Nessuna sorpresa, è andata come doveva andare. Gara 1 all’ United Center si può sintetizzare così.
RECAP
I Bulls si sbarazzano facilmente dei 76ers, 103-91 il risultato finale. Gli uomini di Thibodeau hanno giocato come sanno, difendendo alla loro maniera, gestendo il ritmo di gara e tenendo sempre in mano il pallino del gioco.
Una partita che c’è stata solamente nel primo guardo dove Phila è riuscita ad abbassare il ritmo, a difendere bene (ottimamente su Rose) e a mettere tiri importanti. Il più atteso, Derrick Rose, parte male, 1 su 7 al tiro nel primo quarto e i Sixers restano in scia con un sorprendente Brand e i soliti punti dalla panchina.
Chicago chiude il primo quarto in vantaggio grazie ad un ottimo Hamilton e al solito Deng. La chiave che ha sbloccato Rose sta nel passaggio del miglior uomo della partita: a metà del secondo quarto Rip Hamilton in contropiede invece di andare al ferro per due punti facili, passa alla palla a Rose che segna un canestro importante, portando i suoi sul più 8. Subito dopo infatti il fenomeno di Englewood mostra che è tornato, o quasi, con uno dei suoi Float.
La partita resta sempre in mano dei Bulls anche se i Sixers non si arrendono restando sempre appena sopra la doppia cifra Ci vuole un grande Korver a fine del terzo quarto con la tripla del +11 su uno splendido assist di Rose per frenare la rincorsa. La mano fatata sempre di Korver nel quarto quarto e una tripla pazzesca di Rose allo scadere dei 24 per ammazzano definitivamente la partita.
Thibodeau però non è sicuro del risultato e pur con un vantaggio sopra la doppia cifra non toglie Rose, che ricordiamo giocava la prima partita intera dopo un sacco di settimane.
Derrick rimane in campo fino a 1:04 dalla fine quando accade quello che nessun tifoso, allenatore e compagno si augura che succeda mai: D-Rose va per un layup, ma quando è per aria si capisce che qualcosa non va e Rose cade pesantemente sul parquet.
Nell’ istant replay si vede che al ginocchio di Derrick succede qualcosa di strano. La smorfia di dolore sul suo volto terrorizza tutta l’arena, facendo calare il silenzio. Derrick però riesce a rialzarsi e a camminare fino negli spogliatoi, seppur sostenuto Qualcuno tira un sospiro di sollievo. La partita in sostanza finisce li.
MVP
Rip Hamilton: tiene avanti da solo i suoi il primo quarto, tirando con velocità, uscito dai blocchi, come faceva un tempo. Finisce la gara con 6/7 dal campo e 19 punti e 4 assist.
POSTGAME
Le critiche piovone copiose su Coach T., accusato di non aver concesso il meritato riposo a Rose evitandogli così questo infortunio. Thibodeau sostanzialmente risponde ai giornalisti dicendo che in quel momento sapeva di aver bisogno di lui e che la partita era ancora in bilico.
Tutti cercano di scovare qualcosa sulla gravità dell’ infortunio di Rose e le notizie rimbalzano su tutti i network: addirittura un’ ora dopo la gara circola la notizie che la stagione di Rose sia finita, ma il tutto viene subito smentito.
Il comunicato ufficiale arriva solo dopo due ore e mezza ed è agghiacciante per i tutti i tifosi di Chicago e non lascia speranze: Derrick Rose ha subito una rottura del legamento crociato, la sua postseason è finita. I Bulls perdono il loro giocatore più forte.
UN OCCHIO A GARA 2
Una fievole speranza si è aperta per i tifosi dei Sixers con l’ infortunio di Rose, ma credo che Chicago sia troppo forte per Philadelphia anche senza il suo uomo più talentuoso. I Bulls sono un gruppo vero che gioca per un Coach vero con del basket vero.
