Ad una manciata di partite dalla fine della regular season, la corsa ai play-off sul fronte orientale si fa sempre più serrata, non tanto, come invece accade ad ovest del Mississippi, relativamente al quadro delle partecipanti, che in un modo o in un altro sembrano già stabilite, ma più che altro in funzione della determinazione della loro posizione nel tabellone della post-season.
Infatti, se escludiamo la posizione uno e la posizione otto, virtualmente già assegnate (l’una ai Miami Heat di Lebron e Wade, l’altra ai Milwaukee Bucks dell’ex Roma Brandon Jennings) e sulle quali sembra esserci molto poco da discutere, le restanti sei di queste magnifiche otto risultano attualmente racchiuse nel breve volgere di poche partite, e tanto l’acquisizione del vantaggio del fattore campo quanto la possibilità di posticipare la sfida al mostro a tre teste della Florida sono argomenti che, se mai ce ne fosse bisogno, aggiungono ulteriore pepe a tutta la vicenda.
Cerchiamo dunque di comprendere bene la condizione e di analizzare le possibili prospettive di queste sei franchigie da qui al termine della regular season e in vista dei play-off, facendo una previsione sulla plausibile collocazione di ognuna di esse nel futuro bracket della Eastern Conference.
Indiana Pacers
Al momento la squadra di coach Vogel, dopo un inizio più stentato del previsto, occupa la seconda posizione, più che meritata anche visto il basket di ottima qualità proposto, che pare non risentire delle assenze forzate di due giocatori chiave come David West, e, soprattutto, l’ormai lungodegente Danny Granger.
I Pacers tuttavia, pur rimanendo attualmente una credibile alternativa al ruolo di anti-Heat e probabilmente la più seria candidata alla conquista dello spot due, non sono nuovi a scivoloni imprevisti, soprattutto lontano da Indianapolis, dove il record stagionale è addirittura sotto il 50 per cento; in questo senso, il calendario risulta nemico di George e compagni, che dovranno affrontare un tour di quattro partite consecutive in trasferta, tra cui spiccano le sfide a Rockets e Clippers, nonché delle ostiche visite sui campi di Knicks e Celtics. Considerando poi che Indiana avrà un rendez-vous, stavolta a domicilio, anche con Thunder e Nets, non ci si dovrebbe meravigliare se, alla resa dei conti, i Pacers finissero la regular season in una posizione inferiore rispetto a quella attualmente occupata.
Previsione: Non oltre la terza posizione
New York Knicks
Per valutare le possibilità dei Knicks di attaccare il secondo spot, bisogna necessariamente passare dall’infermeria: attualmente sono infatti fuori per infortunio sia Amarè Stoudemire, il quale non è atteso al rientro prima dei play-off, quanto Tyson Chandler, il cui problema al collo lo costringerà a stare lontano dal parquet ancora per qualche giorno. Devono essere poi aggiunti alla lista i veterani Kurt Thomas, infortunatosi al piede durante il road trip ad Ovest e che ne avrà almeno per un mese circa, e Rasheed Wallace, fuori da Dicembre e il cui rientro sembra previsto per fine Aprile. Senza dimenticare ovviamente anche le non perfette condizioni fisiche di Anthony, alle prese con le bizze del suo ginocchio.
Se il quadro clinico non è dei più esaltanti, il quadro sportivo è tuttavia leggermente più positivo: la recente mini-serie vincente sembra aver quanto meno risollevato il morale di New York, e il recupero degli infortunati, complice pure un calendario sulla carta più morbido di quello delle dirette concorrenti, potrebbe spingere la compagine di coach Woodson almeno verso la conquista dell’ Atlantic Division, attualmente messa in discussione dal ritorno dei Nets.
Solo a quel punto, con le spalle coperte, i Knicks potrebbero provare a giocarsi le proprie chance per il secondo posto nello scontro diretto casalingo contro Indiana.
Previsione:Tra la seconda e la quarta posizione
Brooklyn Nets
Se cercate una squadra che può far saltare il banco nella Eastern Conference in questo convulso finale di regular season e, perché no, anche oltre, il consiglio potrebbe essere di puntare le vostre fiches sui Nets. Gli ex cugini poveri dei Knicks sono infatti al momento una delle squadre più indecifrabili dell’ intera Lega, non avendo ancora trovato una reale continuità di rendimento che permetterebbe loro il definitivo salto di qualità verso lo status di contender.
In questo senso, è chiaro dunque che fare un pronostico su quella che potrà essere la posizione in griglia della squadra del magnate Mikhail Prokhorov diventa complicatissimo: molto dipenderà sia da come i Nets usciranno dalla lunghissima serie di trasferte ad Ovest, anche se la squadra di Carlesimo ha il secondo miglior record esterno tra le squadre dell’ Est, quanto dal risultato dei successivi scontri diretti contro Chicago, Boston e Indiana.
Sfruttando il vantaggio di non avere, al momento, infortunati eccellenti (caso abbastanza raro sia nell’attuale quadro della Eastern Conference, come in parte abbiamo già visto e come vedremo in seguito, che nell’ intera NBA) e potendo contare su un Deron Williams che sembra aver decisamente cambiato passo dopo l’ All Star Game, Brooklyn pare destinata almeno ad aggiudicarsi il fattore campo al primo turno, oltre che lo scomodo ruolo di outsider nella corsa verso le Finals.
