Per gara 5 la serie torna all’At&T Center, dopo la vittoria dei Warriors in gara 4. I quintetti sono gli stessi della partita precedente, con Landry per Golden State e Splitter per San Antonio.
La prima parte del quarto è all’insegna dell’equilibrio, gli Spurs trovano punti con isolamenti per Tim Duncan, che segna 3 canestri nei primi possessi; per i Warriors, Harrison Barnes inizia questa gara come aveva finito la precedente, mettendo a segno punti importanti.
Nella seconda parte del periodo di gioco gli Spurs entrano nel loro ritmo offensivo, e la partita si spacca subito in due. San Antonio ha voglia di riscattare la sconfitta in gara 4 e mette in piedi un parziale che vuole marcare il territorio.
La difesa è aggressiva sulla palla e forza due palle perse e in attacco prima Parker e poi Ginobili segnano e fanno segnare, mettendo in ritmo i tiratori dagli angoli. Il finale di quarto è nuovamente per Duncan, che chiude con 10 punti.
Per Golden Stare sia Curry che Thompson non entrano in ritmo e tocca ancora a Barnes segnare per rimanere a contatto. Il primo quarto si chiude con il punteggio di 28-37 per gli Spurs, che mettono a referto il quarto con il punteggio più alto di tutta la serie.
Il secondo quarto riporta subito i Warriors in partita, la temporanea assenza di Duncan a centro area si fa sentire e Barnes continua a sfruttare il suo momento di grazia. Stephen Curry non riesce ad entrare in ritmo, ma dà comunque il suo contributo alla squadra mettendo i compagni in condizione di segnare punti facili, 4 assist per lui.
Gli Spurs tirano con percentuali più basse rispetto al primo quarto, ma rimangono in vantaggio grazie ad un Green in serata. Le difese non lavorano bene in questo primo tempo, la difesa degli Spurs concede 51 punti e il 47% dal campo ai Warriors, in gara 4 alla fine del primo tempo aveva concesso 37 punti con il 30% al tiro. Il secondo periodo si chiude con il punteggio di 51-54 per San Antonio.
Il terzo quarto inizia con gli Spurs più aggressivi, cercando di lavorare bene in difesa, e sfruttando i contropiedi, con Leonard e Parker in primis. Il francese si mette al comando delle operazioni e trova molti punti attaccando una deficitaria difesa dei Warriors.
Golden State resta a contatto, almeno per tutta la prima parte del terzo periodo, trovando un grande Jarret Jack che sfodera un quarto da quasi il 70% al tiro. Gli Spurs, però, scappano nel finale, forzando tante palle perse degli avversari e pescando molti falli. Danny Green continua a fare bene sia in attacco, che in difesa su Curry. Il terzo periodo si conclude sul 72-83 Spurs.
Nell’ultimo quarto di gioco gli Spurs piazzano il parziale che sarà decisivo per la partita, la difesa alza il volume ulteriormente ed i Warriors faticano a trovare buoni tiri, Diaw e Duncan proteggono il ferro e tutti i compagni si muovono in maniera perfetta.
Per i Warriors è difficile cercare la rimonta, soprattutto con Curry palesemente a mezzo servizio, che gioca solo 4 minuti del quarto quarto.
Al resto ci pensano Tony Parker, che trova il centro dell’area in più di un’occasione e piazza 7 punti nel parziale, e Manu Ginobili, che con una tripla a 4 minuti dal termine porta i suoi sul +18 e chiude virtualmente la gara. Per Golden State non c’è niente da fare, e l’ottimo finale di Barnes non cambia la sostanza. Gli Spurs vincono gara 5 per 109-91 e di portano sul 3-2 nella serie.
San Antonio vince con autorità, dimostrando di essere una squadra meglio attrezzata. La differenza la fa la difesa, che non comincia benissimo, ma che nel secondo tempo tiene i Warriors a soli 40 punti segnati e forza ben 14 palle perse dei Warriors, addirittura 11 nel terzo e quarto periodo.
L’attacco di Golden State non è mai entrato in ritmo e, causa virtuale contumacia di Thompson e Curry, si è affidato all’ottima serata al tiro di Barnes e Jack, rispettivamente 25 e 20 punti, ma questo non è bastato contro questi Spurs.
La squadra di coach Pop sapeva che vincere gara 5 in casa era fondamentale, e le attese non sono state deluse, anche grazie ad un grande Tony Parker, che ha condito i suoi 25 punti con 10 assist.
Bene anche Danny Green che ha messo canestri pesanti ed ha chiuso con 16 punti ed il 60% dal campo, doppia doppia da 14 e 11 per Duncan.
La serie adesso torna ad Oakland, Stephen Curry avrà solo 2 giorni di tempo per recuperare dal problema alla caviglia che lo ha limitato in questa partita e che lo affligge dalla serie contro Denver.
Golden State avrà bisogno del suo uomo squadra per costringere gli Spurs alla settima. Appuntamento all’Oracle Arena nella notte tra giovedì e venerdì.
Seguo il basket NBA dal 2000, quando Vince Carter volava sui cieli di Oakland e quando i Lakers battevano i Trail Blazers alla settima. Studio giurisprudenza presso la facoltà di Palermo, mi piace la musica e suono la chitarra. Ma soprattutto, sono NBA-dipendente… Email: big.ideas@hotmail.it Twitter: @sleepinpill87