Inoltre quest’ anno hanno dimostrato di riuscire a vincere anche senza di Rose e di farlo anche contro le grandi (17-7 senza Rose). Per tanto credo che con gara 2, dato che si gioca ancora allo United Center Chicago si porterà sul 2 a 0, affidandosi alla costanza di Deng, alle energie di Hamilton e di Noah e alla mano calda di Korver.
Innamorato della NBA da un paio d’ anni, vero appassionato di LeBron dal suo primo anno nella lega e tifoso di tutte le squadre presenti a Miami. Non si perde un match dei suoi Miami Heat e segue costantemente anche la MLB, la NFL e il College BB.
questo commento l’ho scritto qui 4 giorni fa, triste riproporlo:
“hanzo:
April 27th, 2012 at 09:02
sta cosa degli infortuni lascia il tempo che trovo. Io la vedo da un’ottica diversa: non e’ tutta sfiga. Sapere fin dove tirare la corda, sia da parte dell’allenatore/dei preparatori sia da parte del giocatore e’ un merito, o un demerito. Ripeto: non e’ tutta sfiga.
Se in squadra ti arriva un rookie che magari ha pure saltato il college, e tu pompi a dismisura e in velocita’ il suo fisico, non ancora pienamente sviluppato, e poi questo si rompe dopo tre gare di RS, beh quella non e’ sfiga, sei tu che sei un coglione e un irresponsabile. Cosi’, per fare un esempio.
D’altra parte, se sei una PG piccola che gioca sempre ai 180 all’ora cercando SEMPRE di attaccare il canstro anche quando e’ palesemente troppo, e ti rompi 3 volte in una stagione, hai chiesto troppo al tuo fisico. Essere un campione e’ anche sapere fin dove buttarsi. E se andiamo a vedere i giocatori che verranno ricordati per sempre, troveremo gente che aveva la TESTA che arrivarci a queste considerazioni…
poi ci sono un sacco di ottimi giocatori che sono durati pochissimo, non sempre per sfiga.
Quando vedo Rose andare dentro e’ spettacolare, e’ un giocatore stellare, ma ogni volta penso: quanto puo’ durare? a me paice e spero che duri tutta una carriera, ma forse sarebbe il caso di pensare in maniera piu’ lungimirante e sceglierepiu’ attentamente le soluzioni di gioco…”
…
hanzojam, data la sfiga che porti, ti prego, parla sempre e solo bene di Nash.
beh se c’è un giocatore con testa quello è proprio il vecchietto!
…quantomeno non ho mai parlato di eventuali infortuni di miei compagni di squadra…
Bruttissima tegola per i bulls.
Gli heat vincono facile vs i knicks che tengono solo 1 quarto e poi si disuniscono clamorosamente.
Perfettamente d’accordo con Hanzojam.
Io adoro Rose (soprattutto dal punto di vista caratteriale e perche’ non se la tira a differenza di altri, nonostante sia il piu’ forte) pero’ allo stesso tempo trovo che questo tipo di giocatori possano durare pochissimo.
Anche Westbrook, per esempio, durera’ poco.
Un po’ perche’ (come nel caso di Rose) si e’ piu’ fragili fisicamente buttandosi sempre nel pitturato e penetrando sempre.
Un po’ perche’ sono giocatori TROPPO legati ai muscoli e al fisico.
E il fisico, col tempo, crolla.
Loro a 28-30 anni non potranno piu’ fare i salti e le penetrazioni che fanno ora. Quindi saranno meno determinanti.
Quindi o imparano (soprattutto Westbrook) a passarla e a scegliere meglio le opzioni offensive (vedi diventare come Chris Paul o Deron o Rondo) oppure dureranno pochi anni..cioe’ finche’ il fisico glielo permette..
infatti westbrook è il secondo che mi viene in mente, anche se per ora sembra meno fragile…
Rose ha una gestione del suo corpo simile a quella di Iverson: autodistruttivo! Purtroppo questo è il bello e allo stesso tempo il brutto di giocatori così devastanti…
Ora i Bulls devono dimostrare quanto valgono con Watson al posto di Rose: buonanotte…