Toronto sconfigge la maledizione del primo turno e vola in semifinale, dove affronterà Miami.
L’Air Canada center è vestito a festa per le grandi occasioni così come “Male Elafe Squadre” dove migliaia di tifosi si sono riversate per assistere alla gara sette tra Toronto e Indiana.
Dopo 6 partite fatte di alti e bassi con continui ribaltamenti di fronte ora, non si può più sbagliare: chi vince giocherà le semifinali chi perde, invece, andrà in vacanza con l’amaro in bocca di ciò che poteva essere e non è stato.
L’inizio di partita non è dei più belli, la posta in palio è alta così come la tensione e gli attacchi faticano a trovare continuità lasciando spazio agli isolamenti continui di George e DeRozan che, per fortuna degli appassionati, sono in serata di grazia e si sfidano a suon di canestri in un primo che si conclude con i canadesi avanti di 5 punti.
Nessuna delle due squadre riesce a prendere il sopravvento sull’altra e, così, il secondo periodo scivola in equilibrio come il primo con l’unica differenza che a battagliare a suon di canestri, questa volta, sono Stuckey e Powell.
Avanti di 7 a inizio quarto periodo, i Raptors, partono con il piede sull’acceleratore portando dalla loro l’inerzia della gara grazie ai 13 punti di DeRozan e alle 3 triple del cecchino Patterson. George accusa la fatica e sparacchia malamente favorendo così la fuga dei canadesi che si presentano all’ultimo e decisivo periodo di gioco con un rassicurante vantaggio di 15 punti.
Guai, però, a dare per morti i Pacers che stringono le viti in difesa e fanno partire una lenta e inesorabile rimonta con Toronto che spaventata dai fantasmi dell’ennesima eliminazione si blocca incredibilmente non riuscendo più a trovare la via del canestro nemmeno con un DeRozan sembrato in stato di grazia per i primi 3 quarti.
Con 27’’ ancora da giocare Indiana è sotto di 3 e con la palla in mano ed è, in questo momento, che accade l’episodio che chiude definitivamente il match: Mahinmi, pronto a inchiodare la schiacciata del -1, viene platealmente spinto da DeRozan ma, inspiegabilmente, gli arbitri lasciano correre e i due liberi di DeRozan chiudono definitivamente partita e serie.
La serie, pur non essendo un inno al bel gioco, è stata probabilmente la più interessante del primo turno per via dell’altalena di emozioni e per gli episodi che l’hanno caratterizzata come la tripla di Solomon Hill non convalidata allo scadere di gara 5 e come il fallo non fischiato su Mahinmi nella gara appena raccontata.
Alla fine l’hanno spuntata i Raptors che ora sfideranno Miami per un posto nelle Eastern Conference Finals: i canadesi devono sperare che questa vittoria li abbia finalmente liberati dall’etichetta di “incompiuti” perché, contro una squadra esperta come Miami, ogni black-out è un vantaggio enorme per gli avversari e non ci saranno tante occasioni per rientrare com’è stato in questa serie.
Ma questa è un’altra storia e, ci sarà tempo per raccontarla…