There are close-game team and there aren’t. Boston usa tutta la sua esperienza contro l’ inesperienza dei Sixers e vince gara 1.
RECAP
Una partita fatta di parziali e di leading changes, una partita giocata da Philadelphia bene per tre quarti, ma si sono persi nell’ ultimo periodo dove Rondo e i Celtics hanno vinto la gara. Risultato finale 91 a 92.
Igoudala è ancora pieno di adrenalina dall’ ultimo match e così neanche il tempo di iniziare, che spara una tripla che è puro cotone. Boston in attacco sembra fare fatica e con Bass, che seppur libero, non segna (non ci va nemmeno vicino) ci deve pensare K.G. a recuperare il parziale di 7 a 0 degli avversari con due canestri dei suoi. I Sixers però muovono la difesa dei Celtics, con buoni passaggi (anche tra i lunghi) e con un favoloso stepback di Igoudala si portano sul +9.
Garnett non lascia scappare gli avversari e in collaborazione con Pierce, che nonostante l’ età, gli acciacchi e la mano fredda (0/3 in questo quarto), recupera su un contropiede e stoppa Williams. L’ eroe del Walls Fargo Center però alza la voce e chiude in bellezza il quarto con una tripla, che significa 10 punti per lui (2/3 dall’ arco) e 28 a 18 per la sua squadra.
Il secondo periodo si apre con la seconda tripla in questi playoffs per Allen, che però non è ancora al 100 % e non ha minuti nelle gambe. Boston però continua a soffrire la velocità e la rapidità dei Sixers: le pentrazioni degli uomini di Collins sono micidiali e con un Young che può giocare alto e con la palla in mano contro Garnett, i punti sono assicurati.
I Celtics tornano sotto con un parziale di 7 a 0 in poco più di 2 minuti, aperto da una bomba di Ray che fa esplodere il TD Garden. In difesa però in questo primo tempo si vede una sorta di missmatch sul tabellino:il giovane Turner (12 punti contro i 2 di Rondo) manda prima per i pascoli Rajon con un crossover e poi con un reverse riporta i suoi sul +9. Boston in attacco fa fatica, continua a cercare Bass che però proprio non riesce a cacciarla dentro.
I Celtics riescono comunque a recuperare con il solito KG e pareggiano i conti. Rondo ha un paio di minuti di sbandamento (i soliti) e prima alza un paio di palloni di troppo sotto canestro (a L.A. sponda Clippers sarebbero state schiacciate e punti) e poi perde due palloni in modo ingenuo. I Sixers poi sciupano il vantaggio della doppia cifra, sbagliando gli ultimi sei tiri consecutivi; dall’ altra parte Pierce trova il primo canestro della serata a 50 secondi e spiccioli dalla fine e lo splendente Garnett (finirà con 29 punti) autore di un primo tempo da 14 punti, con un tournaround bank shot accorcia le distanze sul 47 a 42.
Il terzo periodo si apre come si era chiuso quello precedente: canestro, questa volta in Fadeaway, di Garnett. Holliday non è in serata (chiuderà la parità con 3 su 13 e 0 su 4 da 3) e si ostina a cercare tiri che sarebbero difficili anche per altri. Rivers deve aver parlato a Rondo negli spogliatoi, perché il play di Boston regala due punti facili a Bradley con un assist al bacio.
Philadelphia riesce a sbloccarsi, uscendo da timeout, solamente con Hawes che realizza il primo canestro dopo ben 12 minuti di gioco. Rajon non è ancora entrato in modalità “mi porto a casa questa partita” e con lazypass regala palla a Igoudala che assiste Turner per il +2 Phila.
Questa partita si gioca sui parziali e così con uno da 8 a 0, i Sixers rimettono la testa avanti. Coach Doc sposta Bass sotto canestro, dove finalmente trova punti; KG però a prendere in fiato in panchina e Boston non accorcia le distanze. Ci vogliono 3 grandi giocate di Rondo a fine quarto a far terminare Boston sotto di 4 punti a fine quarto.
