Dopo 35 anni dalla sua comparsa sul campo, la linea da tre è diventata la “linea guida” degli attacchi Nba e il panorama, in breve, è questo:
– le triple tentate a gara hanno ormai superato i tiri liberi;
– c’è già una squadra che schiera regolarmente un quintetto titolare con tutti giocatori da almeno due triple provate a sera (stavolta non sono i soliti Warriors, bensì gli Hawks);
– lo “stretch four” non è più un’arma tattica non convenzionale, ma uno dei ruoli più importanti e ricercati (scalzando dalle gerarchie strategiche il “classico” binomio offensivo play-centro)
– e persino all’All Star Game, dove i giocatori si lasciano andare senza la pressione della vittoria, esibendosi per divertirsi e far divertire, le 80 triple tentate dall’Ovest e le 65 dall’Est sembrano voler emancipare definitivamente il tiro da tre dall’etichetta di “noioso”.
Nel gioco attuale è quindi auspicabile avere una solida batteria di tiratori, ma è altrettanto rilevante riuscire a difendersi adeguatamente dalle triple altrui.
Certo, il tiro da tre è essenzialmente incostante, e non è sempre merito della difesa; basti pensare che i Warriors, non una squadra qualunque, hanno registrato quest’anno la miglior percentuale al tiro di squadra e la peggior percentuale in due gare consecutive (contro i Pistons e contro i Kings), passando dal 20,5% al 57,1%, e più di una volta, fra una gara e l’altra, la loro percentuale è oscillata del 20% assoluto.
E se questo capita alla squadra seconda per tentativi e prima per percentuale, e che quindi dovrebbe avere buoni valori stabilizzati dalla copiosa casistica, l’incostanza al tiro delle altre squadre è di facile intuizione.
Per verificare l’inaffidabilità, almeno in termini di continuità, del tiro da tre, possiamo visualizzare l’oscillazione della sua percentuale paragonandola ai cambiamenti della percentuale nei tiri da due; scomodiamo ancora i Warriors (tutte le statistiche sono aggiornate al 21 Febbraio):
I due grafici hanno le stesse coordinate sugli assi e il “sismografo delle triple” è palesemente più agitato di quello dei tiri da due (ricordo che stiamo parlando della miglior squadra nel tiro da tre…).
Curiosamente, le ultime quattro gare dei Warriors presentano una percentuale da tre quasi identica, e questo non fa che confermare l’imprevedibilità delle triple: dopo una serie di vertiginosi alti e bassi, cos’è che non ci si aspetterebbe? Una serie di gare consecutive con la stessa percentuale… appunto.
Tuttavia, avendo ormai scollinato la pausa dell’All Star Game, le medie iniziano ad essere definite, presentando differenze eloquenti; vediamo cosa succede se, ad esempio, incrociamo la percentuale al tiro da tre di ogni squadra con la percentuale al tiro da tre concessa agli avversari:
OFF 3Fg%: percentuale di realizzazione nei tiri da tre
DEF 3Fg%: percentuale di realizzazione degli avversari nei tiri da tre
(la linea viola è la media della lega; i numeri sull’asse delle “x” sono stati impostati come negativi per motivi grafici; le due squadre che si “sovrascrivono” vicino all’incrocio delle medie sono CHA e ORL)
I Warriors e, più staccati, gli Spurs, si innalzano in una quota inarrivabile per la concorrenza, mentre i Nuggets si mostrano totalmente a disagio sia nel difendersi dalle triple che nell’usarle a proprio vantaggio.
I Celtics rivelano ottime doti nel difendere il proprio arco, ma non hanno altrettanto successo nello sfruttare i 3 punti a discapito degli avversari; così come, inversamente, i Raptors sono efficaci sul perimetro offensivo, ma non riescono a tutelare adeguatamente quello difensivo.
In sintesi, ecco il quadro della differenza fra percentuale offensiva e difensiva:
Da notare come le prime sedici squadre per differenza favorevole siano per ora tutte inserite nella plausibile griglia playoffs tranne tre (Knicks, Magic, Bucks); nelle ultime quattordici con saldo in negativo, infatti, ci sono anche Heat e Grizzlies squadre legittimamente proprietarie di una buon ranking per la post season (Rockets e Jazz si stanno contendendo l’ottavo spot).
Per mettere meglio a fuoco l’efficacia nel difendersi dalle triple, e la tendenza a concederle, può essere utile rapportare la percentuale concessa al numero di tentativi avversari (in proporzione ai tiri totali dal campo):
Opp 3FgR: percentuale dei tentativi da tre rispetto ai tiri tentati totali (3Fga/Fga) degli avversari
DEF 3Fg%: percentuale di realizzazione degli avversari nei tiri da tre
In questo quadro, molto disomogeneo, Spurs e Warriors mortificano ancora gli avversari concedendo poche triple e basse percentuali. Suns, Kings e Wizards presentano invece drammatiche difficoltà nel difendere il proprio perimetro,
Per i fanatici delle triple d’angolo, possiamo scendere più in dettaglio, ecco la percentuale concessa dagli angoli associata alla quantità di triple “angolate” (rispetto al numero di triple totali):
Opp %C3Fga: percentuale dei tentativi dall’angolo rispetto alle triple totali tentate
DEF C3Fg%: percentuale di realizzazione degli avversari nei tiri da tre dall’angolo
Anche in questo caso più specifico lo scenario è molto eterogeneo; nel complesso, la miglior difesa sugli angoli sembra essere quella dei Clippers, che lascia pochi tentativi e con bassa percentuale di successo.
Dall’altro lato del grafico, a Houston hanno un serio problema nell’elargire troppe triple, i Suns abbagliano per l’alta percentuale concessa, mentre i Jazz stonano per percentuale altrui e per non riuscire a tenere bassa la frequenza dei tentativi avversari.
E la solita coppia di guastafeste? I Warriors rendono molto ostico persino il solo tentare dall’angolo, mentre gli Spurs ne concedono più della media, ma con una percentuale di realizzazione minima.
D’altronde, che queste due franchigie stiano facendo una stagione dominante, lo racconta già chiaramente la loro percentuale di vittorie…
Secondo me, il tiro da tre sta uccidendo la pallacanestro.
Le soluzioni sono due:
1- Si torna al passato e si abolisce il tiro da 3.
2- Si allontana ulteriormente la linea. Senza restringimento agli angoli (eliminando, quindi, le triple dall’angolo).
Grande, sia l’articolo sia i grafici sono molto chiari. Piaccia o no, un maggior numero di tiri da tre finirà, come già succede a chi fronteggi Golden State, per svuotare l’area e dar luogo a un basket sicuramente non ortodosso ma certamente più dinamico
Quel che non capisco è questo:
– Fai un’azione ragionata e liberi al tiro un tuo giocatore sotto canestro: prendi 2 punti.
– Non hai un briciolo di idea, sparacchi da otto metri e ti entra: prendi 3 punti.