Di tutte le serie che potevano chiudersi sul 4-1 in questi playoffs NBA, quella tra Boston e Atlanta era quella su cui avrei scommesso di meno; le due franchigie hanno combattuto punto a punto in tutte le partite, tranne in gara 4 dove Boston ha dominato, e anche ieri abbiamo avuto prova di come il divario tra le due squadre sia minimo.
Non tanto sul piano della qualità e del talento dove forse i Celtics sono ancora superiori, ma in generale l’atletismo e la grinta degli Hawks riescono a colmare le lacune e a regalare una bella serie molto combattuta.
Nella sfida di ieri sera coach Larry Drew schiera un quintetto più muscolare e più fisico, che vede partire Marvin Williams da 3, con Joe Johnson da 2, ed Hinrich, che fino a prima era sempre partito da titolare, in panchina. Anche Horford parte da titolare. Per Boston il solito quintetto al completo, ma con un Pierce zoppicante che, come vedremo, gioca non ai suoi livelli.
L’inizio gara non è dei migliori per la squadra di casa, Boston sembra da subito più in palla e grazie ad un ottima partenza di Pierce, allunga subito sull’ 11-3. La formazione casalinga è si più fisica, come già sottolineato, ma è anche più lenta nelle rotazioni difensive; la offense degli Hawks vive di assoli mal supportati, troppi 1 contro 1 che sfociano spesso in contropiede avversari e anche se sul finire di quarto Smith e soci cercano di velocizzare la manovra, sono i Celtics ad avere il pallino del gioco, emblematico Josh Smith che si fa stoppate prima da Stiemsma e poi da Hollins.
Il parziale vede Boston chiudere sul 21 – 15 la prima frazione.
Nel secondo quarto è interessante vedere come Rivers cerchi di fronteggiare la fisicità di Atlanta lasciando molto spazio ad Hollins, mentre i problemi al ginocchio di Paul Pierce lo costringono a dare spazio a Pietrus e Allen, decisamente più incisivi. Proprio Ray Allen sembra il più in salute dei suoi.
In questa fase di gioco sembra di essere al TD Garden di Boston, i Celtics, molto determinati e sicuri, corrono di più e difendono benissimo, in fase offensiva fanno girare benissimo il pallone e con un energico Dooling in campo, strappano la gara a proprio favore, sfruttando il momentaccio di Atlanta che tira con il 29% dal campo e ha totalizzato la bellezza di 7 turnovers.
Il quarto andrà a spegnersi all’intervallo con qualche tripla consecutiva della coppia Williams-Johnson che, grazie anche alla mole di rimbalzi offensivi garantiti dalla coppia Horford e Smith, porteranno la propria squadra sul 40 – 40 all’intervallo.
Nella ripresa la partita è più bella e divertente, le due squadre gestiscono meglio i propri possessi e cercano entrambe spaziature migliori per attaccare il ferro. Si rivede un buon Teague che attacca il pitturato e guadagna liberi preziosi, mentre per Boston Pierce sembra davvero rallentato dal proprio ginocchio.
Partita che in questo momento vedrà succedersi prima un parziale di 7 – 0 a favore di Atlanta, poi un contro parziale quasi in solitaria di un fenomenale Rajon Rondo, che col parziale di 10 – 0 riporta a contatto i suoi. Con Hollins di nuovo in quintetto, Garnett può giocare da 4 e marcare Smith, che quando si trova davanti il veterano attacca molto meno il ferro e diventa più docile.
Nell’ultimo quarto, fuori un Pierce più dannoso che utile, dentro un sontuoso Allen e un buon Pietrus. Ora è la partita dei lunghi di Atlanta che con un dominio di Horford sotto canestro iniziano a essere davvero in comando dei ritmi della partita.
Nel finale, gli Hawks saranno in grado di sprecare un vantaggio di +8 in pochi minuti, ma Boston inspiegabilmente non commette il fallo intenzionale a 18 secondi dalla fine sul punteggio di 86 – 87, fa scorrere 8 secondi netti prima di intervenire. Rondo riuscirà anche a rubare la palla dalla rimessa ma senza capitalizzare.
