Si torna allo United Center di Chicago per gara 5 tra i Bulls ed i Wizards. I quintetti di partenza sono quelli classici delle due formazioni: per i Wizards Wall, Beal, Ariza, Nenè, tornato dopo la squalifica, e Gortat; per la squadra di casa partono Hinrich, Dunelavy, Butler, Boozer e Noah.
Come è sempre successo in questa serie, il primo quarto viene giocato meglio dai Wizards, che si giovano del ritorno di Nenè facendogli ricevere palla dai suoi comfort spot e trovando dal brasiliano 6 punti con un 3\4 dal campo.
In generale l’attacco di Washington entra bene in partita e tira con una percentuale superiore al 50%. Molto bene anche Wall, il più aggressivo dei suoi. Chicago invece fa molta fatica a trovare buoni tiri e Dunleavy, che aveva fatto la differenza in gara 3 con il tiro dalla distanza, fa 0/3 dall’arco. Washington tenta quindi una mini fuga e chiude il primo periodo in vantaggio per 32-15.
Il secondo quarto vede i Bulls tornare fortemente in partita. La squadra di Thibodeau alza l’intensità difensiva fermando i Wizards al 40% al tiro. In più l’attacco inizia a funzionare ed il protagonista della rimonta è Jimmy Butler che segna 9 punti del solo secondo periodo.
Beal e Wall continuano ad attaccare la difesa dei Bulls, che però sembra più attenta a contenere le scorribande del duo, e forza 4 palle perse. Chicago piazza così un parziale di 18-6 in poco più di 6 minuti di gioco e si riporta in sostanziale parità chiudendo il primo tempo 41-41.
Il terzo quarto vede nuovamente Washington fare la voce grossa. Gli uomini di coach Wittman ritrovano ritmo in attacco, e nonostante gli sforzi della difesa di Chicago, mettono le marce alte e piazzano un nuovo parziale.
E’ sempre Nenè a guidare i suoi, soprattutto con i tiri dalla media, ai quali la difesa di Chicago non è ancora riuscita a trovare una risposta adeguata. Le tante palle perse dei Bulls (5), e la incredibile difficoltà nel segnare con continuità (15 layup sbagliati fin ad ora!) completano il quadro.
Nonostante tutto i Wizards non riescono a portare il vantaggio in doppia cifra, causa qualche errore di troppo al tiro, ed il terzo quarto si chiude con il punteggio di 61-52 a favore della squadra in trasferta.
Nel quarto quarto Chicago gioca il tutto per tutto e prova in ogni modo a tornare in partita, ma, nonostante la buona qualità dei tiri creati dagli uomini di coach Thibodeau, sbaglia molto e non riesce a fare l’ultimo passo per portarsi sopra nel punteggio.
Anche i Wizards tirano male nel quarto (27%), ma sono attivissimi a rimbalzo offensivo, e riescono così a mantenere il vantaggio, ancorché risicato. Chicago riesce a portarsi anche sul -3 ma Butler sbaglia un clamoroso layup (l’ennesimo) e permette così ai Wizards di lavorare sul cronometro.
Dopo una serie di tiri liberi per Washington, sbagliati ma seguiti da altri rimbalzi offensivi, Chicago si arrende e la partita, e con questa la serie, si chiude con il punteggio finale di 75-69 a favore dei Wizards.
La serie si chiude così sul punteggio di 4-1 per Washington. La squadra di coach Wittman ha sicuramente meritato il passaggio del turno, alzando il livello della loro pallacanestro difensiva e giocando di squadra, cercando quasi sempre il tiro migliore ed affidandosi alla vena realizzativa dei vari, Wall, Beal e Nenè.
Quest’ultimo soprattutto, nonostante la squalifica in gara 4, è stato forse il giocatore più importante per la squadra della capitale. Il brasiliano ha tirato benissimo dalla media distanza, tiro che Chicago ha gli ha concesso per tutta la serie.
“Abbiamo semplicemente dimostrato la nostra continua crescita”, ha detto Beal. “Abbiamo giocato grande pallacanestro in questa serie e possiamo ancora migliorare.”
Ma si può anche dire che questa serie l’abbiano persa i Bulls, che raramente sono stati quelli visti in regular season. La squadra della Wind City ha evidenziato i grossi limiti offensivi, tirando con basse percentuali per tutto l’arco della serie. In più ha deficitato in quello che è l’aspetto più importante del suo gioco, la difesa: Chicago ha concesso quasi 105 punti per 100 possessi, a fronte dei 97.8 della stagione regolare.
Il disappunto in casa Bulls è evidente: “E’ davvero una delusione,” dice Taj Gibson. “Abbiamo messo tanto lavoro in questa stagione, ma sono venute fuori molte crepe.”
Adesso i Wizards se la dovranno vedere con la vincente della serie tra Hawks e Pacers (3-2), più che mai incerta. Chi dovesse passare il turno, in ogni caso, si troverebbe davanti una squadra molto più sicura nei suoi mezzi rispetto al recente passato e che proverà a fare un ulteriore salto di qualità.
Per Chicago si prospetta invece un’estate calda, aspettando l’ennesimo ritorno di Derrick Rose.
Seguo il basket NBA dal 2000, quando Vince Carter volava sui cieli di Oakland e quando i Lakers battevano i Trail Blazers alla settima. Studio giurisprudenza presso la facoltà di Palermo, mi piace la musica e suono la chitarra. Ma soprattutto, sono NBA-dipendente… Email: big.ideas@hotmail.it Twitter: @sleepinpill87