Gara 5 della serie più equilibrata, quella che vede affrontarsi i Memphis Grizzlies ed i Los Angeles Clippers. Fino ad ora il discrimine maggiore è stato il fattore campo: quando la serie è stata giocata allo Staples Center il differenziale a rimbalzo è stato +13 Clippers, e 20 a 36 per LA i punti da seconda chance; al FedEx Forum invece +14.5 di differenziale a rimbalzo a favore di Memphis e i punti da seconda chance addirittura 44 a 6 per i Grizzlies. La serie è sul 2-2 quando comincia la gara allo Staples Center.
Parte subito forte Chris Paul che sembra voler azzannare la partita sin da subito, e con lui i Clippers che partono aggressivi, ma Memphis tiene grazie a buone percentuali dal perimetro e al solito Randolph che fa il bello e il cattivo tempo sotto canestro.
Paul è a 10 punti alla fine del quarto, 3 assist per lui, anche se la maggior parte delle sue azioni offensive sono arrivate da isolamenti. LA cerca di dominare a rimbalzo chiudendosi nell’area pitturata, ma questo dà la possibilità ai Grizzlies di tirare più facilmente dal perimetro. Il primo quarto è l’ennesimo parziale di questa serie in cui le due squadre si sono sostanzialmente equivalse: 26-28 Clippers.
Il secondo quarto è come sempre territorio dei secondi quintetti, ma a parte Bledsoe all’inizio, la second unit dei Clips non incide come altre volte. L’equilibrio viene rotto nella seconda parte del quarto, i Clippers cercano di andare in contropiede o di sviluppare un buon attacco a metà campo, ribaltando il lato e spaziandosi, ma Memphis la butta sull’agonismo e forza molti falli dei Clippers, tirando bene dalla lunetta e fermando il cronometro.
Così facendo la partita viene portata dove vuole Memphis, i ritmi si abbassano e viene fuori Zach Randolph che piazza 7 punti con 3/5 dalla lunetta. Chris Paul cerca di tenere lì i suoi con un altro quarto in doppia cifra, 11 punti, ma il gioco in isolamento continuato che impone alla squadra è a suo discapito. Gli isolamenti non fanno altro che favorire Memphis dal punto di vista del ritmo e della difesa. Bene Mike Conley, che si butta dentro ed è uno dei protagonisti del parziale Memphis, 6/6 dalla lunetta nel quarto. Memphis chiude in vantaggio il primo tempo, 54-48.
Nel terzo quarto i Clippers cercano di ridurre lo svantaggio alzando il volume della loro difesa e trovando punti in transizione. Ma i Grizzlies non mollano un colpo e piazzano un parziale di 11-0 con un Gasol che scherza DeAndre Jordan in post basso mettendo 6 punti nei primi minuti del quarto. LA è allo sbando in attacco e Chris Paul è l’unico a tenere in vita le speranze dei Clippers con un altro quarto da 10 punti, tuttavia non mette a segno nemmeno un assist.
I Clippers tirano con basse percentuali e Memphis trova anche punti in contropiede con Conley. A metà del quarto Blake Griffin accusa un fastidio alla caviglia e va negli spogliatoi, non tornerà più in campo. Un coast to coast di Jerryd Bayless allo scadere chuide il terzo quarto: 73-65 per Memphis.
Il quarto quarto comincia con il tentativo di LA di tornare in partita e Matt Burns piazza due grandi giocate difensive che riducono lo svantaggio. Ma l’assenza di Blake Griffin dà la possibilità a Randolph di disporre a piacimento della difesa dei Clippers e Z-bo scodella un ultimo quarto da 10 punti con 5/6 dal campo.
Chris Paul e soprattutto Jamal Crawford cercano di riportare sotto LA ma la partita è andata e una tripla di Tayshaun Prince chiude virtualmente la pratica. La partita finisce con il punteggio di 103-93, vittoria Memphis.
Un famoso adagio Nba recita che una serie non comincia finché una squadra non vince una fuori casa. Tocca a Memphis infiammare la serie. L’ inerzia ora è tutta nelle mani della squadra di couch Hollins. Partita giocata sul filo del rasoio. I fattori che avevano spostato le partite precedenti, rimbalzi e punti da seconda opportunità, questa volta non hanno inciso.
A fare la differenza è stato l’approccio di Memphis che sia in difesa che in attacco ha indotto gli arbitri a fischiare spesso portando due vantaggi: in primo luogo i Grizzlies hanno tirato bene dalla lunetta, quasi l’80%; in secondo luogo hanno costretto la partita su ritmi compassati, non facendo mai entrare in ritmo l’attacco di LA. Per i Grizzlies tre giocatori con almeno venti punti, Randolph, Gasol e Conley.
Chris Paul è autore di 35 punti, ma conditi da 4 assist soltanto. La difesa di LA non ha ancora capito come fermare l’attacco a metà campo di Memphis e adesso che la serie torna in Tennessee sembra difficile che i Clippers possano ribaltare la situazione. Gara 6 nella notte tra venerdì e sabato.
Seguo il basket NBA dal 2000, quando Vince Carter volava sui cieli di Oakland e quando i Lakers battevano i Trail Blazers alla settima. Studio giurisprudenza presso la facoltà di Palermo, mi piace la musica e suono la chitarra. Ma soprattutto, sono NBA-dipendente… Email: big.ideas@hotmail.it Twitter: @sleepinpill87
Chris Paul è troppo solo..x lui solo 4 assist sono pochi…
poi ho visto scelte tecniche che non comprendo da parte di Vinny…
ma in qualsiasi caso ho visto Menphis più squadra..Marc insegna basket..
I Clippers hanno l’incognita CP3…quindi un bricciolo di speranza gli rimane sempre…
anche se ritengo che sarebbe meglio uscire e cambiare allenatore..