Risultato finale 86 – 87 Hawks.
MVP
Impossibile non dare la corona di MVP ad Al Horford, che sembra davvero tornato ai fasti di un tempo dopo solo una partita dalla lunga convalescenza. La sua prova da 19 punti, 11 rimbalzi, 3 assists, 3 stoppate e 3 rubate in 41 minuti di gioco ha distrutto i lunghi di Boston dominandoli sotto canestro. Per i Celtics il solito Rondo da 13 punti, 5 rimbalzi, 5 rubate e 12 assists.
DICHIARAZIONI POST PARTITA
Al Horford : “Non mi aspettavo di giocare assolutamente così tanti minuti, eravamo intesi sui 15…25 minuti massimo. E’ stata una decisione presa vista la piega che la gara aveva preso “
Doc Rivers : ” Mi dispiace molto per come è finita la partita, sentivo davvero che Rondo avrebbe risolto da solo nel finale “
COSA ASPETTARCI
Adesso la serie si sposta nuovamente a Boston, campo ostico per qualsiasi squadra. La differenza la farà Paul Pierce; il capitano dei Celtics dovrà fare i conti con la propria condizione fisica e decidere a che livello giocare e che prestazione riuscire a fare, altrimenti forse per Rivers, come si è visto a tratti in quest’ultima gara, è meglio fare a meno di lui.
Col ritorno dei titolari ( escluso Pachulia ) gli Hawks sono molto temibili sotto canestro, dove è risaputo che Boston non può primeggiare; ci sarà bisogno di un ottima panchina ( Stiemsa, Hollins ) e di una prova superlativa di KG e Bass sotto i tabelloni per poter chiudere la serie.
Se Marvin Williams e Joe Johnson si dimostreranno precisi al tiro, Bradley, Allen e Dooling, con l’aggiunta di PIetrus, dovranno realizzare tiri con continuità e difendere a spron battuto.
Probabilmente la serie forse più equilibrata vista fino ad ora vedrà la sua fine a Boston giovedì notte. In caso contrario, gara 7 ad Atlanta sarebbe forse troppo dura da affrontare per i ragazzi di Rivers.
Purtroppo è tutto vero e risaputo: i miei Celtics hanno fegato da vendere, ma hanno pochissime rotazioni. Già sotto canestro non ci sono ricambi veri per far davvero rifiatare Garnett e Bass, se poi Pierce sta così…
Alla fine spero e credo che Boston la spunterà per orgoglio e per il fattore casalingo ma siamo davvero alla fine di un meraviglioso ciclo.
Per il futuro resta Rondo, Bradley, un anno di Pierce e credo basta….
il bello è che tutti si preoccupano delle sorti dei biancoverdi,il che è comprensibile da parte della tifoseria dei celtics(da tifoso hawks farei la stessa cosa),ma da parte dei media nazionali e soprattutto americani(torno ora dalla georgia) è una cosa che mi da leggermente fastidio..capisco che forse il mondo del basket è nato e cresciuto con le sfide lakers-boston dei momenti migliori,ma esistono altre squadre..si parla di boston che deve far risparmiare i suoi “vecchietti” di una panchina mediocre,etc etc..ma il momento migliore di boston in questa serie playoff è coincisa con l’infortunio di smith che aggiunto ad horford e pachulia costituisce il reparto lunghi hawks..sara’ che sono un sognatore ma a parita’ di quintetti boston sarebbe fuori con un 4-2..
se posso provare a rispondere al tuo commento, probabilmente hai ragione ma ti ricordo che gara 4, quella dominata dai celtics, in quella gara smith era presente. la partita dove smith ha saltato il turno è stata gara 3 vinta molto faticosamente dai celtics. ricordiamoci inoltre che boston a metà stagione, per record e condizione fisica, era 8 o 9 ad est e la stampa americana si chiedeva se fosse in grado di arrivare ai playoffs.