A detta di molti il Draft 2013 è uno dei più poveri di talento; io credo, invece, che in futuro verrà rivalutato. La classe del 2013 spero possa darci grandi soddisfazioni.
Abbozzare un Mock Draft è molto difficile data l’incertezza che campeggia su molte scrivanie, ma ci provo ugualmente.
1- The Cleveland Cavaliers will select Nerlens Noel from University of Kentucky
In Ohio hanno bisogno di un centro, ormai assente dai tempi di Zydraunas Illgauskas. Anderson Varejao ci sta mettendo tutta la buona volontà del mondo, ma sia gli infortuni che la carta d’identità cominciano a frenarlo. Il prodotto di Kentucky è, quindi l’indiziato numero uno per essere la prima scelta di questo Draft(Occhio a Alex Len, potrebbe ricordare a Gilbert il lituano sopracitato).
A Cleveland stanno costruendo una squadra futuribile e competitiva in vista della free agency del 2014, che potrebbe riportare il figliol prodigo, si proprio quello che recentemente si è messo al dito il secondo anello della sua carriera, a casa. Passando a Noel, il talento c’è e la forza di volontà pure.
Resta un’incognita: il grave infortunio subito lo scorso Febbraio. Si riprenderà o rischieremo di vedere un Oden Bis?
2- Orlando Magic: Victor Oladipo, SG, Indiana.
Stupirà tutti. Forse è uno dei giocatori più pronti per la NBA provenienti da questo draft, e ad Orlando cercano uno scorer con ampie doti difensive. L’ex Hoosiers è dotato di un atletismo fuori dal comune che lo porta ad aggredire la palla. Unica pecca: un po’ “grezzo” tecnicamente, ma si farà…
3- Washington Wizards: Otto Porter, SF Georgetown
Potrebbero perdere Ariza. Hanno bisogno, quindi, di una SF difensiva. Otto Porter da Georgetown University è l’uomo giusto al momento giusto. I centimetri non mancano, così come l’apertura alare degna del miglior Michael Phelps, qualità fisiche che consentono all’ex Hoyas di essere un ottimo stoppatore. Ha dimostrato, inoltre, di avere dei margini di crescita incredibili. Vedere per credere il miglioramento fatto nell’anno da Sophomore.
4- Charlotte Bobcats: Anthony Bennett, PF, UNLV
19 anni. 18.5 di media. Pensateci bene: ottimo potenziale, fisicità e punti nelle mani. Una manna dal cielo per i Bobcats. In molti penserebbero a Ben Mclemore come possibile scelta di Charlotte, a mio avviso, però, formerebbe con Kemba Walker un backcourt troppo leggero.
Il problema dei futuri Hornets sta sotto i tabelloni, e il prodotto di UNLV darebbe la possibilità di ottenere subito qualche punto anche da sotto canestro. Potrebbe, inoltre, crescere con molta tranquillità in una squadra con poche ambizioni anche per l’anno avvenire. Unica pecca: troppo propenso agli infortuni. Dopo tutta questa presentazione, non mi stupirei se Michael Jordan scegliesse Lucas Nogueira…
5- Phoenix Suns: Ben Mclemore, SG, University of Kansas.
Ci spero. Lui e Goran Dragic formerebbero un backcourt di tutto rispetto. Atletismo e tiro da fuori le sue armi migliori. Di lui Coach Bill Self, non proprio l’ultimo arrivato, ha detto: “Il talento più puro che abbia mai allenato”. Una grossa debolezza nel suo curriculum: l’incostanza. Alterna trentelli a misteriose sparizioni con percentuali disastrose al tiro. Se riesce a superare questo suo problema in Arizona possono già dare il via all’era post Steve Nash.
6- New Orleans Pelicans: Trey Burke, PG, University of Michigan
Attributi pazzeschi. Viene da una stagione paurosa, in cui è mancato il titolo NCAA solo per intercessione di sua maestà Rick Pitino. Trascinatore, assieme ad Anthony Davis e Austin Rivers potrebbe portare la franchigia della Louisiana ai playoffs in un paio d’anni. I pochi centimetri potrebbero però influire pesantemente sulla carriera del miglior giocatore di College del 2013.
