pur di allungare la rotazione) e tantomeno la qualità messa in campo sera dopo sera nel corso della stagione.

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LO STATO DI FORMA

Porter Jr. (14.7 punti di media con 6.4 rimbalzi) è reduce da un infortunio al polpaccio, ma potrebbe rientrare già in occasione di Gara 1 (nella notte di sabato) riequilibrando attacco, difesa e rotazioni dalla panchina, ma quel che preoccupa di più coach Scott Brooks non è l’infermeria (Wall ha dimostrato ampiamente d’aver recuperato) quanto la condizione mentale. Dopo aver accusato la squadra di egoismo, l’ex allenatore di OKC ha tenuto una sessione-fiume in sala video; s’è parlato di difesa in aiuto, di gente che pensa solo a sé stessa, e soprattutto, Brooks ha paragonato l’effort di questa stagione con quello che Washington metteva in campo non più tardi di 12 mesi fa. Secondo Marcin Gortat (che non manca mai di far conoscere il suo parere) l’incontro è stato molto utile, ma sarà il parquet a darci una risposta definitiva al cospetto di un’avversaria probante. Anche Bradley Beal è sembrato particolarmente ispirato, e gli servirà per ritrovare lo smalto d’inizio stagione, e per tenere DeRozan il più possibile lontano dalla lunetta. I Raptors approcciano questo primo turno con ben altra attitudine e convinzione nei propri mezzi, forti di 59 vittorie che costituiscono il miglior record di sempre nella storia della franchigia canadese. Toronto è un nucleo coeso e resiliente, emerso tra le difficoltà e cementato da una second-unit intensa e talentuosa, con Siakam, Van Vleet, Wright, Poltl e Miles a guidare la carica nelle due vittorie di RS. dove hanno doppiato la loro controparte (composta da Ian Mahinmi, l’eccellente Satoransky, Kelly Oubre e Mike Scott, che potrebbe saltare Game 1 per infortunio) segnandogli in faccia ben 44,5 punti.

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I PROTAGONISTI

Sarà una serie di sfide individuali; non si vince e non si perde da soli, ma è chiaro come alcuni scontri diretti potrebbero indirizzare l’esito della contesa. Si comincia dalla sfida tutta europea sotto le plance, dove daranno battaglia gli spigolosi Jonas Valanciunas e Marcin Gortat, con il primo in teorico vantaggio sul secondo. Kyle Lowry dovrà essere bravo a limitare quanto più possibile John Wall senza caricarsi di troppi falli, e allo stesso tempo, dovrà a tutti i costi impegnarlo in attacco, senza accontentarsi di quel che gli verrà concesso dalla difesa. Contenere John Wall sarà davvero essenziale per Toronto, che ha dimostrato di soffrire i playmaker fisici e veloci. Bradley Beal (22.6 punti di media con 4.5 assist) e DeMar DeRozan (23 di media, con 5.2 assist) sono due delle migliori guardie tiratrici in circolazione, ed entrambi sono reduci da stagioni importanti; vederli sfidarsi, con i loro stili diversissimi, sarà uno spettacolo per palati fini. Se ci sarà equilibrio potrebbe fare la differenza Otto Porter, approfittando della maggior esperienza rispetto al suo dirimpettaio OG Anunoby, positivo e maturo tanto da essersi rapidamente guadagnato il quintetto, ma ancora acerbo ad alti livelli. Se parliamo invece di ali grandi i rapporti di forza di invertono, con la maturità e l’esperienza di Serge Ibaka a torreggiare su Markieff Morris, motivo per cui Washington potrebbe anche provare ad abbassare il quintetto, per evitare di farsi asfaltare dalla fisicità della front-line dell’Ontario e per approfittare delle ottime percentuali da tre. Infine sulle panchine si sfideranno Dwane Casey (alla settima stagione coi Raptors!) e Scottie Brooks in una sfida che vede favorito il coach di Toronto, avvantaggiato da un roster completo e profondo, che gli consentirà di mischiare le carte a seconda delle esigenze.

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LE POSSIBILI SORPRESE

Detto di Otto Porter, è molto probabile che a sorprendere sia qualche giocatore dal pino di Toronto: Jakob Poltl scalpita per guadagnare minuti e potrebbe galvanizzarsi in una serie tosta, Fred Van Vleet e Delon Wright sanno essere letali negli interstizi della partita e non avranno dinnanzi degli avversari formidabili, per quanto Tomas Satoransky resti un giocatore sottovalutato; il ceco è un collante prezioso, che non viaggia certo in tripla doppia di media, ma che può viceversa diventare il barometro della serie se i litigiosi Wizards ritroveranno l’unità d’intenti smarrita nel corso dell’ultima stagione. Se però Porter dovesse saltare troppe partite iniziali e se Gortat e Morris non riusciranno a coprire in aiuto gli spazi intermedi tra l’arco e il verniciato, DeRozan e Lowry potranno pasteggiare a piacimento, con tanti saluti ad ogni altra considerazione tecnica. I lunghi di Washington avranno anche il vitale compito di provare a controllare i tabelloni, chiave per lanciare in contropiede Wall e aggredire i Raptors prima che possano schierarsi.

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IL PRONOSTICO

Il venerabile Paul Pierce dice che Washington sorprenderà ancora (dopo aver rifilato lo sweep ai Raptors nel 2015) ma ci sembra un pronostico dettato più dal cuore di The Truth (Pierce ha giocato in quei Wizards) che dalla testa. Intendiamoci, Washington ha talento e se John Wall dovesse entrare in the zone, nessun risultato è precluso, ma battere Toronto ci sembra un’impresa improba, anche per una squadra pazza come i Wizards. Pensiamo tuttavia che il gruppo guidato da Brooks abbia orgoglio da vendere e non si farà da parte senza lottare, motivo per cui il pronostico è un onorevole 4-2 in favore dei Toronto Raptors.

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