Un’ altra settimana di eventi NBA, tanti contrassegnati dalla prima stanchezza stagionale che può far saltare i nervi… Partiamo con i nostri sette punti, via!
1) E Kobe perse la pazienza…
La schizofrenica settimana dei Lakers non poteva non riflettersi sull’umore del suo leader, che già dopo la sconfitta di martedì sera coi Pacers all’allenamento di giovedì aveva invitato i compagni a “tirare fuori le palle”.
Invito riuscito nella facile vittoria contro Denver di venerdì, in una ottima serata sia di Howard sia del panchinaro Jodie Meeks: inizio di una striscia vincente? No, perchè domenica proprio contro l’ex squadra del numero 12, gli Orlando Magic, è arrivata una sanguinosa sconfitta, che con un vero e proprio crollo nel finale ha messo in luce le debolezze di una squadra che può sia vincere contro Brooklyn, Houston e Denver, che perdere contro squadre molto inferiori.
Bryant a questo punto, oltre a invitare Paul Gasol a fare l’uomo e non piagnucolare sulla sua diversa utilizzazione in campo, ha testualmente detto che “prenderà a calci in culo chiunque nello spogliatoio se non cambieranno le cose”. Non stupitevi visto l’ambientino della locker-room gialloviola se sia Steve Nash che Steve Blake protraggano ulteriormente il loro rientro dai rispettivi infortuni…
2) Miami, la bella addormentata
Spettacolare partita a Miami tra Heat e Brooklyn Nets, con il solito rush finale dei primi per assicurare la vittoria finale con uno score di 102-89. Non è una gran novità quest’anno, anche nella contestata partita di giovedì contro le seconde linee degli Spurs solo nel finale gli Heat hanno saputo regolare gli avversari.
Vero che sono una grande squadra in grado di accendersi in qualunque momento, ma alcuni numeri sono da analizzare. Nel primo e nell’ultimo quarto in media Miami concede agli avversari 24 punti o meno, nel secondo e nel terzo offre 27 o più punti. Numeri indicativi di una squadra che quasi si rilassa conscia di poter rovesciare ogni partita nell’ultima frazione, ma è giusto ricordare che nelle tre sconfitte stagionali contro corazzate come New York, Memphis e Clippers proprio lo svantaggio iniziale non fu più ripreso: vero che i playoffs sono lontani, rimane indicativo che non sempre Miami potrà permettersi di “gigioneggiare” con gli avversari, e svegliarsi a piacimento…
3) Rondo suona la carica
Così si puo’ interpretare l’espulsione di Rajon Rondo nella partita di mercoledì contro Brooklyn, in seguita alla mini-rissa scoppiata con Kris Humphries dopo un fallo dell’ex Kardashian-boy su Kevin Garnett.
Vero che, rispetto ai falli di una volta nell’NBA di vent’anni fa, la reazione di Rondo sembra esagerata, ma in essa è facile leggere la frustrazione per un inizio campionato quanto mai deludente per i Celtics, anche alla base del mercato estivo.
Tagliati giocatori meno adatti al gioco di Boston, come Pietrus, Hollins, e acquisiti elementi troppo votati al lato offensivo del gioco, come Terry, Barbosa, o lo stesso rookie Sullinger, i Celtics sembrano essere a metà del guado: non più una sicurezza in difesa come prima, ma senza un gioco sufficientemente fluido da giustificare il cambio di filosofia. Tanto che, per compensare le solite mancanze dal lato rimbalzi, sembra che Kenyon Martin potrà essere acquisito a breve…
4) Stern contro Popovich
La decisione del coach dei San Antonio Spurs di far riposare nella partita di giovedì sera contro Miami sia Duncan, Ginobili, Parker (oltre a Danny Green), ha provocato la reazione furiosa con conseguente multa di 250.000 dollari del Commissioner David Stern, ma anche riposato a sufficienza i titolari per vincere nella partita di sabato sera contro i Memphis Grizzlies, rivali al vertice sia della Southwest Division, sia della Western Conference.
Giusto ricordare che quella contro Miami era una diretta nazionale, e come ha ricordato l’owner di Dallas Mark Cuban, “non si deve incasinare la lega nei suoi contratti televisivi non offrendo uno spettacolo all’altezza. Allo stesso tempo era sbagliato inserire questa partita alla fine di una lunga serie di trasferte per San Antonio”.
Alla fine tutti vincitori, la lega per aver fatto capire che il quasi pensionato Stern sa ancora alzare la voce, e il coach Popovich per essersi ritrovati i giocatori più in forma nella partita contro Memphis. Gli spettatori televisivi anche, in fondo pur con una squadra di riserve gli Spurs hanno quasi battuto LeBron e soci…
5) Premio “Neuro della settimana”
Dopo un mese di NBA, la stanchezza e sovente la frustrazione per un inizio poco brillante fanno capolino, e portano a comportamenti (come Rondo di cui abbiamo parlato sopra o lo stesso coach Popovich) quantomeno rivelatori di un certo stato d’animo e di come la NBA sia un tritacarne emozionale al 120 per cento.
Tutti dilettanti rispetto a Rasheed Wallace, che sembrava un agnellino rispetto al passato, e che quantomeno ci ha messo un mese a ritrovare la strada dell’espulsione da doppio tecnico. Momento esilarante quando ‘Sheed si è messo a urlare nel mezzo di un tiro libero “Ball don’t lie” come sfogo di fronte agli arbitri, e ancora più divertente sentire i commentatori stupirsi del secondo tecnico e conseguente uscita dal campo dopo soli 85 secondi: vero che non era un insulto, ma l’espressione di Wallace lasciava tradire (quantomeno) che gli era partito almeno un neurone in quel momento…
6) Player Of The Week
Settimana super per Aaron Afflalo, l’ex Denver arrivato quest’estate a Orlando, anzi 24 ore eccezionali, visto come lui e i suoi compagni hanno siglato un back-to-back proibitivo tra Los Angeles (sponda Lakers), e San Francisco-Golden State Warriors con due vittorie, e un Afflalo in grado di piazzare una media di 27 punti e il 58% dal campo di media.
Vero che le due squadre californiane non sono proprie inattaccabili in difesa, ma la prestazione resta di assoluto valore. A conferma del buon momento dell’ex Nuggetts, la sua media nelle ultime cinque partite è di diciotto punti di media, non male per una guardia ritenuta soprattutto ottima dal punto di vista difensivo…
7) Le partite della settimana
Rivincita attesa per i Miami Heat contro i Knicks in Florida giovedì, visto il blowout subito dai newyorchesi nella prima partita stagionale. Super impegno anche in casa Lakers, contro i Thunder in Oklahoma venerdì sera: anticipo di Playoffs? E infine segnaliamo, visto lo spettacolo del primo, un nuovo succoso derby di New York il prossimo martedì notte…
appassionato della cultura americana, dagli sport alla letteratura al cinema della grande nazione statunitense…
per qualunque curiosita’ scrivetemi a: albix73@hotmail.it