L’unica cosa che mancava, per dimostrare ulteriormente l’equilibrio che caratterizza la serie tra Clippers e Grizzlies, decisamente la più combattuta di questo primo turno di playoffs 2012, era un supplementare. Ed ecco che, in Gara 4 a Los Angeles, il supplementare è arrivato.
E con il supplementare è arrivata anche una storica vittoria dei Clippers, che permette loro di portarsi sul 3-1 nella serie e di essere a un passo dal secondo turno di playoffs: sarebbe la seconda volta in trentasei anni (dal trasferimento in California degli allora Buffalo Braves) che i velieri riescono a passare il primo turno.
E non è un caso che il volto della vittoria di ieri notte sia Chris Paul, il giocatore che dal suo arrivo in California è la rappresentazione di quanto le cose siano cambiate nella sponda biancorossa di Los Angeles. L’ex Wake Forest ieri notte ha decisamente preso in mano la gara, segnando nove dei suoi ventisette punti (conditi da nove rimbalzi e sette assist) nell’overtime, e trascinando i suoi alla vittoria finale.
A fine gara Vinny Del Negro lo ricopre giustamente di complimenti: “Chris è sempre al massimo, è questo che lo rende speciale. Chris è bravissimo non solo per quello che fa, ma anche perché riesce sempre a fare la scelta giusta. E’ questo che lo rende una star” mentre invece lui si concentra su quello che avrebbe potuto fare meglio: “Probabilmente il peggior errore che ho fatto è stato non prendere il tiro alla fine dei regolamentari. Se fossi in tv a guardare la partita, me ne direi di tutti i colori. Ma bisogna andare avanti. La cosa migliore è che ho dei compagni che si fidano di me”.
E dire che la storia della partita sembrava andare al contrario rispetto agli atti precedenti della serie: questa volta, infatti, erano i Clippers ad avere un vantaggio in doppia cifra a quattro minuti dalla fine, mentre i Grizzlies dovevano recuperare.
E, complice anche l’uscita per raggiunto limite di falli di Griffin, Memphis ce l’ha fatta, mangiando un punto per volta ed arrivando al pareggio a venti secondi dalla fine con due tiri liberi di Randolph: i Clippers hanno poi sprecato l’ultima azione e, come detto, nel supplementare Chris Paul ha preso in mano la pratica, per la gioia di uno Staples Center ancora una volta strapieno e rumoroso.
I Grizzlies si mangiano ancora una volta le mani, dopo aver perso la terza partita della serie arrivando ancora una volta ad un passo dalla vittoria, per poi perdere nel modo più doloroso possibile, con tutti i finali di partita combattuti che sono andati dalla parte dei loro avversari.
Sta poi diventando un problema la questione dei lunghi di Memphis: la front line doveva, in sede di preview, essere uno dei punti di forza dei Grizzlies, ed invece sta faticando non poco. Anche ieri sera il contributo in particolare di Randolph e soprattutto di Gasol è stato al di sotto delle loro medie.
Gasol soprattutto è molto al di sotto dei suoi standard che, in stagione regolare, gli erano addirittura valsi la convocazione all’All Star Game. Ieri sera ha chiuso con otto punti e cinque rimbalzi, non riuscendo a segnare neanche un canestro dal campo in tutti i tempi regolamentari. E’ chiaro che per ribaltare la serie, Memphis deve ripartire proprio dai suoi lunghi e da quella fisicità che, in teoria, dovrebbe dare loro un vantaggio sugli avversari: a questo proposito, di sicuro aiuterà tornare a casa, davanti al pubblico amico.
A questo punto quindi la serie si trasferisce di nuovo in Tennesse mercoledì sera, e Memphis avrà le spalle al muro. Se non sapete cosa aspettarvi, non siete gli unici.
Chris Paul, però, garantisce che ci sarà da divertirsi: “Facciamo buona TV, alziamo gli ascolti. Non vogliamo partite scontate. C’è un motivo se abbiamo finito quarti e quinti ad Ovest, con una partita di distanza tra noi. Ci sono un sacco di giocatori in questa serie che non mollano mai. Tutte e due le squadre lotteranno fino alla fine”.