Cleveland per pareggiare la serie e giocarsi il tutto per tutto in gara 5, Golden State per prendersi il match point per festeggiare in casa nel match di lunedì notte. Sono queste le premesse alla gara 4 che va in scena alla Quicken Loans Arena di Cleveland.
Love torna disponibile ma Lue preferisce non toccare il quintetto che ha vinto gara 3 lasciando Jefferson tra gli starter.
L’inizio di partita è scoppiettante con le due squadre che ribattono colpo su colpo ai tentativi di allungo dell’altra. Golden State è hot e mette a referto 5 triple nel solo primo periodo mentre i Cavs si affidano alle giocate di Irving e ai soliti rimbalzi offensivi di Thompson(5 nel primo quarto) per rimanere a contatto. Dopo 12’ di bel basket(2 soli turn over commessi da ambo le parti) Golden State è avanti 29-28.
Notate le difficoltà nel contenere l’energia di Thompson, Kerr, toglie dal match i suoi centri e vara subito il quintetto piccolo con Igoudala appiccicato a James e Green a pattugliare l’area col compito di non concedere second chance ai Cavs.
La scelta sembra portare risultati positivi nei primi minuti del quarto ma, poi, Irving e James salgono in cattedra e dalle loro parte il parziale di 8-2 che chiude il primo tempo regalando ai Cavs un vantaggio di 5 punti.
I Cavs partono col piede giusto anche nel terzo periodo continuando a oscillare tra i 5 e gli 8 punti di vantaggio fino a quanto i Warriors non decidono di bombardare dall’arco sfruttando gli errori banali(quelli visti nelle prime due gare) della difesa dei Cavs.
Curry e Thompson non si fanno pregare e mandano a bersaglio 5 triple nel periodo(21 punti in due nel terzo periodo). I Cavs sono in difficoltà e per rimanere aggrappati alla partita si affidano ai monologhi di Irving e James, la scelta si rivela giusta e per la prima volta nella serie si arriva al quarto periodo con la partita ancora totalmente in ballo.
Con 9’ da giocare e la partita ancora in equilibrio i Warriors piazzano la zampata decisiva. La difesa sale vertiginosamente di colpi mandano fuori giri tutto l’attacco dei Cavs con Lebron in primis che smette di ragionare e attacca a testa bassa il ferro trovando sulla sua strada una selva di mani che gli rendono impossibile ogni tipo di conclusione. La difesa forte apre praterie per la transizione offensiva, l’humus ideale per il quintetto dei californiani, che non si fa pregare e con un parziale di 12-3 mette spalle a muro i campioni dell’Eastern Conference.
Questi ultimi, sotto di 10 punti, provano il tutto per tutto ma i tiri da 3 sono mal costruiti e di conseguenza arrivano soltanto a scheggiare il ferro. La routine dei tiri liberi nel finale serve soltanto ad allungare l’agonia di una tifoseria che per l’ennesima volta viene battuta a pochi metri dal traguardo.
Tre quarti ben giocati non sono bastati ai Cavs semplicemente perché gli altri sono più forti, più bravi e più completi. Le 17 triple messe a segno da Golden State rappresentano un nuovo record per le Finals e la loro intensità difensiva nei momenti topici è sintomo della maturità raggiunta da Curry e compagni che, ormai, aspettano soltanto di festeggiare il secondo titolo consecutivo.
I numeri di gara 3:
-17/36 da 3 per Golden State(47%) nettamente migliore del 16/45(35%) da 2 punti con cui hanno chiuso gara 5
-63 punti(11/22 da 3) per gli splash brothers che dopo le prime 3 partite in sordina si prendono il palcoscenico nel momento più importante della stagione
-34 punti per Irving che si conferma il migliore dei suoi
-James sfiora la tripla doppia(25-13-9) ma le sue scelte in clutch time e i troppi turnover(7) pesano come un macigno su questa sconfitta.
-Golden State vince la lotta a rimbalzo(43-30) affidandosi all’energia di Green e Barnese(20 rimbalzi in due)
-15/26(57%) dalla linea della carità per i Cavaliers, un dato troppo pesante per un team che punta a mettersi l’anello al dito. 0/5 per Tristan Thompson
voi pensatela come vi pare, ma a me l’idea che vinca due volte di fila il titolo una squadra che vive (e muore, quelle poche volte che non gli va) di tiro da tre, MI FA SCHIFO. Mi auguro con tutto il cuore che il tiro da tre venga abolito per sempre, così si tornerà a giocare a PALLA A CANESTRO .
A me i Warriors piacciono tantissimo ed anche difensivamente sono una signora squadra!
Io adoro la spettacolarità del tiro da tre e non vorrei che fosse mai abolito!
Anche io mi auguro l’abolizione del tiro da 3, ma per quanto riguarda gli ultimi 2 anni, ha vinto la squadra che ha giocato meglio. Non è colpa dei Warriors se LeBBron è uno sfigato (perchè 2 o 3 volte ci sta, ma 5 vuol dire che te le cerchi) e Cleveland una squadraccia senza allenatore.
certo che non è colpa dei Warriors se Cleveland è una squadraccia, ma è colpa dell’involuzione del basket negli ultimi 20 anni se una squadraccia può arrivare in finale.