Ci siamo lasciati con questo post  dopo gara 3, andando ad analizzare le difficoltà di Golden State ad attaccare la difesa dei Cavs in situazione di pick&roll.

Dopo gara 4 sembra che anche Steve Kerr abbia capito che la chiave sia esattamente questa.

La prima novità è stata infatti la promozione di Andre Iguodala in quintetto e panchina per Andrew Bogut. Tradotto: più spazio per le penetrazioni in area, più difficoltà per la coppia di lunghi Mozgov-Thompson di marcare 4 (anche 5) giocatori esterni dei Warriors.

L’altro fattore derivato dall’utilizzo della cosiddetta “small ball” deriva dalla possibilità di Golden State di cambiare in ogni situazione difensiva, rendendosi più efficace nel limitare gli attacchi su pick&roll o sugli scarichi dopo le penetrazioni di LeBron.

La differenza con la gara precedente è risultata subito evidente; proponiamo un paio di azioni che rendono perfettamente l’idea riguardo i concetti espressi.

Inizio partita, 9:13 sul cronometro del Primo Quarto. Curry e Green giocano lo stesso pick&roll analizzato in gara 3. La differenza stavolta è che c’è un uomo in più sul perimetro, Iguodala, e un uomo in meno in area, Bogut:

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Mozgov si trova quindi costretto a difendere su Iggy e non sull’australiano, cosa che permette e Green di avere maggior spazio per le penetrazioni (le stesse di gara 3) oppure permette a Iguodala di aver maggior spazio per il tiro. In questo caso il passaggio di Curry è per il numero 9 che legge la posizione difensiva del russo e decide per il palleggio-arresto-tiro (e 2 punti).

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La seconda situazione evidenzia maggiormente la differenza tra gli attacchi di Golden State tra questa partita e la precedente.

Pick&Roll Curry/Green, passaggio di Curry per Green che si ritrova metà campo libera:

Screenshot 2015-06-14 01.58.23In gara3 Mozgov poteva permettersi di aspettare il penetratore, dovendo marcare Bogut in area e potendo staccarsi all’ultimo. Qui invece è costretto a coprire una distanza maggiore tra la penetrazione di Green e la posizione nell’angolo di Barnes:

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Lo scarico è immediato, il tiro è preso con spazio, punti 3.

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Terza situazione: stavolta pick&roll tra Curry e Iguodala, coinvolgendo Mozgov.

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Lo scarico del play è preciso, Iggy attacca l’area priva del russo e, una volta visto il raddoppio, scarica nell’angolo per la tripla piedi per terra, ancora di Barnes

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Il tiro verrà sbagliato, ma questo non importa: i Warriors hanno preso il tiro che volevano e che han sempre avuto per tutta la stagione.

Ultima situazione, simile alla seconda: pick&roll Curry/Green, scarico di Curry per Green che vede in anticipo la penetrazione coperta dall’aiuto di Mozgov,

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Scarico nell’angolo per Iguodala, lasciato libero dal russo, che può tirare senza problemi.

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Non è un caso che Iggy sia stato il miglior scorer dei Warriors in gara 4: la situazione tecnica che Kerr ha voluto imporre ha dato i propri frutti, oltre ovviamente alla stanchezza dei Cavs e di LeBron in particolare.

Vedremo se i Cavs (non LeBron, TUTTI i Cavs) riusciranno a trovare un rimedio a questa nuova disposizione tattica dei Warriors domenica notte in gara 5.

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