Previsione:Terza o quarta posizione
Atlanta Hawks
Come ormai consuetudine a questo punto della stagione da qualche anno, la squadra di Coach Drew si trova in una posizione del tutto favorevole in vista del raggiungimento dell’ obiettivo play-off, con la quasi consapevolezza però che neanche questa volta il probabilissimo viaggio in post-season sarà uno di quelli da ricordare.
Qualcuno potrebbe ragionevolmente sostenere che, per una squadra in semi-palese ricostruzione e con la propria superstar in odore di free-agency da qui all’estate, il raggiungimento dei play-off non sia certo un cattivo risultato, e d’altro canto essere riusciti fin ora a tenere botta, in questa situazione di calma apparente, a squadre sulla carta più quotate come Boston e Chicago (pur con tutti gli alibi del caso) non è sicuramente un risultato da disprezzare.
E’ plausibile, dunque, pensare che non ci si possa attendere molto di più di un’ onorevole uscita al primo turno da questa versione degli Hawks, per giunta tecnicamente impoverita dall’infortunio di Lou Williams, possibile scheggia impazzita dell’arco di Atlanta.
La possibile collocazione iniziale della compagine georgiana nel bracket dei play-off potrebbe e dovrebbe non essere molto distante dal quinto posto attuale, anche prendendo in considerazione un calendario che, da qui alla fine della regular season, prevede delle gare casalinghe non certo impossibili (Orlando e Cleveland su tutte), qualche trasferta al limite tra il delicato e il proibitivo (Boston, Indiana, San Antonio) ed una serie di doppie sfide di difficoltà estremamente variabile, anche in relazione alle diverse motivazioni degli avversari (Milwaukee,Toronto, New York sponda Knicks e Philadelphia).
Previsione:Tra la quinta e la settima posizione
Chicago Bulls
L’intera stagione dei Bulls potrebbe essere considerata come uno dei più classici esempi di sliding doors dell’era cestistica moderna: l’assenza di Derrick Rose ci ha mostrato infatti che Chicago rimane una buona squadra anche senza l’apporto della sua point guard titolare, ma è evidente che gran parte della differenza tra le 60 vittorie conquistate nelle ultime due regular season e le plausibili 40-45 che la compagine del mago Thibodeau raggiungerà in questa stagione possa essere legata a doppio filo all’ indisponibilità della sua superstar.
Pare quindi scontato che le prospettive per il finale di questa stagione dipendano molto dalle decisioni dell’ ex MVP della Lega: complice pure un calendario che prevede qualche faccia a faccia decisamente interessante, specialmente per quanto riguarda il doppio confronto con gli Heat, senza pure dimenticare le sfide contro Nets e Knicks, il reintegro del 24enne playmaker potrebbe permettere alla squadra che fu di Micheal Jordan di riacquistare quota nelle gerarchie della Eastern Conference.
In caso contrario, l’obiettivo più realistico sarebbe quello di andarsi a guadagnare la sesta o la settima piazza: è vero che questo vorrebbe dire, in tutta probabilità, un accoppiamento complicato al primo turno, ma d’altro canto siamo certi che l’ipotesi di soffrire un po’ nella prima parte della post-season, nel doppio tentativo di rimandare la sfida ai campioni in carica di Miami e di permettere a Rose di tornare a pieno regime, non sarà del tutto trascurata nei dintorni della Windy City.
Previsione:Tra la quinta e la settima posizione
Boston Celtics
A differenza delle più dirette concorrenti, i Celtics sembrano aver assorbito abbastanza bene il colpo dell’ infortunio di Rajon Rondo, giocando una pallacanestro forse meno imprevedibile ma sicuramente più efficace e lineare.
E’ tuttavia lapalissiano che gli uomini chiave di questa squadra rimangano ancora il capitano Paul Pierce e Kevin Garnett, i quali tuttavia non sono più quelli di qualche anno fa, e nemmeno gli si può chiedere di esserlo; d’altro canto, rispetto alla scorsa stagione, i Celtics sembrano avere una panchina leggermente più profonda, sulla quale i vari Jeff Green e Jason Terry siedono in attesa di poter deflagrare (come ad esempio accaduto all’ ex Thunder contro Miami).
Aggiungendo a tutto ciò quel pizzico di orgoglio e di spirito di corpo, caratteristico della franchigia del Massachusetts, bisogna essere cauti a pensare di voler vendere la pelle della squadra di Coach Rivers prima del tempo, sia relativamente alla fine di questa regular season, durante la quale i Celtics incontreranno due volte i Knicks e ancora una volta ciascuna Miami, Indiana, Brooklyn e Atlanta, quanto in chiave play-off.
Il possibile posizionamento finale dei bianco-verdi dipenderà, oltre che dal risultato di questi scontri diretti, anche dalla plausibile volontà di voler risparmiare le energie dei propri veterani, così come dall’ipotesi di decidere di perdere qualche partita in più per evitare Miami fino alle fasi calde della post-season, argomento di non poco conto nell’ennesima corsa verso l’ anello della storia celtica.
Previsione:Tra la quinta e la settima posizione
Non resta dunque che mettersi in poltrona e gustarsi questo ultimo infuocato spezzone di regular season, antipasto per dei play-off che, si spera, ci regalino come ogni anno forti emozioni e partite indimenticabili!
Laureato in Ingegneria con la passione dello sport,più quello guardato che quello giocato,anche se non potrebbe mai rinunciare alla partita di calcetto settimanale.
Tifoso del Napoli e dei New York Knicks,pensa che non vedrà mai nessuna delle sue due squadre del cuore vincere qualcosa di importante.
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