Meno di un secondo da giocare ed una rimessa per decidere le sorti della partita; a quale strategia difensiva vi affidereste? Indizi importanti può darli una previsione di quello che tenterà di fare l’attacco: solitamente, le due opzioni “classiche” sono o un allontanamento dall’area, uscendo da un blocco per audace catch n’ shoot (scelta prevedibile sul -3 a referto), oppure un avvicinamento al ferro per eroico alley oop o tip-in, anche in questo caso sperando che un blocco conceda il cruciale vantaggio necessario per l’esecuzione del lob.
L’avvicinamento è spesso coadiuvato da un blocco nei pressi del gomito da sfruttare con “ricciolo” (curl), ripiegando verso la paint, oppure come “blocco cieco” sulla schiena del difensore (back-pick) per tagliare dritti verso il canestro (come nel taglio UCLA).
Consapevole di queste due scappatoie, la difesa può fare le sue scelte anche se, come dimostrato da un paio di recenti game winner, non sempre tutto funziona come previsto… diamo un’occhiata a questo mini-campionario di rimesse con lob a meno di un secondo dal termine:
https://www.youtube.com/watch?v=rgp2vR47Szg
L’ultima sequenza, una “citazione” dal compianto blog nbaplaybook di Sebastian Pruiti (di cui è ancora disponibile il canale youtube), ci mostra l’antidoto difensivo per i lob allo scadere: piazzare il lungo a difendere a zona nel pitturato, non tanto con lo scopo di contestare il tip-in, ma con la finalità di dissuadere persino dall’ipotesi di lanciare il lob al ferro, pena l’intercetto.
Nelle sequenze di lob riuscito, abbiamo notato come il lungo difensivo si sia lasciato adescare lontano dal ferro, lasciando la paint sgombra, assecondando le spaziature larghe progettate dall’attacco, come se, con meno di un secondo sul cronometro, il lungo offensivo fosse in grado di segnare un catch n’ shoot da sei metri (e, anche qualora fosse un tiratore rispettabile, sarebbe una conclusione a più bassa percentuale di un tip-in a mezzo metro dal ferro).
Se riguardiamo i due recenti buzzer beaters di Lee e Beal, non possiamo non chiederci come mai la paint sia rimasta sguarnita per favorire una marcatura ad uomo pressante anche su chi (M.Gasol con 0,3 decimi per tirare) non rappresentava un’autentica minaccia, ma soltanto un esca per liberare il bersaglio da imboccare al ferro oppure, nel caso di Beal, dovendo marcare quattro tiratori (con 0,8 decimi sul cronometro), si è preferito pressare il rimettitore (scelta comunque più che lecita) piuttosto che scongiurare il lob, usando il quinto difensore per salvaguardare il ferro (soluzione meno da manuale, ma forse più previdente, considerando l’alta probabilità, oltre che efficienza, di un lob al ferro in situazioni del genere).