VOTI OTTENUTI: 755.102
PARTECIPAZIONI: 1 All Star Game
STATISTICHE: 29.4 punti (10 nell’ultimo quarto), 6.4 assist, 46% dal campo in 34.3 minuti
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Al piccolo grande Isaiah non è andata giù l’esclusione dal quintetto titolare. È uno di quelli che alla partita delle stelle ci tiene e non si sente inferiore a nessuno. Vive un momento di grazia, sta toccando l’apice della carriera in prossimità di un rinnovo contrattuale da parecchi milioni, è il secondo miglior realizzatore della lega e ha ritoccato persino le percentuali al tiro.
Nessuno segna più di lui nel quarto periodo e i Celtics lottano per il secondo posto a est. Per uno che di problemi di fiducia non ne ha mai avuti, equivale a giocare coi razzi sotto i piedi. Non si accontenta di essere lo small guy più forte di sempre, vuole essere uno dei grandi del gioco; siccome timido non lo è, ha pure lanciato la sfida per l’MVP a Westbrook e Harden.
La concorrenza per la partita di New Orleans però era serrata. Tra le guardie della sua conference i tifosi hanno scelto Irving e il sempreverde Wade prima di lui; anche DeRozan, meno appetibile ai media, l’ha superato e ha finito per sottrargli il posto in quintetto. IT è carico come una molla e progetta già di far cambiare idea a tutti per il prossimo anno; che sia il momento del primo MVP sotto il metro e ottanta all’All-Star Game?
Scrittore e giornalista in erba – nel senso che la mia carriera è fumosa -, seguo la NBA dall’ultimo All Star Game di Michael Jordan. Ci ho messo lo stesso tempo a imparare metà delle regole del football.