You can’t stop’ em. Rondo, Garnett e Pierce giocano da fenomeni quali sono e chiudono la gara in tre quarti.
RECAP
I Celtics grazie al talento dei suoi big Three (con Rondo al posto di Allen) e alla voragine creata nel terzo quarto, espugnano il Wells Fargo Center, 107 a 91.
Il primo punto della partita lo realizza Igoudala con una schiacciata dopo una gran rubata sulla linea laterale; l’ inizio è un po bruttino per entrambe che non trovano i canestri. I Sixers prendono un primo vantaggio sugli avversari grazie ad una fantastica rotazione di palla in attacco.
Dall’ altra parte Pierce inizia in modo aggressivo questo match, ma contro l’ atletismo dei giovani di Philadelphia fa fatica e così ci deve pensare il solito grande Rondo con aiuto di qualche super canestro di Garnett in faccia ad avversari, a recuperare lo svantaggio. Il play di Boston in questa primo quarto dimostra le sue grandi qualità anche di realizzatore (13 punti con 5-8) e con delle penetrazioni del miglior D-Rose tiene a contatto i suoi. Philadelphia però continua ad attaccare in modo ragionato e chiude il primo periodo avanti 33 a 28, dopo una tripla allo scadere di Williams.
Il secondo periodo ha un altro protagonista sotto il nome di KG : l’ ex stella di Minneaopilis inizia con 3 canestri consecutivi di una difficoltà di realizzazione non alta, di più; ma per lui questa è normalità. Philadelphia fa riposare i titolari e con il quintetto della panchina fa fatica contro l’ ottima difesa dei Celtics e la lampadina si spegne; momento buio, il solito per la squadra di Collins, che realizza due punti in 03 minuti e 30 contro i 16 degli avversari che provano la fuga.
Coach Rivers riesce a trovare i punti oltre che in KG e Rondo anche dalla panchina, grazie ad un gran canestro di Dolling in contropiede e ad un Pietrus che segna due triple consecutive, portando i biancoverdi sul più 13. Igoudala prova a risvegliarsi e a risvegliare i suoi compagni con una bomba (Philadelphia tira benissimo da tre 5/9 nel primo tempo ma non basta), ma Boston ha la marcia inserita e i giri non scemano grazie ancora ad un magico Rondo che con un reverse layup fa chiudere i suoi avanti di 11, 60 a 49.
La luce della ribalta in questo terzo periodo se la prende Pierce (10 punti in questa frazione), che con una tripla fantastica si sblocca, (2/10 fino a quel momento) e aumenta il divario. I punti diventano venti con un altro canestro (non ci sono parole per descrivere) di Rondo che appoggia al ferro con un gancio destro, facendo sembrare la cosa facile facile. Philadelphia resta macchinosa in attacco e non trova spazi tra le maglie verdi degli avversari e la partita se ne va. Young prova, di spirito, a riaccendere la fiammella della speranza per i Sixers, con una schiacciata e una stoppata, ma i Celtics sono inarrestabili e chiudono, praticamente, il match, tirando con il 62.5 %.
I Celtics quando sono avanti, raramente sbagliano e si fanno rimontare e questa non è una di quelle volte. L’ ultimo periodo per gli uomini del Doc è cosa facile, i Sixers non riescono a rientrare mai dai venti punti di svantaggio, se non nel garbadge-time. Boston vince per 107 a 91.
MVP
Questa volta dovrei metterli tutti e 3, perché si sono divisi i compiti nei primi tre quarti e chiudono con una doppia doppia; ma premio Rondo, che ha giocato una partita favolosa in attacco, umiliando i suoi marcatori con passaggi che solo lui può realizzare e segnando punti (tanti) attaccando il ferro alla D-Rose. Chiuderà la partita con 23 punti, 14 assist e 9/16 dal campo.
POSTGAME
“All’ inizio abbiamo segnato ed eravamo in buon ritmo e non penso che non abbiamo avuto alcun tipo di mentalità difensiva, ma loro ci affettato e tagliato a pezzettini e hanno preso i tiri che volevano” dice Collins che poi parla anche dell’ infortunio di Chris Bosh. “Ho pensato che abbiano guardato un po all’ altra serie, sapendo che Chris Bosh potrebbe stare fuori. Penso che abbiano visto (aprirsi) una tremenda opportunità. “
Rivers però risponde al collega: “Beh, non e vero, assolutamente. Loro sono una squadra giovane, atletica, e creano davvero difficili matchups per noi. Penso sia facile guardare a Miami e Oklahoma, e guardi ai Lebron, ai Durant e noti la forza delle star. E gli dai subito rispetto. Non solo i giocatori, ma i media, tutti. Quando non ci sono le All-Star, alla Detroit Pistons, si tende a pensare che non siano abbastanza forti. Ma non è così.”
The Doc ha parole anche sulla grande prestazione in attacco del ritrovato Pierce “Lui sa come giocare a Basket, è ritornato il ragazzo di un tempo”
UN OCCHIO A GARA 4
Si resta al Wells Fargo e i Sixers se sbagliano questa gara possono dire addio alle speranze di passare il turno. Si sa che a Philadelphia manchi un Big Man, quello che si prende la squadra sulle spalle, prende tiri nei momenti chiave ed è riferimento per la squadra, e questo non va a favore degli uomini di Collins, i quali hanno bisogno assolutamente dell’ uomo simbolo.
Igoudala ha tutte le caratteristiche per esserlo, e lo è anche stato contro Chicago, ma nei momenti che contano durante la partita, sembra chiudersi in se stesso rinunciando a diventare quel che campione, che potrebbe essere.
I Sixers contro i veri Celtics non hanno speranze, certo sono veloci, atletici, fisici, però gli altri son fenomeni dati per spacciati, quindi assai pericolosi. Ecco Boston può vincere tranquillamente questa gara e chiudere la serie, perché gara 2 è stato un errore (accusati di aver sottovalutato gli avversari) e uno stratega come Rivers non lo farà commetterà una seconda volta. L’ unico problema di Boston sta negli anni dei suoi due top players, Garnett e Pierce, i quali non riescono a giocare due partite consecutivamente con la stessa energia e velocità.
Mai dire mai con i Celtics, i quali ricordiamoci, stanno aspettando ancora il ritorno di Ray Allen. I Sixers devono dare tutto di fronte ai loro tifosi, perché se vanno sotto 3 a 1, la partita successiva al TD Garden sarà praticamente impossibile da vincere. Il pronostico è tutto per i Celtics, ma questi sono i Playoffs Nba, non dimenticatevelo.
Innamorato della NBA da un paio d’ anni, vero appassionato di LeBron dal suo primo anno nella lega e tifoso di tutte le squadre presenti a Miami. Non si perde un match dei suoi Miami Heat e segue costantemente anche la MLB, la NFL e il College BB.
troppo duri, troppo forti mentalmente i Celtics!
Phila è promettente ma ancora troppo tenera per questo tipo di sfide, e in un certo senso lo aveva già dimostrato nella serie con i bulls…
Rondo e Garnett davvero immensi