VOTI OTTENUTI: 974.802
ALL STAR GAME DISPUTATI: 3 volte All Star
STATISTICHE STAGIONALI: 28.6 punti a partita con il 50.2% dal campo, 12.0 rimbalzi e 2.4 stoppate
https://www.youtube.com/watch?v=PGltT7SBnRs
Alla quinta stagione NBA, il Monociglio continua ad incantare individualmente, accumulando cifre stratosferiche e highlights da stropicciarsi gli occhi, ma qualche maligno fa notare l’assenza di partite di post-season vinte in carriera (su un totale di 4 gare disputate), insinuando così che, dietro ai numeri fantasmagorici, in realtà si nasconda un giocatore stellare, ma incapace di spostare gli equilibri ad alto livello.
Può sembrare una critica fondata, alla luce delle stagioni poco felici disputate dai Pelicans (nonostante l’arrivo di Alvin Gentry, che era stato salutato come il Messia dello spread-the-floor), ma basta dare un’occhiata alla carta d’identità del nostro Davis, per ridimensionare le perplessità: a dispetto del chilometraggio, Anthony ha appena 23 anni, e il roster dei Pelicans è ancora lungi dall’essere perfetto.
Giusto quindi rimarcare l’impressione che il ragazzo di Chicago sia in realtà un po’ meno dominante (per ora…) rispetto a quanto preconizzato quando il suo aiuto e recupero fulminante faceva salivare i GM di tutta America, immaginandone una crescita progressiva che l’avrebbe trasformato nel perfetto connubio tra l’attacco di Chamberlain e la difesa di Bill Russell.
Meno giusto, fare di quest’impressione una sentenza inappellabile, perché parliamo di un atleta in evoluzione, ancora lontano dalla piena maturità cestistica, ma già capace di autografare una “linea statistica” degna dei massimi interpreti del ruolo, per quanto in realtà, il voto popolare gli abbia preferito… Zaza Pachulia!
Seguo la NBA dal lontano 1997, quando rimasi stregato dalla narrazione di Tranquillo & Buffa, e poi dall’ASB di Limardi e Gotta.
Una volta mi chiesero: “Ma come fai a saperne così tante?” Un amico rispose per me: “Se le inventa”.