Oggi come nei decenni scorsi, nel mansionario dei centri al capitolo “doveri difensivi”, la voce principale è “difesa del pitturato”.
Si tratta forse di una delle poche esigenze tattiche senza età nel basket: a prescindere dall’evoluzione del gioco, il lungo difensivo deve sempre essere lo spaventapasseri che tiene lontani i rapaci, che scoraggia i tagli e che difende caparbiamente il “suolo domestico” (“not in my house!” soleva dire lo sciamano congolese facendo oscillare il ditone…).
Attualmente ci sono molte stats che analizzano i vari aspetti della difesa del ferro, e giostrarsi fra una percentuale ed un’altra può essere tanto avvincente quanto dispersivo, allora perché non provare a sintetizzarle in un unico valore che renda più facile il confronto fra due o più giocatori?
Un tentativo può essere il seguente “Rim protection rating” (RPR), in cui sono state coniugate le principali voci statistiche (prese dal sito ufficiale Nba) al fine di ottenere un valore sintetico il più attendibile possibile, per quanto ogni sintesi corra sempre il rischio di sacrificare eccessivamente le differenze in nome dell’univocità.
Per testare l’RPR sono stati considerati i giocatori alti più di 6-10, con almeno 15 gare giocate a minimo 20 minuti di media (dati aggiornati al 13 Dicembre). Ecco la classifica che ne è risultata:
Legenda:
MIN: media minuti per gara
DFG%: percentuale concessa dal difensore entro un metro e mezzo dal ferro (stando massimo a un metro e mezzo dal tiratore)
DIFF%: differenza fra la percentuale di tiro dell’attaccante e quella concessa dal difensore (per tiri entro i tre metri dal ferro)
FREQ%: frequenza con cui vengono difesi i tiri entro i tre metri
BLK%: stima percentuale di tiri stoppati su quelli disponibili
PF/36m: falli commessi su 36 minuti
La tabella è stata divisa in tre “fasce di merito” e trattandosi di statistiche in percentuale non sono influenzate dal minutaggio (riportato comunque per completezza d’informazione nella prima colonna); i falli al minuto sono stati inseriti, seppur con un peso marginale, poiché rischiano di compromettere non solo la permanenza in campo del difensore, ma anche la sua efficacia (se deve giocare con il pensiero di non poter commettere un ulteriore fallo, un difensore non può certo esprimersi al meglio).
I primi due della lista, Gobert e Embiid si pongono su un livello a parte (anche se il rookie ha per ora il suddetto vizietto dei falli di troppo); Whiteside è forse quello con i valori più bilanciati, mentre M. Turner e R. Lopez concedono una percentuale di tiro al ferro un po’ alta (circa 48%) ma rimediano con l’assiduità con cui coprono difensivamente (nei due terzi dei casi); discorso inverso per Porzingis: quando pattuglia è tremendamente efficace, ma si fa trovare presente solo il 50% delle volte; Henson si piazza in prima fascia grazie alla specialità della casa, le stoppate (7,3%), mentre Muscala è invece piuttosto in alto nonostante le poche stoppate (2,6%).
In seconda fascia, può essere inatteso l’ex aequo di A. Davis e Aldridge, eppure LaMarcus impatta le percentuali altrui molto più di Davis, che tuttavia è più presente e stoppa molto di più; Jordan è sotto di un soffio per RPR (solo 0,3) perché è più propenso al fallo, non eccelle per costanza di copertura (solo nella metà dei casi), non stoppa quanto Davis e non impoverisce le percentuali quanto Aldridge.
Interessante l’impatto di Sabonis sulle percentuali di tiro, ma purtroppo pecca di poca presenza, poche stoppate e qualche fallo di troppo; Ibaka invece sa ancora stoppare (4,9%) ma non influisce abbastanza sulle percentuali (come dimostra quel 51% concesso al ferro).
La terza fascia si apre con l’integerrimo Valanciunas che ha la miglior costanza nella copertura (71% di FREQ) ma concede il 53% al ferro e non stoppa abbastanza; deludente Towns: quel 50% concesso al ferro che “fa scopa” con il 50% di frequenza difensiva indica chiaramente che c’è ancora da migliorare; il 58% concesso al ferro di Gortat non rende giustizia al suo impegno (63% di FREQ); stesso contrasto fra efficienza e applicazione per Noah (55,3% e 64,7%); Olynik, al contrario, non si applica (48% di FREQ) e non stoppa, ma quando c’è, condiziona molto gli attaccanti (-6,9%); Drummond, infine, ci ricorda la differenza fra rimbalzista e rim protector…
P.s. Volete calcolare l’RPR del vostro beniamino? Ecco la formula:
RPR = 10-((DFG%/10)+(DIFF%/2)+(10-(FREQ%/10)))+BLK%-(PF36/3)