Sesta settimana di fila in vetta alla nostra classifica, e chi li scalza più?! Ottima vittoria in trasferta contro i San Antonio Spurs nel Saturday Night e poco male se appena 24 ore dopo ne prendono 118 da Durant e compagni, perché il successo sugli Heat vale doppio. Le lunghezze ora sono diventate tre, la stagione è ancora lunga, ma Indiana sembra essere davvero in ottica Finals.
2) Portland Trail Blazers (18-4) (=)
La sconfitta casalinga contro Dallas interrompe un dicembre fin lì perfetto. Rimangono comunque in testa alla Western grazie alle due vittorie sui Jazz, di cui una segnando 130 punti!
3) San Antonio Spurs (16-4) (=)
Due partite in meno rispetto a Portland li fa rimanere indietro, ma la settimana poteva andare decisamente meglio se avessero battuto i Pacers tra le mura amiche. La cosa più preoccupante è che stanno subendo 104.8 punti in questa prima parte del mese. Non un buon segno per una squadra che sta facendo registrare la quarta miglior retroguardia del campionato.
4) Oklahoma City Thunder (16-4) (=)
Non possono nulla contro il formidabile stato di forma dei Blazers, ma si rifanno subito battendo la miglior squadra e la miglior difesa della lega con una prestazione offensiva da incorniciare. Durant non intende proprio placare la sua fame e i Thunder sono lì, a lottare per il premio più ambito.
5) Miami Heat (16-6) (=)
E’ ritornato Wade, ma hanno perso due partite importanti in questi sette giorni. La mini serie di trasferte è finita proprio con la sconfitta contro Indiana, ma la possibile rivincita è dietro l’angolo e questa volta si giocherà alla Triple A.
6) Los Angeles Clippers (14-8) (=)
Continuano gli alti e bassi incredibili di questa squadra, sintomo di un equilibrio ancora non trovato in fase difensiva, argomento su cui Doc Rivers sta provando a spingere dall’inizio del training camp. Peccato che i suoi lunghi non siano il meglio che l’NBA possa offrire in questo momento. Per questo si parla molto della cessione di uno dei due, preferibilmente DeAndre Jordan.
7) Houston Rockets (15-7) (=)
Tornano da due vittorie consecutive che hanno anche regalato un insolito 20+20 di Dwight Howard. Ovviamente sono sarcastico, ma questi Rockets convincono sempre di più e la coppia tra il suddetto e Harden appare funzionare meglio di settimana in settimana. Good news.
8) Denver Nuggets (13-8) (+2)
Guadagnano due posizioni come premio per il cuore e l’anima che mettono in campo. Senza Lawson e gli altri soliti noti, stanno giocando un basket solido e dinamico. In questo inizio di dicembre la difesa ha subito a malapena 92.5 punti a gara, portandoli dalle ultime posizioni ad un discreto diciannovesimo posto nella speciale graduatoria. Brian Shaw si è già candidato al premio di coach dell’anno?
9) Dallas Mavericks (13-9) (-1)
Ottime vittorie a New Orleans e Portland, peccato solo per la sconfitta di Sacramento che fa perdere agli uomini di Rick Carlisle una posizione importante. Nella notte affronteranno i Warriors in un match che si preannuncia scoppiettante, soprattutto per la corsa ai playoff.
10) Golden State Warriors (12-10) (-1)
Incredibile, si fa male Iguodala ed ecco che la difesa dei Warriors torna quella dell’anno scorso. Iggy dava così tanto equilibrio nella propria metà campo? A quanto pare sì e le notizie non sono buone, soprattutto se si perde contro Charlotte, dove non bastano nemmeno i 43 di uno scatenato Steph Curry.
11) Atlanta Hawks (11-11) (=)
Il vero terno al lotto della stagione è chi si accaparrerà il terzo posto ad Est. Per ora ci sono loro, dall’alto delle loro due vittorie settimanali. Non si sa quanto durerà, ma va bene così.
12) Phoenix Suns (12-9) (+3)
Pazzeschi questi Suns che infilano tre vittorie di fila e si portano clamorosamente all’ottavo posto ad Ovest, davanti a squadre più gettonate ad inizio stagione. Onor del merito va a coach Hornacek, capace di dare un’identità a quest’ammasso di giovani. No, da questo punto di vista non ha preso dal suo maestro ai tempi dei Jazz, un certo Jerry Sloan…
13) Minnesota Timberwolves (10-11) (-1)
Settimana non facile che li ha visti perdere contro entrambe le finaliste degli ultimi playoff. Il sonoro successo di Detroit li fa rinsavire un attimo, prima di catapultarsi (dopo gara in casa contro Phila), in un altro treno di trasferte insidiose. Bad period per i lupi.