7- Sacramento Kings: Shabazz Mohammad, SF, UCLA
Della serie se non son matti non si vogliono, ecco il buon Shabazz alla corte di Mike Malone. In coppia con Demarcus Cousins, l’ex Bruins potrà formare un duo tanto talentuoso quanto ingestibile. Sarà difficile che nella capitale della California si decida di puntare su di lui, ma la vedo un ipotesi molto suggestiva, anche perché il talento è indubbio.
8- Detroit Pistons, Cody Zeller, PF, Indiana
Dicono che sia il migliore degli Zeller. Molto rapido in relazione all’altezza, con una buona mobilità di piedi. Ha molti punti nelle mani. Leggerino a rimbalzo, dispone di margini di crescita ampi, data la sua giovane età. A Detroit potrebbe fare bene. Accoppiato con Monroe, ma anche con Drummond, può formare una coppia di lunghi ben assortita e di prospettiva.
9- Minnesota Timberwolves, Alex Len, C, University of Maryland.
In questo pazzo Draft può finire alla uno. Siamo al limite dell’impossibile, ma può accadere. Magari in un momento di follia Gilbert rivede nel centro ucraino Zydraunas Illgauskas e lo sceglie con la 1.
Aldilà di questo scenario apocalittico, Len è uno dei papabili per finire in Minnesota. Data per quasi scontata la rinuncia a Pekovic, vera nota positiva della stagione appena conclusa tra i lupi, il neo dirigente Flip Saunders dovrà andare alla ricerca di un nuovo centro. Alex è dotato di centimetri e atletismo, ma è troppo poco presente a rimbalzo. Occhio ai tiri liberi: li tira con il 59%.
10- Portland Trail Blazers, CJ McCollum, SG, Lehigh University
Proviene da un college non proprio di prima fascia, Lehigh University. E’ un senior, ma ha dalla sua i quasi 24 punti di media a partita ed ha stupito l’intero basket collegiale con i 30 punti che hanno permesso al college della Pennyslvanya di eliminare Duke dal torneo NCAA. Scorer senza mezzi termini.
11- Philadelphia 76ers, Steven Adams, C, University of Pittsburgh.
Freshman da Pittsburgh University. Dotato di una discreta mano e di un fisico pazzesco, forte a rimbalzo. Forse un po’ acerbo per la NBA, sarebbe potuto rimanere un anno in più al college. Potrebbe essere il primo giocatore da Pittsburgh draftato dai tempi di Vonteego Cummings ai Pacers nel 1999. Se Bynum si rimette fisicamente e comincia a fare da chioccia al neozelandese, può venir fuori un giocatore niente male.
12-Oklahoma City Thunder, Kelly Olynik, C, Gonzaga.
A OKC ne hanno bisogno come il pane. Kendrick Perkins viene dalla peggior stagione della sua carriera, costellata di errori alle volte grotteschi. Sam Presti, quindi, guarda con insistenza al draft, avendo ottenuto una scelta alta grazie ai Raptors.
Il ventunenne di Gonzaga ha fatto un ottima impressione alla dirigenza Thunder, grazie alla sua intelligenza cestistica e ad una spiccata visione offensiva. A suo discapito, però, c’è un atletismo non proprio Jordanesco. Ah, come agente ha scelto lo stesso di Westbrook…
13-Dallas Mavericks, Dennis Schroeder, PG, Phantoms Braunschweig, Germany
A Dallas necessitano di una PG dopo la dipartita di Jason Kidd, e il tedesco potrebbe fare al caso loro. Veloce e abile passatore, ma forse non ancora pronto per la NBA. Un anno di apprendistato in un Top Team Europeo (alla Ricky Rubio per intendersi) e potrà tornare con altre credenziali. Il potenziale c’è, eccome, perciò in molti vorranno correre il rischio di draftarlo e lasciarlo in Europa a farsi le ossa.
