Tentative Labor Deal.
Altrimenti detto dopo cinque mesi di lockout ce l’abbiamo fatta e che nessuno si azzardi a rifiutarlo.
Perché prima di arrivare alla firma definitiva (si parla di una settimana circa) c’è bisogno di espletare alcune formalità… facendo in modo che restino tali.
Innanzitutto i firmatari delle cause antitrust, spostate tutte in Minnesota, dovranno valutare l’accordo e togliere i tribunali dallo scenario. Carmelo Anthony, Chauncey Billups, Caron Butler, Baron Davis, Kevin Durant, Ben Gordon, Kawhi Leonard, Steve Nash, Leon Powe, Anthony Randolph, Rajon Rondo, Sebastian Telfair, Anthony Tolliver, Derrick Williams, ognuno di loro dovrà accettare le condizioni proposte.
A quel punto votazione tra i 30 proprietari, ricostituzione dell’NBPA, riconoscimento della stessa da parte dei proprietari.
Soluzione di alcune B-issues, come il limite d’età minimo per l’ingresso nella Lega che potrebbe essere aumentato di un anno, chiudendo la porta al fenomeno degli one and done.
E poi votazione tra i 450 giocatori.
Formalità, appunto.
Accordo che non si discosta eccessivamente dalle proposte seccamente rifiutate un paio di settimane fa, ma che presenta alcune varianti che possono essere definite vittorie di Hunter e Fisher.
Stern e i proprietari hanno ottenuto gran parte di quanto chiesto, ma per arrivare a una soluzione è stato evidentemente necessario lasciare qualcosa sul piatto.
Entrambe le parti hanno quindi ammorbidito le proprie posizioni, ma è impossibile dire se questo sia avvenuto per una presa di coscienza (molto parziale), per la paura delle conseguenze legali (difficile) o per un ragionamento strettamente economico (sicuro, con la data di Natale, storicamente la “Prima” sulla TV Nazionali, che non è affatto casuale)
La lega ha rilasciato un memo in formato .pdf con i dettagli del Tentative Deal, non resta che analizzarlo, riportandolo esattamente nello stesso formato dell’originale e con l’omissione delle parti più complicate e meno interessanti per il tifoso medio.
BRI SPLIT
50/50. Variabile a seconda dei risultati ottenuti rispetto alle previsioni, con i giocatori che si troverebbero a ricevere il 49% in caso di andamento economico della Lega negativo e il 51% in caso di successo.
Nel primo anno (2011/2012) piccola transizione, con una quota garantita del 51,15% per i giocatori.
Essendo prevista una stagione di 66 partite anzichè 82, ogni giocatore riceverà stipendio pari a circa l’80% di quanto originariamente previsto.
SALARY CAP
Sistema “soft”, come nell’ultimo accordo.
Nei primi due anni, di transizione, le quote rimarranno fisse e tali e quali a quelle della stagione precedente, quindi 58M di tetto salariale, 70M di soglia per la luxury tax.
In seguito tali valori andranno adeguati al BRI secondo formule ben precise, crescendo di anno in anno.
In quanto soft il sistema prevede una serie di eccezioni che permettano lo sforamento del tetto, eccone la lista (alcune già presenti nel precedente Collective Bargaining Agreement):
- Non-Taxpayer Mid-Level Exception. Riservata alle sole franchigie che al momento dell’utilizzo avranno un monte salari compreso tra il tetto e la soglia della tassa (tra 58 e 70M nella prossima stagione). Utilizzabile ogni anno, contratto di 5 milioni fino a un massimo di 4 anni. Ammontare fisso nelle prime due stagioni di validità e con aumento del 3% in ciascuna delle (eventuali) successive.
- Taxpayer Mid-Level Exception. Riservata alle sole franchigie che al momento dell’utilizzo avranno un monte salari maggiore della soglia della tassa. Utilizzabile ogni anno, massimo 3 anni, 3 milioni il primo anno, successivi incrementi del 3%.
- Mid-Level Exception for Room Teams. Riservata alle sole franchigie che all’inizio dell’offseason avranno un monte salari inferiore al tetto salariale (e che quindi per definizione non dovrebbero avere diritto ad eccezioni). Consente nella disponibilità di offrire un ulteriore contratto di 2.5M e 2 anni (aumento del 3%) anche una volta esaurito lo spazio salariale. Resta sottinteso che ogni squadra a seconda della propria situazione potrà usare un solo tipo di MLE per stagione.
- Bi-Annual Exception. Riservata alle sole franchigie che al momento dell’utilizzo avranno un monte salari compreso tra il tetto e la soglia della tassa (tra 58 e 70M nella prossima stagione). 1.9M per 2 anni (aumento del 3%), come facilmente intuibile dal nome stesso non utilizzabile in stagioni consecutive. Già presente nel precedente CBA.
- Disabled Player Exception. Assicura ad una squadra che dovesse perdere per infortunio giudicato season-ending la possibilità di firmare un ulteriore giocatore. Pari al valore più basso tra il 50% del contratto del giocatore infortunato e il valore della Non-Taxpayer MLE. Un solo anno di contratto. Già presente nel precedente CBA.
