I Sixers hanno bisogno di qualche innesto importante durante l’estate per diventare una vera contender…

I Philadelphia 76ers sono stati la vera sorpresa di questi playoff. Hanno eliminato in 6 partite i Bulls e portato fino a Gara 7 i Celtics dimostrando una forza difensiva davvero notevole.

Contro Chicago, oltre alla fortuna di non dover fare i conti con Derrick Rose, i 76ers hanno ampiamente dato prova di incredibile solidità di squadra, nonostante la giovane età di uomini come Lou Williams e Holiday. In più l’assenza di un vero e proprio closer ha fatto si che giocatori come Hawes e Iguodala, in certi momenti, prendessero molte responsabilità importanti.

Con un po’ di fortuna e molte scelte azzeccate dallo staff tecnico, le semifinali di Conference sono state conquistate con molto merito. Per i Boston Celtics è stato molto complesso avere la meglio sui 76ers proprio per l’atleticità e la sfrontatezza con cui la squadra di Collins ha affrontato questi playoff.

Se sembrava difficile pronosticare un passaggio del turno contro i Bulls, prevedere una serie lunga contro Boston è sembrato più facile. Quindi, nonostante le notevoli difficoltà in attacco dove fisiologicamente Phila non è arrivata a più di 85-90 punti e la mancanza di un giocatore in grado di vincere le partite nel finale, Collins ha fatto un ottimo lavoro sfruttando il personale a sua disposizione.

Cosa servirebbe a questa squadra per diventare realmente competitiva e pensare di arrivare ancora più in alto?

Sicuramente un uomo da 25 punti a sera, un giocatore che sappia spezzare il ritmo prendendo palla nei possessi decisivi e realizzando con continuità.

Phila ha avuto, in questa stagione, giocatori come Iguodala o Holiday che hanno provato a diventare uomini da quarto-quarto non sempre con buoni risultati. In più serve maggior atletismo sotto canestro visto che Brand non è sembrato un uomo franchigia capace di trascinare la squadra verso una potenziale vittoria e i suoi 18 milioni di dollari a stagione pesano molto nel salary cap complessivo. Hawes ha impressionato ma non è adatto a giocare spalle a canestro nonostante una buona propensione a rimbalzo in difesa.

Il problema che ottenere due giocatori di questo tipo, che riescano a portar dei miglioramenti complessivi alla squadra non è semplice.

La prima mossa sta per arrivare: sul contratto di Elton Brand verrà con ogni probabilità esercitata la clausola dell’”Amnesty” così da lasciare maggior spazio al salary cap.

Lou Williams, uomo fondamentale per la buona stagione appena trascorsa, dovrebbe uscire dal contratto per testare la free agency, anche se su Twitter il giocatore ha ricordato come è probabile che firmi di nuovo per Philadelphia.

Inoltre, in un draft profondo come quello che sta per iniziare, il fatto di avere una quindicesima scelta può favorire la costruzione di una squadra. Queste sono le certezze che stanno accompagnando i 76ers negli ultimi giorni.

Quello che però si sta muovendo dietro le quinte in casa Phila è molto interessante. I rumors portano ad un nome soltanto: Andre Iguodala. Già nei giorni scorsi si è parlato di un interessamento dei Golden State Warriors che offrirebbero la settima scelta di questo draft più Biedrins più la prima scelta del 2013 o quella del 2014.

Con l’ottimo draft che sta per iniziare può essere un’ipotesi credibile anche se privarsi del talento da Arizona potrebbe essere una scelta poco azzeccata. E’ vero anche che il lungo lettone ha disputato una stagione decisamente negativa, ma il fatto di poter scegliere due giocatori nei primi 15 è una contropartita interessante. Questo però vorrebbe dire abbassare ancora di più l’età media della squadra mettendo in campo una formazione interessante in prospettiva ma rischiosa nel breve periodo.

Un’altra trade molto intrigante, che risolverebbe in parte il dilemma del lungo, vede sempre Iguodala scambiato, insieme alla scelta numero 15, per la coppia Eric Gordon e Emeka Okafor.

Questa soluzione si rivelerebbe abbastanza rischiosa, visto che le cifre del centro di New Orleans non sono state esaltanti in questa stagione, soprattutto perché si distaccano da quelle realizzate negli anni scorsi. Un buon giocatore insomma nulla di più, anche perché i 12 milioni all’anno che prende nella squadra del nostro Belinelli sono decisamente troppi. Come se non bastasse, l’ultima gara ufficiale risale al 10 di febbraio contro Portland.

Per Eric Gordon la situazione è diversa. Il talento è ottimo basti pensare come ha concluso la stagione, ma il dubbio sul ginocchio destro è ancora forte. Correlato a questo scambio si ipotizza anche la possibilità di non “rinnovare” Sam Young, Jodie Meeks, Spencer Hawes e Lou Williams per firmare con Andre Miller, Ryan Anderson e Randy Foye insieme ovviamente a Gordon e Okafor. Fantabasket.

Le altre ipotesi di scambi appaiono molto complesse e abbastanza strane come quella che vuole Gasol a Philadelphia con Iguodala ai Lakers, ma questo lo riteniamo un affare troppo incredibile e articolato per essere sviscerato più nel profondo.

Altri rumors riguardano la prossima scelta che potrebbe essere Doron Lamb, nonostante che inizialmente si fosse affiancato il nome di Andrette Moultrie.

Lamb, uscito da quella Kentucky vincitrice del titolo NCAA, è una guardia non dotata di grande fisicità anzi, non possiede molto stacco da terra e non è velocissimo, ma ha una buona capacità di lettura e di conoscenza del gioco. Quest’anno ha realizzato una media di 13 punti a partita con 2 rimbalzi e 1.5 assist mentre nelle Final Four si è dimostrato un giocatore molto solido mettendo a segno 22 punti con 7/12 al tiro in finale.

Il momento di Philadelphia è complesso con tanti rumors di mercato e una squadra da rinforzare senza però perdere la caratteristica che l’ha contraddistinta in questi playoff.  Ad alimentare una situazione, in continuo fermento, è il fatto che Rod Thorn molto probabilmente verrà sostituito e sono già iniziati i colloqui per un successore.

Le prospettive per la squadra di Collins sono buone, starà ora alla dirigenza mettere in piedi un team che possa dare continuità allo sviluppo tecnico, per continuare il progetto vincente intrapreso l’anno scorso.

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