Gara 6 al FedEx Forum. I Clippers, in una gara da dentro o fuori, partono in quintetto con Lamar Odom, Griffin è in panchina per un problema alla caviglia. Quintetto invariato invece per coach Hollins ed i suoi Grizzlies. Serie molto fisica: prima dell’inizio di questa gara i falli nella serie sono già 253, più 8 falli tecnici ed un flagrant. Nella storia Nba solo 15 squadre hanno perso una serie di Playoff dopo aver condotto per 2-0.
Memphis inizia bene in difesa, forzando palle perse e generando contropiedi, soprattutto con Clonley ed Allen. I Clippers tirano male e muovono poco la palla in attacco. Chris Paul segna 9 punti, ma molti dei quali in isolamento. La conseguenza è un primo mini parziale a favore dei Grizzlies. Inoltre fanno e subiscono tantissimi falli, 19 nel primo quarto, e costringono coach Del Negro a rivedere le rotazioni, infatti Crawford entra prima e prende il posto di Billups, che già a metà del quarto collezione 3 falli.
I Clippers, come al solito, rientrano grazie alla panchina, questa volta è Matt Barnes che riporta i suoi in sostanziale parità, e conclude il quarto con 9 punti. Però Memphis continua a condurre la gara, sia da punto di vista del punteggio che della qualità del gioco. Randolph continua a dispensare grande pallacanestro e chide il quarto con 9 punti. I Clippers però grazie a qualche rimbalzo offensivo restano lì e il primo quarto si conclude con un possesso di distanza a favore di Memphis: 29-26.
Nel secondo quarto cominciano bene i Clippers , ispirati da Chris Paul e Matt Barnes, 18 punti in due. Soprattutto quest’ultimo è autore di tre triple che verso la metà del quarto portano i Clippers in vantaggio di uno. Memphis però tiene bene, nonostante la sua coppia di lunghi segni solo 2 punti; la formazione del Tennessee continua a forzare tanti falli degli avversari. Tony Allen e Pondexter tirano bene dal perimetro e mantengono la partita in equilibrio.
Verso la metà del quarto Chris Paul si accende, e sembra che l’inerzia della partita si sposti verso la formazione di LA. Tuttavia nell’ultimo infuocato minuto i Grizzlies mettono in piedi un parziale che li porta a chiudere il quarto in vantaggio: 58-53.
Il terzo quarto comincia con un altro mini parziale dei Grizzlies, condotto da un Randolph da 10 punti nel quarto con 4/6 dal campo, grazie al quale scollina per la prima volta oltre la doppia cifra di vantaggio. Difensivamente, Memphis continua a tenere benissimo a centro area. La gara diventa molto nervosa e Randolph e Griffin sono protagonisti di una mini rissa che si conclude con un fallo tecnico fischiato a Z-bo.
Due triple di Barnes e Odom tengono i Clippers aggrappati disperatamente alla partita sul meno 10, ma la squadra di couch Del Negro continua a soffrire troppo in difesa dove Jordan e Odom cercano di tenere contro i due lunghi di Memphis, ma non riescono a trovare delle vere e proprie contromisure. Qualche accelerazione di Chris Paul, 6 punti per lui nel parziale di gioco, e qualche rimbalzo d’attacco tengono i Clippers in linea di galleggiamento ma il quarto si conclude come il precedente, con un ennesimo parziale dei Grizzlies che con due triple e un canestro sulla sirena di Bayless riportano sotto i Clippers: 92-79.
La prima parte dell’ultimo quarto vede i Clippers tentare un ultimo, disperato tentativo di tornare in partita. A propiziarlo sono soprattutto Paul e Butler che, con una parziale di 11-1, portano LA fino al -6. Da lì però i Grizzlies scappano nuovamente con due triple di Conley ed una di Bayless, e riportano il vantaggio in doppia cifra.
La gara continua ad essere molto nervosa, e a 2.29 dalla fine, si arriva al momento che chiude virtualmente la serie: doppio tecnico per Chris Paul che, ultimo ad arrendersi, chiude la sua partita con 28 punti e 8 assist. Da qui alla fine i canestri di Barnes sono inutili e Memphis porta a casa la serie 4-2. Il punteggio finale è di 118-105.
I Grizzlies vanno, meritatamente, al prossimo turno; in una serie che hanno dominato per larghi tratti da gara 3 in poi. E’ stata proprio la prima gara al FedEx Forum la chiave della serie: da quel momento i Grizzlies hanno comandato il ritmo delle partita, annullando le armi in contropiede di LA. Chris Paul è stato autore di partite offensivamente ottime, ma l’attacco di LA è sembrato involuto soprattutto da quando la serie si è spostata in Tennesse: la palla tenuta troppo ferma ed un eccessivo utilizzo degli isolamenti hanno reso la vita facile in difesa per Memphis, che già poteva contare su una delle difese meno battute della lega.
Altra chiave, i falli: i Grizzlies sapevano che avrebbero tratto vantaggio dall’attaccare il ferro con continuità, forzando molti falli (la squadra di coach Hollins conduce la statistica di falli subiti a partita nei playoff, 27.8) e guadagnandoci in termini di ritmo, che è stato tenuto basso in tutte le quattro vittorie di Memphis. Al resto hanno pensato Marc Gasol e Zach Randoph che hanno dominato a centro area con la loro tecnica sopraffina. Serie mediocre per Griffin, Billups e Crawford, quest’ultimo ha addirittura concluso gara 6 con zero punti.
Per i Clippers si prevede un’estate infuocata, infatti a questo punto Chris Paul potrebbe decidere di accasarsi da un’altra parte; e a quel punto, liberi tutti. I Grizzlies, invece, affronteranno gli Oklahoma City Thunder, orfani di Westbrook, e la sensazione è che se la possano tranquillamente giocare contro Durant e soci.
Seguo il basket NBA dal 2000, quando Vince Carter volava sui cieli di Oakland e quando i Lakers battevano i Trail Blazers alla settima. Studio giurisprudenza presso la facoltà di Palermo, mi piace la musica e suono la chitarra. Ma soprattutto, sono NBA-dipendente… Email: big.ideas@hotmail.it Twitter: @sleepinpill87
non è burns ma barnes :D