- Traded Player Exception. Utilizzata nel caso di scambio tra un contratto e dello spazio salariale o un’altra TPE. Nel primo caso prevede la presenza nello scambio di una squadra sotto il tetto salariale che possa assorbire un contratto. Se la squadra che cede il giocatore viene, dopo la trade, a trovarsi sotto la soglia della tassa ha diritto a una TPE pari al valore minore tra il 150% dei contratti ceduti + 100k e il totale dei giocatori ceduti + 5M. Se la squadra viene a trovarsi comunque sopra la soglia della tassa ha diritto, come già previsto per tutte le TPE nel precedente CBA, a un’eccezione pari al 125% dei contratti ceduti + 100k.
[nda: in una trade la TPE non può essere associata ad altri contratti, ma deve rappresentare un semplice scambio di “spazio” in cambio di uno o più contratti. Quindi SI’ a TPE per un contratto, SI’ a TPE per due contratti, NO a TPE + contratto per uno o più contratti… a meno ovviamente che non sia possibile mettere in piedi due trades parallele, ma seprarate, entrambe regolari secondo le varie norme del CBA.]
Sono inoltre stati rivisti il limite minimo relativo al monte salariale (85% del Salary Cap nei primi due anni, 90% dal terzo) e, sempre a partire dal terzo anno, le penalità previste per le franchigie che dovessero trovarsi oltre alla soglia della Luxury Tax.
Nei primi due anni rimarrà quindi il sistema che prevede il pagamento di 1 dollaro per ogni dollaro di sforamento; in seguito andrà invece seguito il seguente schema:
Sforamento fino a 5M -> 1.50$ per ogni dollaro; 5-10M -> 1.75$; 10-15M -> 2.50$; 15-20M -> 3.25$; 20-25M -> 3.75$ e ulteriori incrementi di 0.50$ per ogni scaglione di 5M.
Ed è inoltre prevista una Repeater Tax, in base alla quale franchigie che dovessero trovarsi oltre la soglia della tassa in 4 delle ultime 5 stagioni (si inizia a “contare” da subito e non dal terzo anno) dovranno pagare un ulteriore dollaro per ogni dollaro di sforamento.
Altri dettagli: non oltre il 50% del denaro raccolto tramite Luxury Tax verrà ridistribuito tra le sole franchigie al di sotto della soglia; il restante verrà girato all’NBA.
In alcun modo una squadra che inizierà l’offseason nella fascia tra il tetto salariale e la soglia della tassa potrà, durante la suddetta stagione, superare i 4M di sforamento della soglia della tassa. In soldoni: una squadra che dovesse trovarsi con un monte salari di 69.5M nella prossima stagione potrà ad esempio offrire una MLE pari al massimo a 4.5M e in alcun modo potrà arrivare ad un monte salari superiore, anche di un solo dollaro, a 74M.
ESCROW SYSTEM
Doverosa spiegazione.
Come più volte spiegato, ogni singolo giocatore NBA pattuisce per il proprio compenso un valore nominale.
Quanto poi in realtà gli finisca in tasca dipende da altri parametri.
Nel dettaglio:
N:T=E:B
con
N: valore nominale dello stipendio (quello indicato ad esempio qui o qui)
T: totale ingaggi della NBA
E: valore effettivo stipendio
B: totale che spetta ai giocatori (ovvero il 57% del BRI almeno fino ad oggi, il 51.15% nella prossima stagione, il 50% nelle successive)
Il che porta a E=(NxB)/T
Esempio
Nel caso di Kobe Bryant e della stagione 2011 la proporzione (dati approssimati) è (25×2150)/1900, quindi Kobe nella stagione in corso ha preso poco più di 28 milioni, a fronte dei 25 (poco meno) pattuiti con i Lakers.
Nel 2009/2010 il nominale di Kobe era 23.1M, con le cifre reali risulta (23.1×2077)/2247, quindi ha intascato 21.35M.
Per poter rientrare in questo numero fisso, a inizio anno i giocatori lasciano alla Lega una sorta di cauzione, appunto l’escrow, che nel precedente CBA era pari all’8% ed è stato portato al 10%.
Se a fine stagione T è superiore a B, i proprietari pescano dall’escrow, riducendo in pratica gli stipendi effettivi, e ne restituiscono l’eventuale avanzo.
Se B è superiore a T i proprietari sono tenuti a restituire totalmente l’escrow e a metterci del loro.
In casi estremi (stagione 2008/09) T è stato a tal punto superiore a B da assicurare ai giocatori un totale maggiore del pattuito (allora 57%).
Anche in virtù di questo, la limitazione dell’escrow al 10% (cui in casi estremi può essere sommato un ulteriore 1%, spiegazione più avanti, mentre i proprietari avrebbero voluto garanzie maggiori) è una vittoria dei giocatori, principalmente perché come detto in apertura garantisce il 51.15% del BRI per la stagione a venire, quindi una certa garanzia di fedeltà al valore nominale del contratto.
A domani per la seconda parte, con maggiore attenzione agli aspetti individuali e ai singoli contratti.
Redattore e (tra molte virgolette) speaker radiofonico per playitusa.com e radio.playitusa.com
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