Ebbene si, alla fine è successo. Da qualche giorno circolava in rete questo fotomontaggio che avrà fatto accapponare la pelle ai tifosi bianco-verdi ma alla fine la lungimiranza di questo artista del foto ritocco si è dimostrata legittima.
Superiamo la fase del “traditore”, del soprannome derivato dal famoso film “He got game” dove Ray Allen impersonava tale Jesus Shuttlesworth e che ora per molti fans biancoversi si è trasformato in “Judas Shuttlesworth”.
Superiamo anche l’opinione di qualche collega come la point guard di New Orleans Jarret Jack che definisce letteralmente Allen “... un traditore… voi come definireste uno che passa dalla parte degli acerrimi nemici, contro i quali ha lottato fino ad ora?”
Oltrepassiamo tutto questo e analizziamo qualche dato per capire come cambiano gli scenari a questo punto.
Tutti sapevamo che Boston avrebbe dovuto sacrificare uno dei big three prima o poi, questo ciclo è durato quasi il doppio del tempo previsto ed era ora di liberare un po’ di spazio, anche e soprattutto per non lasciare il povero Rondo circondato dal nulla tra un paio d’anni.
E forse era la cosa più giusta e naturale che a partire fosse Ray Allen. Ricordiamoci che proprio Allen è stato con le valigie pronte per tutto il periodo del mercato della scorsa stagione, convinto ad un certo punto di esser già stato ceduto per O.J. Mayo, affare poi mai concluso.
Kevin Garnett con la performance della stagione appena passata, decisamente quella più vicina alla forma invidiabile del 2008 che li incoronò campioni, si è assicurato altri 3 anni di contratto dopo aver deciso di non ritirarsi.
Buona mossa se pensiamo che magari potrà offrire ancora una o due stagioni di buon livello, per scivolare piano piano in panchina e passare il testimone a qualche ragazzo desideroso di imparare da lui e di somigliare un giorno proprio a KG (leggasi Sullinger, Melo e Johnson).
Ed ovviamente non poteva essere Pierce, ancora sotto contratto e bandiera indiscussa del “green pride”, ad abbandonare la nave ancora in corsa, magari vecchia con qualche ruggine ma pur sempre in corsa.
Miami è un ottima piazza per Allen, una squadra che può sicuramente garantirgli maggiori possibilità di vincere ancora un ulteriore titolo e credo sia un affare più per il giocatore che per la squadra.
Probabilmente uno tra Battier, Jones e Miller dovrà andarsene, e pare proprio Miller il più indicato visti i problemi fisici che gli hanno permesso di giocare al suo livello nella passata stagione, gara 5 di finale esclusa.
Possiamo immaginare un eventuale quintetto Heat con Chalmers – Allen – Wade – James – Bosh?
E’ un quintetto veramente piccolo, ma provate a pensare a con quanta poca convinzione Spoelstra e soci abbiano cercato un buon centro… solo un timidissimo tentativo di aggiudicarsi Camby. Proveranno ad impiegare costantemente Bosh da 5 e James da 4?
Possibile, James può dominare in qualsiasi ruolo sul campo, ma forse Ray Allen non è stato ingaggiato per essere titolare.
Se così non fosse, il minutaggio di Allen potrebbe ridursi notevolmente rispetto a prima, perché le rotazioni di Miami sono diverse, sostituire Avery Bradley o Pietrus è un conto, ma quando devi far uscire dal campo Wade si fa più complicato.
Molti grideranno a quanto questa trade faccia migliorare l’attacco di Miami allargando il campo con un tiratore letale da 3, ma a mio avviso Allen non aggiunge nulla al basket di Miami che fino ad ora non avevano già.
La panchina di Miami recitava Battier – Miller – Cole – Jones… tutti buoni tiratori da 3. Quindi non va inteso come una rivoluzione sotto il punto di vista del gioco, non aspettiamoci un Ray Allen da 20 punti a partita, ma forse solo un voler prendere un giocatore che da solo vale 2 o 3 di quelli che eri costretto a far entrare in rotazione in precedenza.
Per Boston la situazione a mio avviso è abbastanza rosea.
Jason Terry non è un ragazzino ma se analizziamo il momento in cui si trovano i 2 nelle loro rispettive carriere, è sicuramente in vantaggio rispetto ad Allen; quest’ultimo negli ultimi mesi era lentamente uscito dal quintetto titolare lasciando spazio a Bradley, ed è stato forse uno dei big meno incisivi per Boston, anche per colpa degli infortuni.
Terry ha vinto 2 stagioni fa il titolo dominando i Lakers in una delle serie più belle per i fans dei Mavs. Quest’anno ha registrato numeri favolosi per un sesto uomo; 15 punti , 3.6 assists e 2.4 rimbalzi a partita, media eccellente, mentre Ray Allen è passato dai 17.4 punti di media della stagione 2007/2008 ai soli 14 di questa passata.
E poi Terry ha 3 stagioni giocate in meno di Allen, ed appare decisamente più integro.
Intanto Avery Bradley dovrà sottoporsi all’intervento chirurgico per la spalla che non gli ha permesso di giocare tutti i playoffs di quest’anno e forse dovrà saltare parte iniziale della stagione, ecco perché è di queste ore un importante interessamento dei Celtics verso la guardia di Houston Courtney Lee.
Rondo – Bradley – Pierce – Bass – Garnett potrebbe essere il quintetto base di Boston, con dalla panca Terry, Green, Johnson, Sullinger, Melo, Moore. Tanti giovani quindi da amalgamare con cura coi veterani.
