VOTI OTTENUTI: 273,705
ALL STAR GAME DISPUTATI: 2
STATISTICHE STAGIONALI: 20.9 punti, 6 rimbalzi, 1.5 stoppate col 47.3% dal campo e il 40.3% da tre punti
https://www.youtube.com/watch?v=jv_Wjxttrgk
Non si finisce mai di imparare. Alla nona stagione in NBA il minore dei fratelli Gasol ha scoperto il tiro da tre e ha allontanato il suo gioco da canestro. Non la soluzione più logica quando disponi di una carrozzeria del genere, ma il basket del 2017 richiede un lungo che apra il campo e lo spagnolo ha mani educatissime. Calano i rimbalzi ma le percentuali gli danno ragione, e per la longevità di quello che insieme a Conley è il franchise-player non è male risparmiarsi qualche botta sotto le plance. La convocazione di Gasol è anche un premio alla sorprendente stagione di Memphis che tenta di rimanere a galla senza rifondare, con coach David Fizdale e un manipolo di veterani a guidare lo show mentre i giovani si fanno le ossa.
La lotta per i playoff a ovest non è serrata come negli anni scorsi ma i Grizzlies navigano tra le prime otto a velocità di crociera. Non è uno che gioca per riempire il tabellino, ma Gasol si è pure tolto qualche soddisfazione, come i 42 punti rifilati a Toronto o la tripla doppia nella vittoria di misura del 5 dicembre, proprio in casa dei Pelicans; chissà che il parquet dello Smoothie Kink Center non gli porti fortuna anche nella partita delle stelle.
Scrittore e giornalista in erba – nel senso che la mia carriera è fumosa -, seguo la NBA dall’ultimo All Star Game di Michael Jordan. Ci ho messo lo stesso tempo a imparare metà delle regole del football.