VOTI OTTENUTI: 1.575.865

PARTECIPAZIONI: 5 All Star Game (2 volte MVP)

STATISTICHE: 30.7 punti, 10.5 rimbalzi, 10.7 assist in 34.6 minuti

https://www.youtube.com/watch?v=2832C2I8TBM

Il 19 febbraio, i fortunati spettatori dello Smoothie King Center di New Orleans assisteranno al tentativo di Russell Westbrook, alias Mr. Tripla-Doppia, di estendere a tre la propria striscia di MVP consecutivi del All Star Game.

Non paga dei 30.7 punti che mette a referto, la guardia di Long Beach cattura 10.5 rimbalzi (un’enormità, per un ragazzo che misura un metro e 91) e smazza 10.7 assist, completando una linea statistica da urlo, che non si vedeva dai tempi di Oscar Robertson, e che nemmeno LeBron James o Magic Johnson sono riusciti ad eguagliare.

Westbrook, escluso dai titolari a dispetto delle sue medie stellari, ha detto che per lui conta vincere i titoli, non gli All Star Game, ma riesce difficile immaginare un giocatore così competitivo che rimane indifferente allo smacco di ritrovarsi in panchina, e questo inevitabilmente aggiungerà pepe ad una partita nella quale si sprecano i sorrisi e sono rare le giocate intense.

Rimasto unico padrone di OKC dopo l’addio di Kevin Durant, Westbrook ha risposto presente, disputando una stagione che, fin qui, è un capolavoro giocato sull’equilibrio tra prestazioni individuali e disponibilità a lavorare per i compagni; le strabilianti cifre di Russ non sono infatti fini a sé stesse, o coltivate in un contesto mediocre.

Il numero zoro è il fulcro attorno al quale si sviluppa il gioco dei Thunder, una squadra da Playoffs messa in campo da coach Donovan per sfruttare al meglio gli spazi aperti dalle devastanti accelerazioni di Westbrook, che intanto, rafforza sempre più la sua candidatura all’MVP stagionale, ridottosi ormai ad un gioco a due tra lui e James Harden di Houston, a sua volta protagonista di una Regular Season stratosferica.

Chissà, un terzo MVP nella Partita delle Stelle, potrebbe diventare il viatico per quel Most Valuable Player che Russell Westbrook non ha ancora vinto, e che sancirebbe una volta per tutte lo status tra i grandissimi, di questo ex “specialista difensivo”.

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