Miami in sostanza ha operato quello che possiamo definire un “upgrade ” al suo gioco, migliorando di fatto qualcosa che già esisteva, mentre Boston ha risposto alla più grande esigenza che ha dimostrato di avere in questa stagione passata, ovvero una panchina che possa segnare punti e non solo difendere, e un reparto lunghi con un minimo di profondità.
Staremo a vedere quale dei 2 giocatori avrà maggiormente beneficiato di questa trade: non è escluso un testa a testa fra i 2 per il premio di sesto uomo dell’anno.
Allen è troppo intelligiente… a mio parere partirà dalla panchina!
Miami vorrà giocare con il solito quintetto, magari migliorando la posizione di centro… mentre vi scrivo scopro che Camby è in procinto di firmare con NY, quindi è andato… però qualche uomo di peso per ingombrare l’area ci vorrà di sicuro, in modo da non affaticare troppo Bosh e James che giocherebbero sempre “sotto taglia” in quei ruoli…
Per questo dico Allen da sesto uomo… a mio parere il vostro quintetto che avete citato verrà utilizzato in certi momenti della partita, abbassando il quintetto e costringendo gli avversari ad adeguarsi (mossa quasi impossibile, visto i recenti playoff!).
Ad ogni modo quoto ciò che avete scritto: ha guadagnato di più Allen che non Miami.
Partendo dall’assioma che un Ray Allen in squadra fa sempre piacere, va riconosciuto tuttavia che, anche in un ipotetico re-match delle Finals, il buon Ray sarebbe un grattacapo più per Spoelstra che per gli avversari; e non sarebbe una difficile collocazione tattica solo contro i Thunder:
– Battier garantisce una precisione simile dall’arco, ma tutta un’altra difesa (e riesce ad essere efficace con pochi tiri, cosa che ad uno scorer puro come Allen, non sempre riesce);
– Miller, anch’egli cecchino quanto Ray, è circa 10 cm più alto, per cui può giocare in ala senza sconvolgere troppo il quintetto;
– Jones, anch’egli ala di 2.05, non ha comunque raggiunto i 9 minuti di media in post-season (eredità un po’ misera per Allen…).
L’unica scappatoia per valorizzare a dovere Ray, senza fare un quintetto di “nani da giardino”, sarebbe affiancarlo nel back-court a Wade, considerando che, nell’offensiva Heat, non è previsto un playmaker puro (con Wade e James a gestire la sfera). A quel punto, Wade-Allen-James-Haslem/Battier-Bosh sarebbe una macchina da punti con pochi eguali (per quanto sarebbe dispendioso per Wade marcare a lungo il play avversario…).
La tua analisi ci sta alla grande, ma resto comunque della mia idea… Ray sarà un valore aggiunto se utilizzato uscendo dalla panchina! Marione Chalmers, quell’imbelle, non è poi così ingrato: ha dimostrato di poter giocare ad alti livelli. Quello che Miami quest’anno ha pagato è l’assenza di un 6° uomo di rilievo… Miller con troppi problemi alla schiena per recitare un ruolo che spesso serve per cambiare il volto della partita non può essere utilizzato ancora.
Se Ray accetterà questo suo nuovo ruolo, potrebbe fare la differenza ancora per qualche anno!
Quando parlavo di “grattacapo” per il coach, intendevo proprio che non sarà facile trattare Allen come semplice uomo di rotazione, senza farsi influenzare dal “nome” che ha sulla maglia; sebbene, non è che agli Heat servisse poi una guardia come Ray (sottoscrivo: Chalmers è ottimamente calato nel suo ruolo e sarebbe un peccato se Ray gli rosicchiasse minuti…).
Anch’io credo che “l’affare” può farlo Allen, se arriva un altro titolo, ma, un Camby, come giustamente osservi tu, sarebbe stato molto più utile per la squadra (per badare ai vari Howard, Hibbert, Lopez ed, eventualmente Bynum e Duncan).
Il quintetto a cui alludevo sarà usato probabilmente solo nei finali che contano, per il resto, siamo d’accordo: Allen partirà dalla panca (ma restano da vedere i minuti…) ed agli Heat mancherà un’ala di qualità fra le riserve (Battier arriverà presto a quota 34 anni…).
non sono assolutamente d’accordo con l’articolo. il quintetto titolare con allen in campo lo vedo improbabile perchè no ncredo che wade possa giocare da ala piccola. tanto per dire un carmelo antony lo distruggerebbe.
penso invece che possano giocare senza il finto play (chalmers) con wade da 1.. ma credo che lo faranno solo negli ultimi 1/4 quando le difese collassano su james e wade e allen si troverà dei bei piazzati
riguarda il confornto battier – miller / allen anche qui non condivido le analisi.
innanzi tutto i primi 2 hanno fatto, come tiratori, cagare fino ai play off. si cagare. battier in particolare è stato una delusione. allen invece è stato panchinato per problemi fisici un allen sano non lo sarebbe mai stato. e, ammesso che le % siano comparabili, cosa che non credo visto la RS dei 2 degli heat, ma potrei anche sbagliarmi, i 2 degli heat hanno goduto dei scarichi pazzeschi di lebron e di wade tirando triple sul triple col 40% in campo aperto.
cosa che ad allen non è capitata. dove allen andrà a perdere per me è sull’uscita dai blocchi dove i bloccanti di boston (garnet in primis) li vedo milgiori e più propensi rispetto la squadra dei 3 amigos, i quali dal canto loro avranno un beneficio notevole, già visto con OKC, in quanto con he got game in campo le difese ci penseranno bene a chiudersi sotto e lasciare ai tiratori di miami, da oggi non più scarsi, il perimetro libero.
mi aspetto inoltre un aumento degli assist per lebron quest’anno.
infine per me allen partià dalla panchina e giochera 20 -25 min. portando a casa 12 pt… l’ho sparata i fatti mi daranno torno o ragione