“Oh se non vi piacciono i Playoffs Nba non vi voglio nemmeno conoscere” (cit. Federico Buffa) Una partita esplosiva, ribaltata e vinta da Philadelphia, che pareggia la serie.
GAME RECAP
Una partita che sembrava vinta per i Celtics, i quali pregustavano già la possibilità di chiudere la serie a casa loro, ma qualcosa si è rotto nel secondo tempo e i Sixers hanno reagito, vinto e lo hanno fatto da grande squadra. Risultato finale 83 92.
Boston comincia la partita con la mentalità giusta, quella da big team; impone subito un parziale di 9 a 0, che costringe Collins a un timeout dopo 2 minuti di gioco. Boston continua a puntellare la retina e arriva sul 14 a 0, quando Holiday, finalemte, sblocca il punteggio dei Sixers con un jumper dalla media.
La partita sale di ritmo grazie ad un indemoniato Bradley che dopo una tripla, con una difesa asfissiante sugli avversari, gli induce agli errori; ci pensa Rondo a recuperare la palla e mandare i compagni al ferro con linee di passaggio che neanche fosse Picasso.
Philadelphia oltre a sbattere la testa contro il muro verde, continua a cercare gli uomini dalla media, con una discreta circolazione di palla, che però continuano a sbagliare; Hawes e il resto della banda sembrano aver perso il tocco magico della serie con i Bulls e sparacchiano tiri sul ferro.
Dopo 6 minuti di gara Philadelphia ha un solo canestro dal campo realizzato (3/16 nel primo periodo) e così il primo quarto resta in mano ai Celtics, che vanno a riposo 24 a 12.
Collins nel timeout di fine periodo chiede ai suoi di combattere; i Sixers sembrano ascoltare i consigli del coach ed entrano in campo mostrando nuove energie, sopratutto in difesa dove sono molto più aggressivi e usano la loro rapidità per continui raddoppi sui Celtics.
Rondo è a riposo e come sempre, quando manca lui, Phila riesce a tornare sotto grazie ai liberi, ottenuti da contropiedi rapidi e fulminei.
Rivers ne ha abbastanza rimette in campo il Rajon e la musica cambia, di nuovo. Holiday chiude un contropiede, con una gran schiacciata di sinistro che fa saltare i tifosi del Wells Fargo Center, che però da li a poco dovranno risedersi vista la continua inefficienza dei loro idoli in attacco.
Boston però non riesce a trovare il bandolo della matassa sotto canestro, dove i Sixers restano molto fisici e molto presenti. Come già detto i Sixers non approfittano, causa molti errori anche a gioco fermo (13/21) e un Igoudala, sparito completamente dai radar della partita e fischiato dal proprio pubblico (0/5 in questo primo tempo e 3/6 dai liberi). Turner prova a prendersi la squadra in mano, ma è più testardo che talentuoso e finisce per sbagliare quasi tutto in questa seconda frazione.
Holiday, unica nota positiva per i Sixers, forza e trova due punti che danno ossigeno ai suoi compagni. Pietrus porta l’ energia necessaria ai Celtics per ristaccare Philadelphia, che chiude il primo periodo sotto 44 a 29, causa anche due punti allo scadere di Rondo su una delle sue veloci penetrazioni.
Philadelphia chiude il tempo con statistiche allucinanti, 9/39 dal campo e 7 palle perse e con un ottimo Bass da 13 punti e un Pierce stellare con 5/7 dal campo la partita sembra in mano agli uomini di Rivers.
Nel secondo tempo però la corazzata Celtics inizia a sciogliersi. Philadelphia sembra non avere la testa per poter cambiare la partita e inizia il quarto, come i precedenti, tirando male.
Boston non scappa e per fermare i Sixers ricorrono ai falli sistematici (8 nei primi tre minuti); Garnett è freddissimo e tira con percentuali orribili (2/15) e in difesa viene scavalcato da un super canestro di Hawes, spalle a canestro che sa di carica per gli uomini di Collins.
Holiday, forse il migliore fino a quel momento, esce per falli e viene sostituito da Lou Williams; questa sarà la mossa che cambierà la partita. Williams si fa subito notare per alzare un pallone per la schiacciata di Igoudala.
Philadelphia continua a segnare e Boston oltre a perdere palloni in fase di costruzione, continua a tirare male (0/9 nei primi 7 minuti di gara). Philadelphia riapre la partita con un parziale di 8 a 0 e dopo un paio di super giocate di Williams chiude il terzo periodo sotto di soli 4 punti, 63 a 59.
I Sixers ci credono per davvero e iniziano l’ ultima frazione pareggiando subito i conti con due canestri di Thaddeus Young, uscito dalla pnachina; addirittura pochi minuti dopo riescono a trovare il primo vantaggio della partita con una tripla di Meeks che è puro cotone.
Philadelphia domina a rimbalzo in attacco e ruba ancora palloni ai giocatori dei Celtics, che sembrano aver perso la concentrazione; si ritrovano cosi incrediblmente sul +4. Ci deve pensare ancora una volta Pierce a pareggiare i conti, vista la totale assenza di Garnett.
