Ce l’hanno questo vizio gli Atlanta Hawks.
Appena scendono in campo davanti al proprio pubblico si trasformano,e da squadra battuta e criticata in trasferta tornano ad essere un’outsider da temere a tutti gli effetti.
Ad Al Horford e co. è bastato respirare l’aria della Philips Arena per riemergere in una serie che li stava vedendo passivi e bastonati da un’avversaria,Indiana, che potrà avere tutti i pregi possibili ma non sembra essere proprio il nemico più spietato del mondo.
La partita è finita 90-69 e non ha praticamente avuto storia,considerando che già a metà gara gli ospiti erano sotto di 24pt!
Il coach Larry Drew deve aver fatto un bel discorsetto ai suoi dopo le due sberle di Indianapolis,oltre a procedere con qualche accorgimento tattico (Petro in quintetto al posto di Korver),ma quel che importa alla fine è che i falchi si son svegliati,ancora in tempo per capovolgere l’esito della battaglia.
Horford ha guidato la riscossa con 26pt e 16rb, a cui vanno aggiunti i 14pt di un Josh Smith ancora non al meglio della condizione e i 13pt di un incostante Teague.
Brava Atlanta stavolta a difendere su Paul George,limitato a 16pt (4/11..) e 9rb in 37min. Il miglior realizzatore dei Pacers è stato David West con 18pt,mentre c’è da segnalare la pessima prova di George Hill, 1 su 8 dal campo per soli 3pt finali per colui che era stato tra i migliori nei due match di Indy.
Coach Vogel nel dopogara,ha trovato la spiegazione per la mazzata subita:”Atlanta ha giocato con disperazione”…ed in fondo non ha tutti i torti,sullo 0-3 non ci sarebbe stata più storia,ma ciò non toglie che i suoi ragazzi avrebbero potuto almeno provare a resistere alla disperazione dei georgiani…
Siamo 2-1 Pacers e domani sera si replica in casa Hawks: Drew e i suoi boys sanno che la vittoria è per loro l’unica opzione possibile.
Indiana si trova in una strana situazione: nonostante negli ultimi 20 anni abbia giocato i playoffs molto più di Atlanta,adesso il fattore esperienza potrebbe a lungo andare favorire i falchi,che hanno tra le proprie fila giocatori che più degli attuali Pacers han preso confidenza con la post season.
Non ci vuole nulla a passare dalle stelle alle stalle in una serie combattuta ed equilibrata,ma tra Indiana e Atlanta l’unica cosa che manca ora è proprio una partita che finisca al cardiopalma,magari all’overtime,e che stabilisca definitivamente chi delle due è la migliore quando entrambe,e ripetiamo entambe,scendono in campo.