Immaginiamo che le Finals tra Cleveland e Golden State siano un’enorme scacchiera.
Come si combineranno i pezzi tra di loro?
STEPHEN CURRY VS KYRIE IRVING
Un matchup da incubo per Tyronn Lue, entrambe le guardie di Golden State sono troppo esigenti per la difesa soft di Kyrie.
Nemmeno Steve Kerr dorme sogni tranquilli. Costretto al single coverage dalla pericolosità dei tiratori di Cleveland, non potrà nascondere Curry con la difesa di squadra e potrebbe mandare Thompson a prendersi cura di Uncle Drew, memore del suo show nelle Finals 2015 prima di arrendersi all’infortunio.
Dalle prestazioni individuali del prodotto di Duke dipenderanno molte delle fortune dei Cavs, a coach Lue il compito di proteggerlo ostacolando l’MVP con una difesa di squadra.
VINCITORE: STEPHEN CURRY
KLAY THOMPSON VS JR SMITH
Il JR Smith versione 2.0 si è declinato in un giocatore da puro 3-and-D, troppo statico in attacco per far alzare la guardia a Klay. Il ritrovato talento nella propria metà campo lo rende il miglior difensore tra le guardie dei Cavs ; insieme all’onore arriva l’onere di contenere i due Splash Brothers.
Thompson ha la fisicità e l’abilità nel palleggio per fargli muovere i piedi aggredendo il pitturato.
VINCITORE: KLAY THOMPSON
HARRISON BARNES/ANDRE IGUODALA VS LEBRON JAMES
Facciamo un gioco: 35.8, 13.3, 8.8. Non sono i numeri del lotto, bensì le medie in punti, rimbalzi e assist totalizzate da LeBron James nelle scorse Finals.
Quest’anno si è appoggiato ai compagni e ha conservato energie preziose; gli astri sono allineati per una serie da protagonista. Di più: da dominatore, su entrambi i lati del campo. Non ci aspetta nulla di meno.
Spot di 3 in coabitazione per i due swingman di Golden State, anche se Iguodala guarderà la palla a due dalla panchina è lui il difensore designato su James e giocherà minuti da titolare. Se Barnes sarà fondamentale come guastatore nel quintetto piccolo, Iggy ha la capacità di svoltare la serie limitando The Chosen One nei momenti chiave.
VINCITORE: LEBRON JAMES
DRAYMOND GREEN VS KEVIN LOVE
Se Dray ha l’energia di un treno, il beach boy sembra più un cavallo bolso. Lo scontro fisico è impari, ma attenzione a sottovalutare l’acume tattico di Love.
Green è il cardine dei Warriors, e lui è abbastanza versatile da portarlo fuori dalla sua comfort zone. La lotta a rimbalzo lascia immaginare un pareggio, ma Green si esalta quando ha spazio per orchestrare il gioco e la modesta difesa di Kevin, se affrontata col piglio giusto, gliene lascerà a sufficienza.
VINCITORE: DRAYMOND GREEN
ANDREW BOGUT VS TRISTAN THOMPSON
Difficile prevedere tanti minuti in campo per l’australiano, è probabile che Kerr scelga di cavalcare il quintetto piccolo che bene si abbina allo schieramento dei Cavs.
Thompson invece sarà l’uomo della provvidenza per Lue, l’unico lungo del roster capace sia di cambiare sui pick and roll che di proteggere il ferro. Un fardello pesantissimo, rischia di pagarlo in attacco dove Golden State può scegliere di ignorarlo.
VINCITORE: TRISTAN THOMPSON
PANCHINA
Iguodala e Livingstone sono due nomi di primissima scelta, ma Kerr non ha attinto con continuità dal resto delle sue riserve. Dopo una serie estenuante contro i Thunder forze fresche potrebbero fargli comodo. Ezeli e Speights saranno all’altezza?
All’opposto, coach Lue non dispone di nomi altisonanti ma ha un gruppo ben rodato e pronto all’azione. Rispetto al collega, i suoi cambi funzionano da leve per scardinare situazioni tattiche scomode.
Dellavedova e Shumpert sono i mastini da mettere alle calcagna degli Splash Brothers, a costo di rubare minuti ai titolari, Jefferson e Frye sono strumenti per allungare o accorciare il quintetto.
VINCITORE: CLEVELAND CAVALIERS
STEVE KERR VS TYRONN LUE
Un coach al secondo anno e uno che non ha nemmeno la tacca di una stagione intera sulla cintura. Mai due allenatori così inesperti si sono sfidati nelle Finals, eppure entrambi sanno il fatto loro.
Per Kerr sembra che la strada sia tutta in discesa, cosa ci può essere di proibitivo dopo aver motivato i suoi a rimontare il 3-1 contro i Thunder? I Warriors viaggiano col pilota automatico e il piano per battere i Cavs è semplice e collaudato. Eseguirlo in corsa, però, è tutta un’altra storia.
Per Tyronn Lue è una serie tutta da scoprire, un game plan da inventare. Sembrava dovesse traghettare la squadra nelle mani di Mark Jackson (ironia della sorte, l’eminenza grigia che plasmò l’archetipo di questi Warriors), invece ha conquistato la fiducia dei suoi.
Ha un’ampia gamma di soluzioni disponibili, dagli accoppiamenti difensivi fino al mortifero quintetto con Love e Frye, passando per l’ipotesi di LeBron James da 4. Il tempismo e la qualità delle sue scelte ci diranno molto sul suo valore.
VINCITORE: STEVE KERR
Il conteggio, posizione per posizione, dice 4 a 3 per gli Warriors. Sul risultato finale non ci sbilanciamo, ma lo prendiamo come buon auspicio per una serie da sette partite, di quelle che sogna ogni appassionato. Buone Finals a tutti.
Scrittore e giornalista in erba – nel senso che la mia carriera è fumosa -, seguo la NBA dall’ultimo All Star Game di Michael Jordan. Ci ho messo lo stesso tempo a imparare metà delle regole del football.