Portland vince Gara 4, porta la serie in parità sul 2 a 2 e si prepara a giocare una fondamentale gara 5 a Los Angeles con l’inerzia di due vittorie convincenti.
Chris Paul si rompe la mano e per i Clippers finisce tutto.
Pensavo di limitare il resoconto della gara a quanto sopra, perchè è vero che non è finita fino a che non è finita (cit.) o non è finita fino a che la Cicciona non ha cantato (cit.) però adesso il paesaggio della serie cambia completamente al di là del risultato di Gara 4.
I Blazers avevano vinto Gara 3, con il duo Lillard-McCollum che ritrovati i canestri di casa aveva trovato le buone armonie della stagione regolare, perciò si presentavano alla partenza di Gara 4, anch’essa giocata tra i ferri amici del Moda Center di Portland, con l’obiettivo di ridurre tutto a una mini-serie al meglio delle 3 partite dove giocarsi il tutto per tutto per passare al secondo turno dei playoff.
Poi Gara 4 comincia, tutto va secondo previsione con le due squadre piuttosto vicine nel punteggio nei primi due quarti con un insolito sospetto per i Blazers: Al Farouq Aminu che segna il massimo in carriera con 30 punti è sarà il miglior marcatore della gara, mentre per i Clippers sono i soliti Griffin, Paul, Crawford e a tratti Green a mettere punti a referto in modo consistente.
Poi nel terzo periodo Paul, lascia il campo con 6 minuti da giocare nel terzo periodo, già dal suo arrivo in panchina sembra che la questione sia seria, difatti praticamente senza nemmeno sedersi viene portato negli spogliatoi per valutare esattamente il trauma a mano e polso, sembra “ottenuto” in un contatto con Gerald Handerson.
Il responso dei raggi X conferma le cattive sensazioni di Paul, ovvero frattura alla mano, quindi fuori per la partita, e cosa peggiore play off sostanzialmente finiti. In quel momento i Blazers conducevano 55 a 52, poi una tripla di Aminu porta il punteggio sul 58 a 52 Portland: da lì in poi non ci sarà sostanzialmente più partita, con i padroni di casa che non si voltano più indietro sino al 98 a 84 finale.
Poi siccome quando piove può grandinare, l’Oregon e Portland sono zone molto piovose ed i Clippers sono sempre i Clippers, a 6 minuti dalla fine della partita anche Blake Griffin lascia il campo per un riacutizzarsi del dolore al quadricipite che già lo aveva frenato in stagione regolare.
Questi segnali ci fanno capire da che parte sta andando la serie, perchè se nella sera in cui le due stelle della squadra avversaria non finiscono la gara per infortunio e tu vinci con il massimo in carriera di Aminu, allora è un chiaro segno di come si stiano schierando gli Dei del Basket.
L’infermeria dice che sia Paul sia Blake Griffin saranno rivalutati entro 48 ore in vista della gara di Mercoledì allo Staples, e mentre per Griffin la percentuale di un suo impiego sono al 50% per CP3 siamo sostanzialmente allo 0%, senza dimenticare Redick ed il suo dolore al tallone che ne limitano il tempo di impiego e l’efficacia sul campo. Quindi si preannuncia Austin Rivers e tanto Jamal Crawford con la palla in mano in Gara 5.
Le dichiarazioni di Lillard a fine gara: “It changes a lot, their best player goes down. The guy who makes their offense go. It’s unfortunate. You don’t wish that on anybody, but they still have a really good team.”
Per i Clippers parla Coach Rivers: “My job as a coach is to figure out a way of getting us up and ready for Game 5. There’s nobody, probably in the league, that’s going to replace Chris Paul so there’s nobody clearly on our team that’s going to do it. As a group everybody pitches in.”
Insomma l’infortunio di Paul ha evidentemente cambiato il corso di Gara 4 e cambia decisamente i valori in campo nel proseguo di questa serie, con i Blazers che ora appaiono leggermente favoriti, e ancor più cambiano i playoff della Western Conference, se dopo le prime due gare di questa serie i Clippers sembravano essersi ripresi il ruolo di possibili contender per il titolo NBA, adesso sembrano pronti ad uscire al primo turno di questi playoff 2016.
UPDATE – Balke Griffin, done for the season. L’infortunio al quadricipite costringe Griffin a saltare tutti i playoff 2016