Altra scorribanda nell’ultimo minuto di alcune gare punto-a-punto, che stavolta ci mostreranno alcune “gaffe difensive” nella difesa sui blocchi.
Ma, per iniziare, vediamo una buona difesa punita da una soluzione tanto inattesa quanto decisiva.
UTA@TOR (12-11-12)
Per la ricezione sulla rimessa, i Jazz hanno eseguito la medesima rimessa già vista attuare dagli Spurs contro i Thunder nell’ultima e decisiva azione della gara del 1 Novembre (di cui abbiamo parlato in precedenza). La differenza è che, dopo la ricezione, gli Spurs scelsero di giocare con Parker sulla linea di fondo mentre i Jazz, anzi Mo Williams, ha deciso di provare subito la tripla del pareggio da nove metri.
Considerando che i Raptors, se avessero potuto scegliere un giocatore Jazz in campo a cui concedere la tripla del pareggio, avrebbero optato per Favors, ma Jefferson era indubbiamente al secondo posto, non si può biasimare Amir Johnson per aver abbandonato Big Al (2/29 da tre in carriera), in favore di una repentina copertura su Foye (quasi 39% da tre l’anno scorso).
Dopo il blocco, non esattamente irresistibile, di Andrea, DeRozan riceve e decide di affidarsi alla sua specialità: penetrazione ed affondo d’autorità (Millsap, in aiuto dal lato debole, non può fare miracoli e rischia anzi di concedere l’“and one”…). Scelta difensiva antitetica rispetto alla precedente: stavolta il lungo sul perimetro è un tiratore (Bargnani) e il difensore (Favors) non vuole lasciargli il jumper incontestato, tuttavia, con il punteggio in parità, regalare a Derozan la paint libera per il decollo, non è affatto un’ottima idea…
Rimessa tanto semplice quanto funzionale: il lungo, Bargnani, finta un blocco plausibile (con uscita in punta della guardia) e scatta verso il rimettitore. Lucas (39,3% da oltre l’arco nell’annata scorsa) porta un flare screen, ovvero un blocco con uscita in allontanamento dalla palla, per Calderon, che, essendo notoriamente un pericolo dall’arco, calamita a sé i due difensori; Lucas può così ricevere la palla consegnata e scoccare il dardo del pareggio.
SAS – LAL (13-11-12)
Come già osservato nell’Episode 1, i “sorvegliati speciali” per l’ultimo tiro, delegano ai meno blasonati il colpo a sorpresa: Duncan funge da passatore-bloccante e Parker s’acquatta lontano dalla palla, lasciando spazio ad un’azione di “screen the screener”, ovvero “bloccare il bloccante”, principio cardine dell’attacco a blocchi “ortogonali” denominato Flex (Jerry Sloan, da qualche parte, sta sorridendo…).
All’inizio della sequenza, il gesto con il braccio di Green, che invita Jackson ad andare sull’altro post basso, potrebbe indicare un posizionamento erroneo di Jack, che avrebbe dovuto forse trovarsi già sull’altro post, per ricevere un classico cross screen (come prevede l’attacco Flex “da manuale”); tuttavia, il back screen di Green su Jackson in movimento, potrebbe essere persino un’interpretazione più interessante… ricapitoliamo i movimenti base della giocata:
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