14-Utah Jazz, Michael Carter Williams, PG, Syracuse University
Utah è un cantiere aperto. Jefferson e Millsap partiranno nella free agency 2013, e il loro posto verrà preso da Kanter e Favors che hanno dimostrato di meritarsi un posto da titolari. I Jazz, quindi, andranno su due “piccoli” con le loro scelte. Uno degli obiettivi è proprio il 6’5″ da Syracuse: abbastanza alto, visione di gioco e creatività da vendere. Buone capacità difensive. Il difetto principale sta nel tiro: percentuali molto basse nell’anno appena terminato al college. Se migliora in questo fondamentale ha il potenziale da top player.
15-Milwaukee Bucks, Kentavious Caldwell-Pope, SG, Georgia.
Esploso nel suo anno da Junior, ha dimostrato una vena realizzativa e una consapevolezza del suo potenziale enorme. Spesso questa sua caratteristica lo ha portato a scelte di tiro non proprio entusiasmanti. Milwaukee, con l’addio di Monta Ellis, ha perso uno scorer fondamentale, perciò il prodotto di Georgia avrà lo spazio necessario per mettersi in mostra senza troppe pressioni.
16-Boston Celtics, Mason Plumlee, PF, Duke
L’ex Blue Devil è in possesso di un atletismo non proprio da bianco, anche se difensivamente non si è espresso tra i migliori, Russ Smith e Peyton Siva stanno sempre ringraziando. Sotto l’ala protettrice di KG (sempre che rimanga in Massachusetts) può diventare un buon lungo. Forse non diventerà un All Star, ma una buona carriera la può comunque fare.
17-Atlanta Hawks, Gorgui Dieng, C, Louisville.
Un giocatore che a me piace. Già avanti con l’età, ma la sua difesa nella finale del torneo NCAA mi ha stupito. Pronto per la NBA. Classico centro difensivo con abilità a rimbalzo e da stoppatore. Ricorda sotto certi aspetti un altro africano passato da Atlanta, un certo Dikembe Mutombo.
18-Atlanta Hawks, Giannis Adetokunbo, SF, Filathlitikos, Greece
Andrà più in alto di quel che in molti pensano. Leve lunghissime e fondamentali da PG. Rimarrà un altro paio d’anni in Europa, ma ha il potenziale per diventare una superstar. Ha appena 18 anni.
19-Cleveland Cavaliers, Tony Mitchell, PF, North Texas University.
Sistemato il ruolo di Centro, in Ohio hanno bisogno di un 3/4 molto atletico: ecco perciò, Tony Mitchell. Molto dotato fisicamente, sfrutta il dono divino soprattutto in fase difensiva, grazie alla sua abilità di stoppatore. La stagione da sophomore non è stata delle migliori. Il dubbio che assale la dirigenza Cavs è uno: giocatore in cerca di riscatto o già in declino?
20-Chicago Bulls, Jamaal Franklyn, SG, San Diego State.
Non la classica SG, anche perchè le percentuali al tiro sono tutto fuorché soddisfacenti, ma può tornare utile ai Bulls che corrono il rischio di perdere il Beli nella free agency. Aggressività e atletismo le sua qualità migliori.
21-Utah Jazz, Shane Larkin, SG, Miami University.
Ha risalito posizioni su posizione dopo l’NBA Draft Combine. Ha entusiasmato molti addetti ai lavori per la sua leadership e il carattere fuori dal comune. L’altezza non è dalla sua, ma sopperisce a questa mancanza con un ottimo tiro da fuori e una velocità galattica. Gioca bene sul Pick & Roll, a mio avviso avrà un buon impatto tra i Pro.
22-Brooklyn Nets, Rudy Gobert, C, Cholet, France.
Difesa, Rimbalzi, Atletismo ed Energia. Ecco, in poche parole, Rudy Gobert. Il transalpino potrà farsi valere fin da subito in casa Nets data l’operazione che Brook Lopez dovrà subire e che lo vedrà rientrante per il Training Camp. I centimetri del francese faranno comodo al neo coach Jason Kidd, alla ricerca di qualcuno che dia fiato al prodotto di Stanford Univeristy.
