Ad un passo dall’eliminazione, Miami, ha l’occasione di allungare la serie vincendo gara 6 tra le mura amiche.
Spoelstra, memore della rimonta della gara precedente, rinuncia ai big man e vara il quintetto supersmall con Winslow da 5. Casey, invece, rimane fedele alle sue idee e parte con l’accoppiata Byombo-Patterson per sfruttare i loro centimetri sotto canestro.
Il primo quarto scivola via tra un canestro e un altro lasciando intravedere quelli che saranno i temi del match. Miami lascia ampio spazio di manovra a Dragic che con le sue penetrazioni riesce a creare occasioni per sé e per gli altri. I raptors si affidano, invece, alle sue stelle che sembrano essere finalmente, entrambi, in serata di grazia.
Con le squadre distanti solo 1 punto all’inizio del secondo periodo, Dragic fa partire il suo one-man show. Lo sloveno affetta come una lama nel burro la difesa di Toronto che non riesce a contenere né le sue scorribande né i suoi pull-up dalla media.
DeRozan prova a mantenere i suoi in linea di galleggiamento ma è poco assistito dai compagni e così Miami va all’intervallo lungo con un vantaggio di 9 punti gran parte frutto dei 19 punti di Dragic nel primo tempo.
Toronto prova a rientrare nel match nel terzo periodo guidata dai 20 punti di Lowry e DeRozan ma Dragic, Wade e Winslow non ci stanno e colpiscono ripetutamente la confusa difesa dei canadesi che si trovano sotto di 10 punti con soltanto 12’ da giocare.
Un indemoniato Lowry (15 punti nell’ultimo periodo) prova a dare il là alla rimonta dei suoi, l’input, però non viene raccolto dai compagni di squadra e con uno svantaggio che oscilla sempre tra i 6 e i 10 punti, Toronto, è costretta ad alzare bandiera bianca contro una Miami che, ancora una volta, messa alle spalle a muro ha reagito da grande squadra facendo di necessità virtù e regalandosi la possibilità di completare l’upset nella gara 7 di domenica sera.
Man of the match: Goran Dragic
Il quintetto “pace and space” lanciato da Spolestra mette lo sloveno nelle condizioni ideali per far male alla difesa di Toronto. Il buon Goran non si fa pregare e sfodera una prestazione a tutto tondo battendo speso il suo difensore dal palleggio e creando grosse opportunità per sé e per i compagni. Il tabellino finale dice 30 punti, 7 rimbalzi e 4 assist che dopo qualche gara sottotono sono un ottimo biglietto da visita in vista di gara 7.
Verso Gara 7
Casey non è riuscito a trovare una lineup in grado di arginare lo small-spinto di Miami. Byombo non è un buon giocatore in post e fatica a sfruttare il vantaggio fisico che ha contro i piccoli degli Heat.
Le note positive arrivano da Lowry e DeRozan che sono tornati sui loro standard dopo un orribile inizio di playoff. Trovare il modo di fermare l’attacco degli Heat è la chiave per Toronto per vincere la serie e volare, finalmente, alle finali di Conference.
Spolestra, dal canto suo, si è dimostrato ancora una volta un coach in grado di esaltarsi nelle difficoltà. In svantaggio nella serie e con i suoi parsi in difficoltà in gara 5, non ci pensa due volte e si presenta al fischio d’inizio con Winslow da 5.
La mossa paga benissimo e Miami trova finalmente continuità in attacco con Dragic e Wade a dirigere l’orchestra e Winslow, i due Johson, Richardson e Deng pronti a sfruttare le opportunità create dal terribile duo. Con Whiteside che salterà anche gara 7 sarà questo il tema tattico anche di gara 7, dove ci aspettiamo di vedere anche un Wade in versione vintage.