VOTI OTTENUTI: 301,437
ALL STAR GAME DISPUTATI: 3
STATISTICHE STAGIONALI: 23 punti a partita, con il 45.8% dal campo, 10.4 assist, 4.4 rimbalzi e 2.2 palle rubate
https://www.youtube.com/watch?v=Px0kEOXMO78
Visto dal vivo, John Wall da l’impressione di un cubo di muscoli, che si sposta ad una velocità formidabile. Per descrivere la guardia dei Washington Wizards, però, non ci si può fermare in superficie, perché alle doti fisiche Wall abbina letture di gioco e tecnica di prim’ordine, anche per gli standard di un ruolo che, al giorno d’oggi, trabocca talento.
Ragazzo di Raleigh (North Carolina) dal passato burrascoso, non si è mai lasciato definitivamente alle spalle quell’aggressività che è al contempo sua alleata e sua nemica, e che lo ha rallentato nel suo processo di maturazione. Anche così, Wall è diventato l’uomo franchigia in una città sportivamente difficile, reggendo le pressioni e continuando a migliorarsi, anno dopo anno.
L’ex Wildcat di Kentucky è da tre stagioni in doppia cifra di assist, cui quest’anno aggiunge ben 23 punti ad allacciata. Quello di New Orleans sarà per lui il quarto All-Star Game consecutivo, e siamo sicuri che darà spettacolo con la sua capacità di finire in mille modi, grazie all’esplosività in contropiede e alla suo indiscutibile talento.
“Ancora non mi rispettano”, diceva a Sports Illustrated ad inizio stagione. Chissà che un All-Star Game da par suo, possa cambiare definitivamente questa percezione.
Seguo la NBA dal lontano 1997, quando rimasi stregato dalla narrazione di Tranquillo & Buffa, e poi dall’ASB di Limardi e Gotta.
Una volta mi chiesero: “Ma come fai a saperne così tante?” Un amico rispose per me: “Se le inventa”.