23-Indiana Pacers, Tim Hardaway Jr., SG, University of Michigan.
Altro leader di Michigan che ha sfiorato il titolo NCAA. Figlio del grande Tim Hardaway Senior, ha dimostrato di essere un tiratore eccelso. Fisico importante per il ruolo che andrà ad occupare, chi lo prende fa un affare. Qualche dubbio destano le sue qualità difensive. Andrebbe a rimpolpare il parterre di cecchini a disposizione di coach Vogel.
24-New York Knicks, Peyton Siva, PG, Lousiville.
Fantadraft, ma è un’eventualità non da escludere. Uno dei trascinatori dei Cardinals campioni NCAA 2013, esce dal college dopo 4 anni fantastici culminati con il trionfo della scorsa March Madness. Sono l’unico al mondo che lo da al primo giro ma tant’è. Ai Knicks serve una PG dopo il ritiro di Jason Kidd e il figliol prodigo di Rick Pitino può fare al caso loro. Poca stazza ma tanta tenacia. Sarà la sorpresa.
25-Los Angeles Clippers, Jeff Whitey, C, University of Kansas.
Ecco ciò che serve ai Clippers. Tanta sostanza. Il ricambio perfetto di DeAndre Jordan. Tanta forza di volontà e abile stoppatore, è rinomato per essere un ottimo rimbalzista. Il difetto: bagaglio offensivo veramente scarno.
26- Minnesota Timberwolves, Allan Crabbe, SG, University of California.
Dotato di un fisico eccezionale, questa SG ha un tiro da NBA. Le sue lunghe braccia permettono al buon Allan di essere un abile difensore, disponendo di un altezza comunque molto elevata. Ha margini di crescita e lo dimostra il miglioramento che ha fatto nella sua stagione da Junior. Non è un abile penetratore e questo potrebbe creare dei problemi.
27-Denver Nuggets, Reggie Bullock, SF, University of North Carolina.
Igoudala uscirà dal contratto, Brewer è in dubbio. In caso di mancato ritorno dei due, i Nuggets si devono tutelare, scegliendo una SF di sicuro valore. Reggie Bullock è il giocatore adatto a questo ruolo. Buone percentuali dall ‘arco, veloce e dotato di un fisco importante.
28-San Antonio Spurs, Sergey Karasev, SG, Triumph Moscow, Russia.
Sulle scelte degli Spurs c’è sempre molta attenzione. Non si sa mai cosa vanno a pescare e cosa il giocatore in questione diventerà: Ginobili alla 59 e Leonard alla 17 , e Tony Parker alla 28 docet. Lo lasceranno in Europa a farsi le ossa per poi riportarlo alla base. Il potenziale c’è. Vediamo se RC Buford avrà ragione anche stavolta.
29- Oklahoma City Thunder, Lorenzo Brown, SG, North Carolina State.
Combo guard utile alla causa di KD e soci. Alto valore offensivo, i Thunder cercano proprio questo tipo di giocatore, che dia fiato a Russell Westbrook, giunto ai Playoff in condizioni fisiche precarie, precipitate poi con l’infortunio contro Houston. Finito in fondo al draft dopo una stagione non proprio esaltante, i suoi 23 anni stanno li a dimostrare che il potenziale non è altissimo.
30-Phoenix Suns, Glen Rice jr., SF, NBA D-League.
Altro figlio d’arte a questo draft. Una SF che può far comodo ai Phoenix Suns in cerca di scorer. Nella lega di sviluppo della Nba si è imposto per la sua capacità realizzativa. A fianco di Dragic e del sopracitato Mclemore potranno far divertire in Arizona.
credo che mclemore sia stato già prenotato da orlando appena han pescato la seconda scelta,new orleans sceglieranno len se al momento della chiamata sarà libero,ma soprattutto atlanta sta cercando di metter in piedi uno scambio per portarsi a casa otto porter (molto difficile ma non impossibile)
2 play ai Jazz la vedo difficile..