Philadelphia entra per l’ ultima frazione con un altro spirito e prima con un paio di contropiedi veloci e poi con Allen che sfrutta il quintetto piccolo dei Celtics si porta sul +10. Philadelphia poi però, si blocca ancora e non riesce più a segnare; Dooley suona la carica e realizza in layup in contropiede di pura forza ed energia. Ora entra in scena Rondo, che prima realizza un canestro in penetrazione e poi realizza la sua ottava tripla doppia nei playoffs in carriera con un jumper.
Philadelphia prima sembra restare a galla ma poi si perde e cerca e prova tiri che non hanno “nè arte né parte”. Igoudala con una bomba da 3 prova a riaprire le speranze, ma Rondo con un jumper le chiude definitivamente. Il Doc poi ci mette lo zampino e ordina ai suoi di far scadere i 24, lasciando così 3 secondi sul cronometro; poi dice a Rondo di mandare in lunetta Holliday (che fa 2/2) e infine realizza uno schema da rimessa, sempre in collaborazione con Rajon che riesce a sfuggire al fallo e la partita termina.
MVP
Rondo: il primo tempo non è di quelli che fa felici il Doc (8 assist comunque) perché non ci mette tutto se stesso. Il secondo tempo lo gioca in un’ altra maniera e lo fa entrare nella storia; chiuderà lui la partita e lo farà finendo cosi: 13 punti, 17 assist 12 rimbalzi e 4 rubate.
POSTGAME
“Per essere onesti non sapevo neanche che eravamo sotto” ha detto Kevin Garnett “Non ho nemmeno guardato il punteggio. Nessuna mancanza di rispetto per il gioco o qualcosa del genere, vado matto per la folla, per l’ adrenalina, per l’ emozione. Per la maggior parte del gioco mi sono piaciute le sensazioni che ho avuto durante la partita. Mi sentivo come se stessimo giocando un basket migliore”.
“Abbiamo avuto dei brutti attacchi nel quarto periodo che ci hanno ferito” ha detto Collins “Questa è una specie di firma di una squadra che sta provando a crescere e che vuole dimostrare quello che è durante una serie di playoffs.” Ha anche parole di elogio per i giocatori dei Celtics: “Hanno avuto una gran gestione del finale di gara. Non ho mai visto giocare meglio Garnett, Rondo è stato spettacolare però a conti fatti, abbiamo avuto una grande chance di vincere”
“L’ esperienza è venuta fuori” dice Igoudala “Soprattutto con le giocate che hanno fatto. Sapevano esattamente che cosa fare e come farlo. Quando mancavano due minuti abbiamo fatto tutto tranne giocare un bel basket.”
UN OCCHIO A GARA 2
Philadelphia ha tutte le carte per fare l’ impresa e ritornare in Pennsylvania con la serie in parità. Quando i Sixers giocano in velocità e muovono bene la difesa dei Celtics e non si intestardiscono a giocare uno contro uno e provare tiri non costruiti allora possono battere Boston.
Aggiungiamo poi un Holliday che riesce a trovare qualche canestro in più e un Young, che può battere in palleggio Garnett alla grande e i Sixers possono farcela. Certo se Rondo gioca metà tempo con la testa e riesce a chiudere la gara, se Garnett resta così difficile da fermare e se Pierce sistema i suoi problemi al ginocchio e trova i punti allora i Sixers non hanno scampo.
Philadelphia dovrà giocare con la testa e non sprecare quei vantaggi che ha la possibilità di costruirsi in partita e Boston dovrà riuscire a segnare facilmente anche quando uno dei suoi big si siede per vincere questo match. In ogni caso punteggio finale o meno, questa sarà una partita combattuta e all’ ultimo sangue, perché gli uomini di Collins, sono si giovani e inesperti ma hanno dimostrato di avere la faccia tosta per poter dominare (a tratti) i Celtics a casa loro, una cosa che non è facile per nessuno.
Innamorato della NBA da un paio d’ anni, vero appassionato di LeBron dal suo primo anno nella lega e tifoso di tutte le squadre presenti a Miami. Non si perde un match dei suoi Miami Heat e segue costantemente anche la MLB, la NFL e il College BB.