14) Memphis Grizzlies (10-10) (-1)
Che dire? Altra settimana un po’ così, ma rimangono comunque aggrappati al treno playoff.
15) Los Angeles Lakers (10-11) (-1)
E finalmente è tornato Kobe! Risultato? Due sconfitte consecutive e tutte e due in casa, dove sono 0-3 in questo inizio di mese. Il gioco improntato sulle guardie come vuole D’Antoni sta calando d’intensità e nemmeno l’effetto sorpresa targato numero 24 è servito a qualcosa.
16) New Orleans Pelicans (9-10) (+1)
Fuori anche Tyreke Evans per una piccola distorsione (dovrebbe tornare a giorni). La squadra intanto perde entrambe le partite di questa settimana. Il non tanto prossimo futuro non promette nulla di buono e pensare che ad Est sarebbero addirittura quarti…
17) Boston Celtics (10-13) (+2)
Umiliano New York al Madison Square Garden e nel frattempo rimangono, zitti zitti, in testa all’Atlantic. Davvero da non credere.
18) Charlotte Bobcats (10-11) (+2)
Battono Sixers e Warriors in una settimana davvero prolifica, in cui si è visto un attacco scintillante, cosa alquanto insolita da quelle parti.
19) Chicago Bulls (8-11) (-3)
Battono Miami con un sonoro +20, poi cadono in casa contro Detroit e Milwaukee. Di certo le partite che contano le affrontano nella maniera giusta, ma ora sono in una posizione di classifica diversa e bisogna accontentarsi di battere squadre più modeste se si vuole arrivare ai playoff.
20) Washington Wizards (9-11) (-2)
Da terzi a settimi ad Est, e tutto nel giro di una settimana. Forse avevamo parlato troppo presto quando li abbiamo dati per rinati. D’altronde sono una squadra giovane che pecca ancora troppo di ingenuità in alcuni frangenti.
21) Detroit Pistons (10-12) (=)
Mettono una vittoria importante contro Chicago, ma si sfaldano subito contro Heat e Wolves. Se Josh Smith iniziasse veramente a spiegarci il motivo del suo contrattone e la difesa girasse come dovrebbe, allora staremmo parlando di tutt’altra classifica.
22) Toronto Raptors (7-13) (=)
Della rivoluzione avvenuta domenica ha giovato solo la vittoria allo Staples contro i Lakers del rientrante Bryant. Il ritorno nel baratro è stato posticipato solo di due giorni, contro gli Spurs. La mossa di Ujiri di mandare via Rudy Gay è la sana dimostrazione che il Draft dell’anno venturo è troppo appetitoso per potervi rinunciare (?)
23) Cleveland Cavaliers (8-13) (+2)
Forse hanno capito che se vogliono avere speranze di riportare LeBron a “casa” devono innanzitutto iniziare a vincere qualche partita di più. Tre vittorie su quattro in questa settimana ci sembrano già un passo avanti.
24) Brooklyn Nets (7-14) (+2)
Qualcuno deve aver loro ricordato che di scelte al Draft non ne avranno e che quindi è meglio iniziare a giocare seriamente a basket. Almeno è tornato Paul Pierce nella lineup e sono subito arrivate due ottime vittorie che li tornano a proiettare in ottica playoff. Facile, d’altronde, nella Eastern Conference.
25) Philadelphia 76ers (7-15) (-2)
Dopo il 3-0 iniziale sono arrivate appena quattro vittorie e ben quindici sconfitte. Vai così per la lottery!
26) Sacramento Kings (6-13) (+1)
Nel giro di una decina di giorni pescano dal cilindro Derrick Williams e Rudy Gay. Non è che stiano seriamente pensando di costruire una squadra?
27) Orlando Magic (6-15) (-3)
Ci hanno già dato a mucchio. Si tanka!
28) New York Knicks (5-15) (+1)
Due vittorie di fila li avevano illusi del possibile ritorno sotto i riflettori. Poi è arrivata la mazzata contro i Celtics ed ecco di nuovo tutti a criticarli. Purtroppo le critiche ci stanno, ma ormai non sembrano servire più a niente.
29) Milwaukee Bucks (5-16) (+1)
Qualcosa di buono in questa settimana lo hanno mostrato.
30) Utah Jazz (4-19) (-2)
Tornano ultimi nel ranking e di nuovo con il peggior record della lega, merito delle quattro sconfitte consecutive.
Personal trainer e grande appassionato di sport americani. Talmente tanto che ho deciso di scrivere a riguardo.
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