La partita si trasforma: diventa bella, avvincente, fisica, ma resta in equilibrio, con continui cambi di vantaggio. Il match poi prende una piega, che nessuno e dico nessuno si sarebbe aspettato dopo il primo tempo di gioco: il protagonista è Igoudala, che finalmente si carica la squadra sulle spalle e segna 8 punti degli ultimi 12 dal campo (2 triple) che ammazzano i Celtics e la partita.
Philadelphia infatti difende bene negli ultimi secondi sui possibili closer e lascia tiri difficili che Boston non mette. Dall lunetta, come sempre, rimangano glaciali e riescono a vincere, pareggiando la serie.
MVP
Williams questa partita l’ ha cambiata uscendo dalla panchina e portando rapidità, velocità e tecnica. Ma seguo il cuore e premio ancora una volta IGOUADALA: Andre va negli spogliatoi con 0 tiri realizzati e solo 3 punti al referto; continua ad assistere alla partita nei due quarti e mezzo successivi, non trovando mai il modo per entrarci, ma poi a 3:11 dalla fine mette, prima, quella bomba dal perimetro e i successivi altri due tiri che sanno di storia. Chiude la partita con 16 punti, 7 rimbalzi e 4 assist e 3/3 dalla lunga distanza.
POSTGAME
“Sinceramente non so da dove sia iniziato tutto” dice Coach Collins “Non so cosa si sia accesso, ma abbiamo iniziato a muovere la palla nel 4/4, non l’ abbiamo persa e abbiamo realizzato grandi tiri”
“Non abbiamo la stessa esperienza che hanno loro” dice l’ MVP della serata “Ma abbiamo sicuramente molta esperienza in queste situazioni che abbiamo vissuto. Questa è una grande vittoria per noi. Ci mette in una posizione migliore.”
Risponde anche a una domanda sulla possibilità di sbagliare i tiri nella prossima partita, come nel primo tempo “Probabilmente abbiamo tirato nella maniera peggiore in cui potevamo tirare…Se mettiamo i tiri o meno, se la nostra difesa è forte, saremo sicuramente in una posizione migliore”
“Penso che siano usciti dagli spogliatoi in maniera più fisica e penso che noi siamo entrati facendo tutto, tranne giocare a basket” dice Rivers “Penso che abbiamo giocato splendidamente nel primo tempo. Abbiamo fatto tutte le cose giuste. Nel secondo tempo, semplicemente, non l’ abbiamo fatto”
UN OCCHIO A GARA 5
Dopo questa gara tutto può succedere, i Sixers possono aver capito, definitivamente, le loro qualità e possono compiere l’ impresa. Ma si gioca al TD Garden, dove per uscire vincitore, devi giocare 48 minuti su 48 alla grande e non mollare mai e credo che questo sarà l’ ostacolo più grande per i Sixers, i quali non hanno ancora dimostrato di avere la maturità da grande squadra.
I Celtics sono una grande squadra ma in questa partita hanno avuto un tremendo calo di energie nel secondo tempo che spaventa e non poco.
Garnett infatti si sa che non può reggere due partite consecutive a grande ritmo, ma in questo match, non si è affatto riposato, ha solo avuto una serata maledettamente storta. Boston ha i campioni, il pubblico a favore, ama giocare su quel parquet e credo resti favorita per vincere questa gara 5 (anche perché più la serie si protrae peggio è per loro).
I Sixers però sono come “una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita”… e quindi hanno una possibilità, però devono giocare come hanno giocato nel secondo tempo, solo così possono vincere.
Innamorato della NBA da un paio d’ anni, vero appassionato di LeBron dal suo primo anno nella lega e tifoso di tutte le squadre presenti a Miami. Non si perde un match dei suoi Miami Heat e segue costantemente anche la MLB, la NFL e il College BB.
Partita buttata nella spazzatura dai C’s.
Strano che una squadra dall’esperienza dei biancoverdi abbia dato come chiusa la partita e abbia giochicchiato.
I 76ers da squadra giovane, energica e priva di esperienza è vittima artefice di cambi di ritmo improvvisi. Passa dal non riuscire a buttare la palla neanche in una vasca da bagno, ad aggredire, rimontare e vincere la partita.
Vedendo gli highlits ho visto un discreto numero di rondo, come creatore dal palleggio è secondo me secondo solo a paul e nash. Deve essere proprio bello avere accanto a te un giocatore così che ti arma la mano e ti crea tiri che neanche ti aspetti.
Io i Sixers non li capirò mai e poi mai, ha dei buchi spaventosi durante la partita,però nei minuti finali quando la palla pesa hanno quasi sempre vinto eh, durante sti playoffs. mah:)
Io per Rondo impazzisco, decisamente, non ho parole quando fa certi passaggi e se inizia ad essere costante con il tiro e continua a fare penetrazioni come in gara 3, è infermabile.