Miami vince la fondamentale gara 2 e può pensare alle prossime tre partite in trasferta con più tranquillità. Da sottolineare la prova difensiva, quella che è cambiato rispetto a gara1 non tanto nel risultato ma nell’interpretazione della nuova strategia.
In un confronto a metà campo una difesa conservativa si è dimostrata di troppa facile lettura per l’attacco Spurs. Il raddoppio sistematico su Parker non ha portato i risultati voluti.
Quello che serve per innescare il contropiede Heat sono i palloni recuperati. Spoelstra ha così deciso per un atteggiamento più rischioso con cambi sistematici su qualsiasi blocco anche a rischio di mismatch, con frequenti aiuti dagli esterni se la palla fosse stata giocata in post basso.
Questo inevitabilmente apriva gli spazi per i tiratori di San Antonio che han sfruttato a dovere il vantaggio chiudendo la partita con il 50% dal campo al tiro da oltre l’arco.
In una serata in cui la squadra in trasferta ha queste percentuali la vittoria, vale doppio, non solo perché riporta la situazione in parità prima di approdare in Texas, ma anche perché Miami ha dimostrato di poter vincere indipendentemente dalla buona o cattiva serata al tiro degli Spurs.
Popovich ha sottolineato come la sconfitta è d’attribuire alle pessime percentuali al tiro in area ma in controtendenza alle abitudini gli Spurs hanno recuperato una marea di rimbalzi offensivi che hanno portato punti extra superando le difficoltà al tiro in area.
La differenza Miami l’ha fatta nei minuti a cavallo tra il terzo e il quarto quarto con un quintetto inusuale con Chalmers da playmaker, Allen e Miller come esterni, James da ala e Andersen da lungo, vera dinamo della squadra che innesca con la sua energia tutto il quintetto.
Il coraggio di Spoelstra di continuare nel momento favorevole lasciando in panchina Wade e Bosh ha ripagato con un parziale di 33-5 che ha spezzato la partita.
James ha dimostrato fiducia nei compagni sia a parole sia nei fatti dopo la sconfitta di gara 1.
– “ Continuerò a passare se il loro piano partita resterà questo e sono sicuro che stavolta qualcuno dei ragazzi quei tiri li metterà”.
– “Vi concedo che ci sono stati dei momenti in cui avrei potuto essere più aggressivo. Ma era solo gara-1, crescerò col passare delle partite, trovando modi per attaccare di più”.
Queste le sue parole dopo la prima partita.
Ancora memore degli anni a Cleveland in cui nonostante prestazioni dominanti non è riuscito a vincere, il James di oggi lascia scivolare vie le critiche e conscio di quello che serve per poter vincere una partita continuerà ad avere fiducia nei compagni.
Tra gli aggiustamenti vincenti la mossa di spostare James da bloccante, con Miller e Allen agli angoli e Andersen pronto sulla linea di fondo. Questo ha liberato più spazi in area sfruttati magistralmente da Chalmers, autore di una prova convincentissima.
Spoelstra sottolinea la reazione dei suoi soprattutto di chi aveva deluso in gara 1:
– “È una serie molto competitiva, tutti devono fare la loro parte, anche chi gioca poco”.
– LeBron all’inizio ha faticato a trovare ritmo ma i suoi compagni hanno risposto alla grande La prova di Chalmers? Non sono sorpreso, Mario ha attributi e grande fiducia nei propri mezzi”.
Spoesltra ha avuto la forza di giocare con i migliori del momento anche perché in panchina ha una serie di tiratori che non ha eguali e può scegliere alla necessità come sottolinea Ray Allen: ”Abbiamo una collezione dei più grandi tiratori che abbia mai visto in una squadra. Non dimenticatevi di James Jones e Rashard Lewis”.
“He got game” ha un trattamento speciale da parte della difesa Spurs, è guardato a vista specialmente in transizione dove il difensore più vicino ha l’ordine di accoppiarsi con lui indipendentemente dal ruolo.
Miami ha trovato dalla difesa l’energia per innescare il contropiede, Allen e Miller si son fatti trovare pronti sul perimetro e a differenza di gara 1 hanno punito ogni disattenzione avversaria.
Quello che deve preoccupare per l’immediato futuro sono le condizioni di Wade e Bosh. Aspettarsi un rendimento così alto da parte del supporting cast per tutta la serie sarebbe irreale. Non sappiamo quali siano le reali condizioni fisiche dei due ma entrambi sono chiamati ad alzare il livello di gioco per avere una concreta possibilità di titolo.
Spoelstra ha dimostrato di non guardare in faccia a nessuno e di far scendere in campo quelli in condizione migliore forte anche di una difesa che ha costretto gli Spurs alla seconda partita consecutiva sotto i 95 punti, evento rarissimo in questa stagione.
Martedì gara 3, la prima a San Antonio. Miami dovrà reagire alle contromosse di Popovich ma se manterrà l’energia difensiva di quest’ultima partita avrà ampie possibilità di vincere anche in trasferta.
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