VOTI OTTENUTI: 1.058.399
ALL STAR GAME DISPUTATI: 1
STATISTICHE STAGIONALI: 25.1 punti, 5.7 rimbalzi, 1.9 rubate, 49% dal campo, 41.4% da tre punti
https://www.youtube.com/watch?v=I_2ThgDDm_o
La stagione 2017 passerà agli annali come quella in cui Kawhi Leonard ha preso il posto di Tim Duncan nel ruolo di leader degli Spurs. C’è da credere che le guide spirituali siano ancora i veterani Parker e Ginobili, ma qualsiasi discorso tecnico passa dalle mani del prodotto di San Diego State e il suo atteggiamento in campo è quello di chi motiva gli altri con l’esempio. Incrementano le responsabilità in attacco e di conseguenza i punti realizzati, vedere il freschissimo career high registrato contro i Cavs e le sei partite consecutive oltre quota 30. Aumentano anche gli assist e i possessi per partita, in leggero calo le percentuali – ma quel 40% abbondante coi piedi dietro l’arco resta fantascientifico per uno che, a inizio carriera, quel tiro non ce l’aveva.
Qualcosa è cambiato nella macchina degli speroni; inanellano vittorie come sempre ma coach Pop è impegnato a rimuovere la sabbia dagl ingranaggi. Mills è un sostituto adatto per Parker? Jonathon Simmons merita più minuti in campo? Gasol e Aldridge troveranno mai l’intesa tra loro e col resto della squadra? Tra tanti dubbi Kawhi è una certezza. Primeggia tra i voti dei fans pur non essendo il giocatore più flashy del lotto, tutt’altro, è uno che parla poco e bada alla sostanza – per giunta gioca in una squadra che raramente finisce sulle prime pagine, tanto siamo abituati al loro pluriennale cammino vincente. Quando la tua abilità viene riconosciuta al di là di mode e simpatie, significa che il livello del tuo gioco è semplicemente d’élite.
Degno erede del caraibico, Leonard si prepara ad affrontare il suo secondo All Star Game sfoderando il proprio broncio migliore. Non va a New Orleans per mettersi in mostra e nemmeno per farsi degli amici, e i suoi modi composti certo non vanno bene per forzare la partita nella direzione che preferisce. Ma se la sfida si dovesse inasprire, anche solo per un ultimo periodo da giocarsi punto a punto, possiamo stare certi che Kawhi sarà tra i primi a gettarsi nella mischia. Magari avvisteremo pure uno dei suoi rari sorrisi.
Scrittore e giornalista in erba – nel senso che la mia carriera è fumosa -, seguo la NBA dall’ultimo All Star Game di Michael Jordan. Ci ho messo lo stesso tempo a imparare metà delle regole del football.